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ROMA – “Sembra che il governo sia disposto a rivedere il rapporto deficit-pil. Quest’eventuale riduzione potrebbe sfociare nel 2,2%. Sarebbero circa 3 miliardi e mezzo di euro in meno. Ammesso che ci sia questa diminuzione, sara’ sufficiente per convincere l’Ue ad abbandonare l’intenzione di aprire una procedura d’infrazione? Io penso proprio di no”. Cosi’ l’economista Fabio Fortuna, rettore dell’Universita’ Niccolo’ Cusano, intervenendo a Radio Cusano Campus. “Se poi- ha aggiunto- a fianco a una revisione anche pari allo 0,2%, verranno inseriti ulteriori ritocchi alla manovra magari diminuendo la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza e di quota 100, allora puo’ darsi che l’Europa si convincera’. Siamo ancora in tempo, pero’ ci vogliono fatti concreti per convincere l’Ue. La procedura d’infrazione non e’ la fine del mondo, ma se si puo’ evitare l’Italia ne trarra’ giovamento”.
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