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Salute mentale, lo psichiatra: “E’ tempo di creare un’Agenzia nazionale”

Claudio Mencacci lancia l’allarme: “In alcune aree del Paese si sta andando verso l’impossibilità di garantire i servizi minimi”

Pubblicato:27-09-2022 13:37
Ultimo aggiornamento:27-09-2022 13:37

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E’ arrivato il tempo di creare, nel nostro Paese, un’Agenzia nazionale per la salute mentale perché, in questo campo, è necessario coordinare sforzi e risorse“. A lanciare la proposta è Claudio Mencacci, presidente del Comitato scientifico Fondazione Onda e Società italiana di neuro psico farmacologia, nel corso della conferenza di presentazione del 6° Congresso nazionale di Fondazione Onda, dal titolo ‘La medicina territoriale in ottica di genere – La sfida del Pnrr’, in programma fino al 29 settembre in modalità virtuale.

“A fronte di un aumento stimato del 28% di diagnosi tra depressione e altre patologie psichiche causato da oltre due anni di pandemia soprattutto tra giovani e giovani adulti, si sta andando verso una impossibilità di garantire, in alcune aree, servizi minimi in un settore da tempo in difficoltà- aggiunge Mencacci- bisogna quindi costituire dei programmi che vedano interventi garantiti su tutto il territorio nazionale. È noto che già prima della pandemia da Covid-19 i Dipartimenti di salute mentale (Dsm) erano in grado di rispondere correttamente a poco più del 55% del fabbisogno assistenziale e che la dotazione di personale dei servizi di salute mentale sia del 15% (-4.600) inferiore rispetto ad uno standard fissato oltre 20 anni fa in un’epoca con bisogni di salute ben diversi rispetto a quelli odierni. Pressante- continua l’esperto- la necessità di una svolta nella gestione dei servizi pubblici in questo ambito territoriale. La politica sanitaria non trova risposte e stanziamenti di fondi all’interno dei decreti ministeriali riferiti al Pnrr. La richiesta è che i fondi da investire in salute mentale debbano invece crescere fino al 5% del Fondo sanitario nazionale ora fermo al 2,75%, enormemente lontani dall’obiettivo del 10% indicato in sede comunitaria per i paesi ad alto reddito”.

“La salute mentale- aggiunge Mencacci- si costruisce sul territorio con una comunità prossima e solidale. E poi è importante fare un’opera di prevenzione, altrimenti è inutile parlare di next generation. Territorio– conclude- vuol dire saper prendere in carico ma anche prevenire per garantire un futuro migliore“.


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