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Nations League, Mancini: “Vogliamo battere Inghilterra e Ungheria per arrivare primi”

Verratti out, il CT punta il dito sulla carenza di attaccanti: "E' qualcosa di anomalo, non è un problema piccolissimo"

Pubblicato:19-09-2022 16:23
Ultimo aggiornamento:19-09-2022 16:23
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roberto mancini
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“Sarà importante il risultato, nel girone può ancora accadere di tutto. Dobbiamo provare a vincere entrambe le partite per cercare di arrivare primi. Saranno mesi difficili fino a dopo il Mondiale, dobbiamo ritrovare un po’ di entusiasmo. Credo che la spinta debba darcela la vittoria dell’Europeo. Bisogna ripartire da questo, ricominciare a costruire una squadra per fare altri quattro anni straordinari come quelli appena conclusi”. Lo dichiara il CT della Nazionale, Roberto Mancini, nella prima conferenza a Coverciano, In vista degli ultimi due impegni di Nations League con Inghilterra e Ungheria. Centottanta minuti decisivi per il piazzamento finale nel girone, che dopo le prime quattro gare disputate a giugno vede gli Azzurri terzi con 5 punti, preceduti da Ungheria (7 punti) e Germania (6) e davanti all’Inghilterra (2), prossima avversaria nel match in programma venerdì a San Siro. L’Italia può ancora arrivare prima, raggiungendo per il secondo anno consecutivo la Final Four dell’ultimo nato tra i trofei UEFA per nazionali, ma ha bisogno di punti anche per evitare l’ultima posizione che condanna alla retrocessione in Lega B.

Verratti indisponibile e il problema attaccanti

L’Italia dovrà fare a meno anche di Verratti, che come preannunciato dal tecnico del Paris Saint Germain, Christophe Galtier, ieri sera in occasione del match di Ligue 1 con il Lione ha subito un infortunio al polpaccio: “Verratti non ce la fa– conferma Mancini- ha preso un colpo e non riesce nemmeno a camminare. Probabilmente chiameremo Frattesi, vediamo. Tonali credo non sia un grande problema, Pellegrini lo valuteremo tra oggi e domani, mentre penso che Politano stia abbastanza bene”. Il Commissario Tecnico si è soffermato sulla penuria di attaccanti. Una criticità che emerge chiaramente anche scorrendo la classifica marcatori della Serie A, dove nelle prime 13 posizioni c’è un solo italiano, il solito Ciro Immobile: “È qualcosa di anomalo perché l’Italia ha sempre avuto grandi attaccanti. Purtroppo le grandi squadre da un po’ di tempo hanno tanti attaccanti stranieri, l’unico che è lì da un po’ di tempo è Immobile. Speriamo non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti giovani che possano dare un futuro alla Nazionale. Non è un problema piccolissimo“.


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