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Consultazioni, il giorno più lungo. Zingaretti: “Pronti al Conte bis, è doveroso”. Di Maio: “Non tradiremo promesse”

Il Pd ufficializza il sì a tentare il governo giallorosso, Di Maio rivela che la Lega gli aveva offerto la premiership. Salvini: "Litigano ancora prima di iniziare, sono due mondi diversi"

Pubblicato:28-08-2019 16:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:38
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ROMA – Al termine dell’ultima giornata di consultazioni al Quirinale, l’accordo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle c’è. I dem hanno dato disponibilità a formare un governo con premier Giuseppe Conte, i 5 stelle hanno rassicurato i propri elettori sul fatto che il programma resterà lo stesso. Resta il rebus del vicepremier. La giornata si è conclusa con la convocazione di Conte al Quirinale, per l’indomani, per ricevere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico di formare il governo.

Nella lunga giornata di consultazioni, in mattinata sono sfilati al Colle i rappresentanti dei gruppi SVP-Autonomie, Liberi e Uguali e Fratelli d’Italia. Nel pomeriggio è toccato ai big. Luigi Di Maio è stato l’ultimo a parlare con Mattarella.

Sotto tutte le dichiarazioni fatte dai leader politici all’uscita dal colloquio con il Presidente.


PD UFFICIALIZZA SOSTEGNO A CONTE BIS

“Abbiamo espresso al presidente della Repubblica il sostegno al tentativo di dare vita a un governo con una nuova maggioranza politica. Alla luce degli equilibri parlamentari abbiamo riferito di aver accettato la proposta del M5S in quanto maggioranza relativa di indicare il nome del presidente del Consiglio dei ministri”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo le consultazioni al Quirinale.

“A seguito di un confronto con il M5s abbiamo definito un primo comune contributo politico di linee di indirizzo da offrire al presidente incaricato”. Lo dice il segretario Nicola Zingaretti al Quirinale. “Abbiamo risolutamente confermato al presidente Mattarella, in sintonia con quanto detto al nostro primo incontro, l’esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità”.

Zingaretti: “Doveroso provarci, porre fine a stagione odio”

“Nei tempi complicati che viviamo sottrarsi alla responsabilità del coraggio di tentare è l’unica cosa che non vogliamo e non possiamo permetterci“, aggiunge Zingaretti. “Dobbiamo mettere fine alla stagione dell’odio, del rancore e della paura. C’è un’Italia che studia, lavora, produce, si mette alla prova giorno dopo giorno con risultati eccezionali”, ha concluso Zingaretti.

“Deve essere chiaro che non c’è alcuna staffetta da proseguire e alcun testimone da raccogliere“- prosegue Zingaretti-. “Semmai c’è una nuova sfida da cominciare l’inizio per l’Italia nuova stagione politica e sociale”.

DI MAIO: “NOSTRO PROGRAMMA RIMANE LO STESSO, NON TRADIREMO PROMESSE. CONTE CI GARANTISCE”

“Oggi abbiamo detto al presidente della Repubblica che c’è un accordo politico con il Pd su Giuseppe Conte per provare a formare un governo di lungo termine. Il suo ruolo ci fa sentire garantiti per le politiche che vogliamo fare”. Lo dice Luigi Di Maio parlando al Quirinale.

“Noi non scapperemo dalle promesse fatte”, dice ancora Di Maio. “Il nostro programma è sempre lo stesso, quello che hanno votato 11 milioni di italiani”. Lo dice Luigi Di Maio parlando al Quirinale.

“Lega mi ha offerta presidenza del Consiglio ma rifiuto”

“La Lega mi ha informato di voler proporre me come presidente del Consiglio per un governo con M5S e mi ha informato di averlo comunicato alle cariche istituzionali. Ringrazio con sincerità ma con la stessa sincerità dico che a me interessa il meglio per il Paese e non per me stesso”, dice ancora Di Maio al Quirinale. “Rifiuto l’offerta della Lega con serenità e gratitudine per chi l’ha avanzata e non rinnego il lavoro degli ultimi 14 mesi”.

“Prima un programma omogeneo, poi i ministri”

“Nelle ultime ore i cittadini hanno assistito a un dibattito poco edificante su ruoli e cariche, non è questo che meritano gli italiani, se nelle prossime ore il presidente della Repubblica dovesse decidere di dare l’incarico al presidente Conte, come capo politico del M5s chiederò che il percorso di formazione del nuovo governo parta dalla creazione di un programma omogeneo e che metta al centro i cittadini e i problemi che vivono ogni giorno” dice ancora Di Maio parlando al Quirinale.

“Solo dopo aver ben definito tutte le cose da fare insieme si potrà decidere chi sarà chiamato a realizzare le politiche concordate. E su questo chiediamo che si rispettino le prerogative del presidente del Consiglio e del presidente della Repubbblica”, conclude Di Maio.

“Riconoscimento Trump significa che è strada giusta”

“Non rinnego il lavoro fatto” con la Lega “in questi 14 mesi, ma quel che conta per noi è che l’Italia sia sempre più forte anche a livello internazionale, e il riconoscimento arrivato ieri dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump ci fa capire che siamo sulla strada giusta”. Lo ha detto Luigi Di Maio al Quirinale, dopo l’incontro con Mattarella.

SALVINI: UNICO COLLANTE È ODIO PER NOI, LA DIGNITÀ VORREBBE LE ELEZIONI

“Con il presidente della Repubblica siamo stati chiari, precisi, diretti e onesti fino in fondo. Abbiamo espresso lo sconcerto di milioni di italiani di fronte all’indecoroso teatrino della guerra delle poltrone che si sta verificando da giorni”. Così Matteo Salvini al Quirinale, dopo l’incontro con il presidente Mattarella. “Il candidato probabilmente lo hanno trovato a Biarritz, un Monti bis perché a qualcuno dava fastidio una Italia che stava restituendo orgoglio, sovranità e futuro alle famiglie”.

Tutte le elezioni degli ultimi anni hanno visto un unico partito perdere sistematicamente, il Pd. Le regionali, le politiche, le europee: milioni di italiani si staranno chiedendo a cosa serve votare se quelli che mandiamo a casa con le elezioni rientrano nel palazzo dalla finestra. La dignità vorrebbe elezioni“, dice ancora Salvini.

Per il leader della Lega “chi ha paura del voto può scappare per 1, 2, o 6 mesi, per 1 anno ma non per sempre. L’unico collante che ho intuito è l’odio nei confronti della Lega, il primo partito italiano, che ha avuto il coraggio e la forza di rimettere i propri ministeri nelle mani del popolo dicendo ‘giudicateci’ e chiedendo un mandato di 5 anni per la rivoluzione fiscale che serve al Paese”.

“Pd e M5s sono due mondi diversi”

Della nascente, eventuale, maggioranza Pd-M5S “non ho capito i programmi”. Infatti “il Pd è quello della buona scuola, del jobs act, della riforma Orlando sulla giustizia. Su infrastrutture e politica estera sono due mondi diversi”. Tutto ciò a fronte della “compattezza incredibile della Lega”. Questo è “il primo governo che prima ancora di nascere sta già litigando, all’interno del Pd e M5S, che perdono pezzi”, dice Salvini.

“Litigano prima che il governo nasca”

“Se eravamo litigiosi noi… questi stanno già litigando prima che il governo nasca“. Cosi’ Matteo Salvini al Quirinale, dopo l’incontro con il presidente Mattarella. “Nelle poltrone, nella vendetta, nel nemico sta l’unico collante”, del governo Pd-M5s. E’ “un governo debole con una maggioranza di 2 o 3 da raccattare a secondo dei casi. Mattarella chiede un governo di lunga prospettiva. Mi dica qualcuno, senza ridere, se Pd e M5s possano essere un governo di lunga prospettiva, mi auguro che nessuno regali agli italiani una lunga agonia”, conclude Salvini.

BERLUSCONI: NECESSARIO RIDARE PAROLA A ITALIANI

“Abbiamo ribadito al capo dello Stato la necessità di ridare la parola agli italiani”. C’è “tutta la nostra preoccupazione per il pericoloso scenario che si sta delineando“. Lo dice Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, parlando al Colle. Il capo dello Stato ha affrontato questa situazione “con saggezza ed equilibrio, che noi gli abbiamo sempre riconosciuto”. Il governo Pd-M5s è “una soluzione politicamente sbagliata, inadeguata ad affrontare i grandi problemi lasciati sul tappeto dall’esecutivo dimissionari. L’Italia ha bisogno di una svolta liberale e liberista”, sottolinea.

“No a ingenuità sovraniste e tentazioni populiste”

“Un centrodestra del quale Forza Italia deve essere ancora il cuore, il cervello e la spina dorsale, naturalmente lontano da ingenuità sovraniste e da tentazioni populiste, perché una democrazia occidentale funziona se la competizione al suo interno è fra centrodestra e centrosinistra alieni da pauperismi, giustizialismi, sovranismi”, dice ancora Berlusconi.

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MELONI: GOVERNO PD-M5S UN INGANNO, PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA

“Un governo fatto da forze politiche che si sono candidate dicendo agli italiani che avrebbero ciascuno combattuta l’altra e’ un inganno verso gli elettori, la cosa piu’ distante dall’idea di democrazia. Per noi l’unico sbocco possibile e’ lo scioglimento immediato delle Camere ed il ritorno alle urne. Abbiamo chiesto a Mattarella di valutarlo anche nel caso in cui M5s e Pd confermassero la loro volonta’ di procedere verso il ‘patto della poltrona’”. Lo ha detto la leader di Fdi, Giorgia Meloni, parlando al Quirinale dopo le consultazioni con il presidente Mattarella.

“Mattarella sa bene di non aver alcun obbligo costituzionale a dare il via libera a qualunque maggioranza- ha ribadito Meloni- l’articolo 1 della costituzione, secondo il quale la sovranita’ appartiene al popolo, non sarebbe oggettivamente rispettato”.

“Scenderemo in piazza- annuncia Meloni- se questo governo Pd-M5s dovesse nascere: a piazza Montecitorio il giorno della fiducia”.

“Non e’ stato oggetto del nostro colloquio con il presidente Mattarella ma approfitto della vostra pazienza per annunciare che scenderemo in piazza- dice la leader di FdI rivolgendosi ai cronisti- se questo governo dovesse nascere e invitiamo gia’ da ora gli italiani a scendere in piazza con noi, in piazza Montecitorio, il giorno della fiducia. Vogliamo dare voce agli italiani che capiscono l’inganno che si sta consumando”.

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LEU: SI A GOVERNO DI SVOLTA, NO ACCORDO PER EVITARE URNE

“Abbiamo confermato la nostra disponibilità al Presidente per un governo di svolta, a patto che non sia un ‘governo purché sia’ per evitare le urne”. E’ questa la posizione della delegazione di Liberi e Uguali dopo le consultazioni con il Presidente Mattarella.

“Un governo di svolta- aggiunge Fornarno deve avere come primo atto una legge di bilancio altrettanto di svolta, che apra un confronto con la Ue per avere quelli spazi finanziari necessari per un grande piano di investimenti per la lotta ai cambiamenti climatici e per il Sud, oltre ad essere un governo di svolta sul tema delle conquiste e dei diritti delle donne, sconfiggendo campagne come quella del dl Pillon”.

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SVP-AUTONOMIE: ASTESIONE O FIDUCIA, SERVE GOVERNO CONTRO AUMENTO IVA

“Abbiamo detto al Presidente Mattarella che ci auguriamo nasca un governo con una forte inclinazione verso l’Europa, con un’attenzione particolare per le minoranze e le province a statuto speciale. Nel nostro gruppo ci sono sensibilità diverse ma nessuno voterebbe contro questo governo, alcuni voteranno a favore, altri si asterranno”. Così i rappresentanti del gruppo SVP-Autonomie dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale.

“Noi- aggiunge- crediamo nella democrazia fondata sulla Costituzione, che ci dice elezioni ogni 5 anni. Come il parlamento ha trovato una maggioranza tra M5S e Lega, ora si può benissimo trovare una tra 5S e Pd. Penso anche ci siano più punti in comune tra M5s e Pd rispetto al contratto gialloverde che era atipico, mentre il contratto di coalizione è una cosa normale, in Germania si fa sempre”.

Il rappresentante della SVP aggiunge: “Siamo preoccupati per l’andamento della crisi, vediamo a rischio la tenuta economica del paese. E’ necessario evitare che si arrivi ad aumento delle imposte sul consumo e speriamo ci sia esecutivo in questo senso. Negli ultimi mesi abbiamo avuto difficoltà con la compagine del governo formata dai 5 Stelle, sia su salute che su lavori pubblici. Svp si asterrà, non voterà contro ma non è possibile dare la fiducia”.

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