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Report del Consiglio Grande e Generale di San Marino del 27 novembre – pomeriggio

Di seguito un estratto degli interventi odierni

Pubblicato:27-11-2023 19:47
Ultimo aggiornamento:05-12-2023 15:59

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SAN MARINO – Anche la seduta pomeridiana è incentrata per larga parte sul dibattito al comma Comunicazioni, che prosegue ponendo l’attenzione sui temi sollevati in mattinata: in primis la lotta alla violenza contro le donne e le proposte di modifica e aggiornamento del codice penale, ma anche la valorizzazione dei progetti già in essere nelle scuole sammarinesi. Prosegue poi il dibattito sulla data possibile di una fine legislatura anticipata, così come le critiche rivolte al Segretario di Stato Pedini per aver parlato di un ‘complotto’ nei suoi confronti da parte di rappresentanti delle istituzioni sammarinesi, senza però attribuire responsabilità precise. E ancora, alla ribalta ‘l’allegato 2’ sul rinnovo del contratto del pubblico impiego. Infine, il comma comunicazioni si chiude anticipando che l’Odg in tema di violenza contro le donne verrà messo al voto prima della conclusione della sessione consiliare.

La seduta del pomeriggio termina con alcune nomine in commissioni e organismi parlamentari. I lavori riprenderanno in notturna dal Comma 7, con la presentazione del Progetto di legge in prima lettura del “Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2024”, presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio.

Di seguito un estratto della prima parte degli interventi del pomeriggio al comma Comunicazioni.


Comma n. 1 Comunicazioni

Alessandro Rossi, Gruppo Misto

Credo da molto tempo in quest’Aula non si riesca a dimostrare la gratitudine che dovrebbe esserci nei confronti del proprio Paese e a mettere in atto politiche necessarie per dimostrare la capacità e dare continuità alle opportunità che la mia generazione ha avuto e che invece le prossime potrebbero non avere. I dati riportati questa mattina, nella lotta tra chi dice che il Paese sta meglio o peggio, dimostrano invece le difficoltà del paese su molti fronti. Da più mesi la condotta di Gualdicciolo è senza medico di base, lo stesso vale per la condotta di Chiesanuova, il costo dei medicinali era gratuito mentre oggi non esiste quasi più nulla di gratuito e c’è un generale declino del livello di vita di tutti noi. Se vogliamo rendere merito di quello che abbiamo ricevuto da questo Paese, dobbiamo impostare una modalità politica diversa che oggi non si vede in quest’Aula.

Parliamo di cloud, c’è stata la proposta di andare sul cloud ma è arrivato il diniego, perché c’è mancanza di conoscenza, non è detto che se si va fuori territorio, il dato non sia sicuro, perché può essere criptato. C’è mancanza di competenza nell’affrontare i temi, come se il cloud fosse chissà cosa, quando è solo una archiviazione dei dati su spazio remoto, attraverso i mezzi di comunicazione di oggi. Quindi sul tema della cartolarizzazione: le banche ci chiedono la garanzia di 85 mln di euro– 70 più 15 mln di interessi- per un progetto di cartolarizzazione. Allora è sicuramente un tema importante, ma in quest’Aula la politica che segnale ha dato alla cittadinanza, sul fatto che enormi risorse disponibili per il paese sono state sperperate senza logica?

Andrea Belluzzi, Sds per l’Istruzione e la Cultura

Vorrei dare ai consiglieri delle informazioni. Siamo tutti stati toccati dalla ricorrenza del 25 novembre su tema della violenza nei confronti delle donne e di genere. Nelle scuole, non solo in ragione della legge 127, ma già da tempo è in atto fin dai Nidi, arrivando fino alla scuola superiore, una serie di progetti idonei che vanno dall’educazione all’acquisizione dell’affettività emozionale, all’educazione al rapporto con la persona dell’altro sesso. Penso ai progetti sull’educazione all’affettività nella scuola elementare, ma anche progetti in ambito della scuola media e secondaria superiore con il Centro Salute Donna. Già si fa molto nella scuola e mia intenzione era, con questo intervento, informare i capogruppo che avrete come contributo per un eventuale dibattito un report su quello che si sta facendo in ambito della nostra scuola in merito all’educazione all’affettività, ma anche nell’approccio con le emozioni, perché il tema della violenza è un tema che va preso in ambito più ampio ed è esploso e deflagrato nel rapporto con l’altro, il diverso e anche con la sconfitta e tutti quegli aspetti che generano una ragione di conflittualità e hanno bisogno di un contributo per nutrire la persona e per aiutarla a crescere. Al di là di eventuali percorsi normativi che vanno ad imporre sanzioni e introdurre norme che nel nostro sistema mancano, è vero che in generale si è aperta una grande riflessione sul ruolo educativo che appartiene alla scuola e anche nel rapporto tra scuola e famiglia. Su questi temi si delega anche troppo sulla scuola, le deleghe funzionano se viste in rapporto con la famiglia.

Michela Pelliccioni, Dml

E’ doveroso intervenire sul tema di grande attualità della violenza sulle donne, purtroppo tornato alla ribalta con un caso che penso per la prima volta abbia scosso coscienze in modo più forte rispetto i precedenti, ha dato una chiara percezione che si tratta di un fenomeno strutturale, cui occorre porre rimedio. E sui rimedi vorrei focalizzare l’attenzione. Si è parlato molto dell’importanza di agire in modo coordinato, non solo con il lavoro interno alla famiglia, si è parlato del lavoro di scuola, associazioni e vorrei soffermarmi sul nostro lavoro, ovvero il tema dell’odg, l’intervento giuridico. Deve essere sopratutto un lavoro di prevenzione, perché sul contrasto siamo arrivati in ritardo, mentre molto c’è da fare sulla prevenzione per essere efficaci. È importante ridurre i tempi per l’avvio dei procedimenti, occorre lavorare sulle misure interdittive, perché all’attività quale il divieto avvicinamento siano collegate situazioni di controllo maggiormente forti ed efficaci, l’attività di monitoraggio attraverso soluzioni telematiche più efficaci nei termini di prevenzione. Un’attività importante è quella di prevedere la misura penale e la carcerazione immediata per chi viola questi divieti. È poi importante disciplinare anche il reato di deformazione sull’aspetto della persone, molte purtroppo sono le casistiche riportate dalle cronache che devono vedere pene specifiche e forti. E occorre porre attenzione anche in una società multietnica che sta cambiando e all’introduzione di reati che, per il nostro sentire, forse sono lontani, come il reato di induzione al matrimonio che però permangono. Sono convinta che siamo sulla buona strada e ci sia tutta la volontà di portare un lavoro coordinato dell’Aula.

Andrea Zafferani, Rf

Vorrei trattare di un tema su cui si è parlato poco, legato all’allegato 2 del Contratto Pa. Oggi è mancato quantomeno qualche riferimento da parte del governo in Aula su questa tematica. Il governo avrebbe il dovere di riferire, visto anche quello che si è scatenato nel paese. L’allegato 2 è stato inserito nel contratto Pa come un maldestro tentativo di affrontare il calo demografico, impedendo l’ingresso di nuovi insegnanti? Lo pongo come domanda. Oppure come altrettanto maldestro tentativo di introdurre logiche di valutazione, realizzato in modo totalmente inutile, oppure semplicemente è stato un tentativo di risparmiare soldi, differenziando tra i nuovi che entrano e i vecchi che ci sono già? Un riferimento su questa scelta credo sia doveroso, alla luce anche del referendum delle organizzazioni sindacali che ha avuto un certo esito. Il Segretario agli Interni deve spiegare le scelte che ci stanno dietro, alla luce delle proteste emerse tra la cittadinanza.

Milena Gasperoni, Npr
La Giornata del 25 novembre contro la violenza sulle donne va celebrato non solo come appuntamento annuale, gli ultimi episodi di cronaca hanno scosso tutti in maniera molto forte. Fortunatamente nel nostro paese fatti di tale gravità non sono mai accaduti, tuttavia anche a San Marino è necessario intervenire con qualche modifica al codice penale. Due le cose su cui dobbiamo lavorare: la prima è quella dell’introduzione della norme del reato di molestie sessuali e la seconda è l’aggravamento della pena in caso di violenza assistita, vuole dire che. nel momento in cui ci sono violenze nelle case perpetrare da un soggetto, nel momento in cui dei minori assistono ad episodi di violenza, la pena deve essere aumentata, ed è cosa importante. Perché i comportamenti violenti nascono all’interno dei nuclei familiari perché si assiste a comportamenti violenti. E’ vero, la scuola può e fa tanto, ma non può e non si può delegare alla scuola un argomento così importante e fondante della personalità dei ragazzi. E’ importante che questa cosa avvenga soprattutto fuori dalla scuola, serve un movimento corale culturale con una serie di iniziative tutte volte alla sensibilizzazioni delle persone verso certi temi. Auspico quindi che gli intervento al codice penale siano apportati e sopratutto che si abitui e si convincano le persone che le violenze vanno denunciate.

Adele Tonnini, Rete

Mi chiedo oggi fino alla famosa e fantomatica caduta del governo- che sia a maggio o gennaio- cosa stiamo a fare qua, se non a prendere atto di provvedimenti portati avanti singolarmente dai Segretari, perché il governo lavora a compartimenti stagni? I Segretari non sono portati a conoscenza di provvedimenti e iniziative di altri Segretari, vanno in tv a farsi pubblicità su accordi internazionali- mi riferisco all’accordo con l’Arabia saudita- su un progetto riferito all’aviosuperificie che a noi, quando eravamo in maggioranza, è stato presentato prima come un’asfaltatura con un budget di 600 mila euro, poi come l’allungamento della pista da 2,5 mln, poi con uno stanziamento di bilancio da 3,5 mln di euro..e forse ci sono due progetti diversi di cui non si sa quale sia quello vero e probabilmente i membri di maggioranza non sanno di cosa si stia parlando. Quali sono le contropartite in riferimento al finanziamento preso? C’è di mezzo la questione Expo e la candidatura dell’Arabia saudita? Anche questo aspetto, detto dal Segretario in tv, è imbarazzante. Oppure altri Segretari dirimpettai portano avanti progetti autoreferenziali, come l’Aerospace. E poi se i dirimpettai fanno i capricci, ci ritroviamo in Congresso con una delibera portata e approvata su Amazon sotto la minaccia di non votare l’Assestamento. Ognuno qui fa la sua parte.

Sara Conti, Rf

Non sono d’accordo quando dite che avete sempre agito al meglio delle vostre possibilità e sempre pensando al bene del Paese. Basta sfogliare l’allegato I del Rendiconto dello Stato 2022 e ci si trova di fronte a un dato sconcertante sulle spese di questo governo. E’ uno dei modi in cui sperperate i soldi pubblici, mi riferisco alla trasferte. Lasciando stare gli anni della pandemia, 2020-2021, con trasferte ridotte inevitabilmente, ci troviamo di fronte a dati emblematici. Vi dico due numeri: nel 2018 il totale delle spese per le trasferte era di 427.181 euro; nel 2019 di 394.230 euro; nel 2022 per un totale di 545.034 euro. E’ una cifra che presumibilmente salirà ancora nel 2023, considerando le numerose delegazioni che nell’anno in corso hanno preso parte ad eventi internazionali. E’ un numero che ci deve dire molto dell’atteggiamento di un governo che non ha mai pensato al futuro in maniera costruttiva e lungimirante, ma sta vivendo una sorta di last minute perenne, spendendo a vanvera in trasferte, ingrossando la Pa e dando numerose e costose consulenze. Vogliamo ricordare i 300 mila euro per la valutazione antisismica dell’ospedale a uno studio di Roma? Oppure i 130 mila euro dati alla signora Conforti per ricercare investitori in ospedale? O alla delibera di 100 mila euro che affida all’arch. Marcella Michelotti i progetti di riqualificazione del cinema Turismo? Ma l’elenco è lungo di incarichi e consulenze a destra e manca. Per non parlare della segreteria al Territorio, che ormai è la segreteria agli Asfalti, perchè assistiamo ad un’asfaltatura matta e disperatissima- anche a chiamata ci risulta- pur di accaparrarsi la simpatia nel rush finale prima delle elezioni. Un atteggiamento così irrispettoso dei Segretari non deve passare sotto traccia.

Gerardo Giovagnoli, Npr

E’ interessante questa continua evocazione della crisi di governo che da mesi si richiama, a questo punto non ci sarà nessuna crisi di governo, per cui si intende qualcuno che in maniera non concordata cerca di staccare la spina, ovvero quello che non è riuscito a fare Rete, perché il governo è andato avanti. Nel votare prima di maggio e giugno, perché l’interruzione di legislatura sarà gennaio, io non ci vedo nessuna crisi di governo. Avevamo detto che mettevamo in fila le cose necessarie al Paese e che poi si faceva una discussione comune e, se in essa si decide di andare alle elezioni anticipate, non c’è crisi di governo, ma appunto elezione anticipate, evocate anche dalla maggioranza, sarebbe un evento concordato. Qui la profezia che si autoavvera non c’è e mi pare in maggioranza nessuno dica ‘se non succede questo o quest’altro stacchiamo la spina’. Questa continua ripetizione sulla crisi di governo c’è perché la campagna elettorale non potete attribuirla alla maggioranza. Ma l’opposizione cerca di cogliere l’attimo. Anche quando Ciacci parla di un riferimento al terreno socialista-riformista e progressista e lo fa come fosse il suo giardino e parla di forze politiche come fossero cespugli. Se questo è il livello del rispetto tra le forze mi pare che questo dialogo sarà molto lontano. Poi si accusa la maggioranza di non essere presente ai lavori consiliari e commissioni. Io non penso ci siano consiglieri di seria A e serie B, il fare andare avanti le commissioni non può essere ascritto in maniera diversa a consiglieri di maggioranza e opposizione. Se voi siete in Aula e a un certo punto dite ‘non ci sono i numeri, noi andiamo via’, non ci si può richiamare alla responsabilità. Un critica che ha senso invece è il riferimento a grandi progetti e finanziamenti esterni. Ancora non abbiamo fatto una riflessione approfondita su come comportarci quando queste opportunità si presentano. E questa opportunità ha a che fare con le partecipazioni del nostro paese a istituzioni, organismi e occasioni internazionali, come questa dell’Expo, e nella fattispecie c’è un paese ci ha proposto la possibilità di finanziamenti a percentuali di tasso interesse molto basse, sicuramente una opportunità, da lì il ragionamento si incastra perché non abbiamo modalità rapide di scelta di opere su cui fare investimenti.

Luca Boschi, Libera

Il consigliere Ciavatta ci ha parlato di scioglimento probabile delle Camere a gennaio, ho ascoltato anche la risposta spaesata del segretario Lonfernini che ci ha detto che la Dc è l’unico partito strutturato nel paese e che le decisioni si prendono all’interno dei suoi organismi. Di sicuro siamo di fronte a una maggioranza che ha perso ogni spirito propulsivo e le prove sono quanto è avvenuto nelle ultime settimane. Giovagnoli, forse non l’hanno informata bene su quanto successo in Commissione Finanze. Primo, non abbiamo lamentato che non ci fosse il numero legale per fare qualche votazione, so solo come in Commissione Finanze c’è stato fornito materiale importante la mattina, per prendere decisioni quel giorno stesso. È stata sospesa poi la seduta per qualche decina di minuti perché i commissari di opposizione e di maggioranza, e lo stesso segretario alle Finanze, non avevano letto quella documentazione. I commissari di maggioranza si sono giustamente infastiditi da questa modalità e alcuni hanno lasciato l’Aula. Nel pomeriggio era prevista un’audizione dei tecnici che hanno presentato questo progetto, un importante audizione sulla base della quale avremmo dovuto trarre dati per deliberare in serata. E su 11 commissari di maggioranza ne mancavano 7.
E’ un progetto molto importante per il nostro Paese e per il sistema finanziario. L’operazione è stata gestita male da chi doveva combinarla, tanto che la sera si è deciso che non avevamo elementi necessari per deliberare e domani mattina ci ritroveremo qui e vedremo se ci saranno elementi di novità. Oggi è stata consegnata ai commissari una integrazione che non commento perché segreta, vedremo domani come andrà a finire. Su uno dei progetti fondamentali in commissione- che hanno giustificato il fatto che, nonostante l’uscita di Rete, non si siano sciolte le camere, è stata trattata in maniera dilettantesca a livello organizzativo e con disattenzione incredibile a livello politico da parte dei commissari. Questa è la storia della parte finale di questa legislatura.

Teodoro Lonfernini, Sds per il Lavoro

Ci tengo a replicare rispetto al populismo con cui è stata portata l’attenzione sulle delibere delle trasferte del congresso di Stato. Se facessi una richiesta alla Segreteria Istituzionale per conteggiare in questi anni le trasferte degli stessi componenti del Consiglio Grande e Generale ho paura che, per necessità di spese, il livello superi quello del Congresso, ma non sono così populista e dico che sono entrambe spese necessarie per la promozione e la partecipazione internazionale del nostro Paese.

Nicola Renzi, Rf

Sono arrivate in questo apice di legislatura le forme di incomunicabilità e totale inutilità dei lavori che stiamo facendo qua, nella migliore delle ipotesi ci troviamo a ratificare decisioni prese altrove. A me non appassiona il discorso su quando si voterà: è semplice, si voterà quando lo deciderà la Dc. I ‘cespugli’ non staccheranno la spina, staranno lì fino all’ultimo istante necessario per sostenere questo governo. E’ probabile che per firmare l’accordo di Associazione sia necessario arrivare a gennaio-febbraio e poi si arriverà alla ‘decisione’. E’ tanto semplice. Gli altri staranno lì fino alla fine. Nel frattempo, è partita la campagna elettorale e c’è chi pensa a posizionarsi, c’è chi cerca come traguardare lo sbarramento…nel frattempo ne vediamo di tutti i colori. L’Odg del Consiglio che è un libro dei sogni, con 37 commi, se si riuscirà a farne meno della metà è già un miracolo. I segretari di Stato che vengono in Aula, altri non sono riusciti neanche a portare argomenti principe delle ultime settimane, come l’allegato 2. Alla fine gli operatori della scuola hanno dato un sonoro schiaffone dicendo al governo che così non si può agire. Ci si riempie la bocca di servizi sociali e parità di diritti e si fa l’allegato 2. Vedremo poi quando se ne parlerà in Aula

Altra cosa, arriviamo a Pedini, altra croce e delizia dell’Aula, un segretario di Stato che non lo sembra. In una conferenza stampa è tornato a dire che dei consiglieri-avvocati o un consigliere-avvocato sapeva in anticipo che sarebbe giunta una rogatoria nei suoi confronti e ha fatto intendere ancora una volta che c’è qualcuno in questa Aula che trama contro un segretario di Stato del nostro Paese in Italia, per creargli delle problematiche giudiziarie e, come ripercussione, anche politiche. Io sono scioccato e allibito. Non è possibile cose di questo genere passino in quest’Aula sotto un silenzio generalizzato e solo qualche consigliere le dice, come Fabbri. A me qui interessa una cosa: se siamo arrivati al punto di tramare in un altro Paese per screditar u n segretario di Stato della Repubblica di San Marino, io voglio vederci chiaro. Ma poi bisogna che Pedini Amati sia serio, ci dica che prove ha e faccia i nomi, altrimenti la situazione è gravissima perché così si delegittima tutte le istituzioni della Repubblica.

Francesco Mussoni, Pdcs

Adesso non penso sia importante fare diventare il consigliere Roberto Ciavatta un profeta, mi sembra esagerato. Lo abbiamo detto come maggioranza, il 23 maggio scorso, quando Rete è uscita da governo e maggioranza, sapevamo questo implicava maggiore difficoltà nel dare stabilità e governabilità e comunicazioni, le difficoltà sono diventate maggiori, ma abbiamo detto che volevamo continuare, non per autoreferenzialità politica, ma per portare il paese in modo ordinato alle elezioni politiche . Il fatto politico di maggio scorso ha sancito un passaggio significativo per la maggioranza che ha governato per 4 anni in situazioni di emergenza e che ha dimostrato la capacità di sostenere il paese. E’ stato un fatto politico difficile da gestire, ma riteniamo dare ordine alla legislatura sia fare alcune cose fondamentali: bilancio, parafatura dell’accordo Ue sono aspetti centrali, non per la maggioranza di fine legislatura, ma per il paese. Noi qua dentro possiamo giocare a banalizzare la situazione ed enfatizzare le difficoltà nella fase finale di legislatura, è comprensibile che l’opposizione lo faccia, ma devo dire che le nostre aspettative di questo fine legislatura le stiamo portando a compimento con ordine. L’obiettivo di tenere stabile il Paese non è una banalità. Chi dice che abbiamo gestito l’accordo di associazione di nascosto, non dice la verità. Poi non me la sento di rispondere qui ai vari gossip istituzionali. Sul tema scuola, consigliere Renzi, dimentichiamo una parte, che il governo sta lavorando per la conclusione del contratto collettivo del pubblico impiego e non è una risposta da poco rispetto al tema dei redditi e dell’inflazione.

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