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Recovery, la ministra Dadone: “Pronto un portale unico con tutte le offerte per i giovani”

La titolare per le Politiche giovanili assicura che ascolterà le richieste dei ragazzi: "Sul Pnrr vogliono comunicazioni chiare, gliele daremo"

Pubblicato:27-04-2021 11:58
Ultimo aggiornamento:27-04-2021 11:59

Fabiana Dadone
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ROMA – La ministra per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, è intervenuta nel corso della trasmissione “Start” su SkyTg24 e ha fatto il punto sul Pnrr elaborato dal governo e presentato ieri dal premier Draghi alla Camera. “Le risorse del nuovo piano vanno investite soprattutto sui giovani. Digitalizzazione e transizione ecologica sono i due capisaldi del Pnrr – ha spiegato Dadone – ma si investe tantissimo anche in scuola, formazione e nel passaggio tra scuola e mondo del lavoro. Stiamo mettendo a punto progettualità che mirino ad orientare i ragazzi e rendano più agile l’inserimento nel mondo del lavoro. Dobbiamo parlare di nuova competenza e nuove professioni – ha sottolineato la ministra – Abbiamo progetti di orientamento per i ragazzi: uno ad esempio è quello del servizio civile universale che vogliamo reindirizzare su quello della transizione ecologica”.

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“SPINGERE SUGLI ISTITUTI TECNICI E SUL RUOLO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”

“La pandemia ha aumentato le problematiche legate al tasso di disoccupazione giovanile. Quando si parla di scuola bisogna investire non solo in edilizia scolastica ma anche nella formazione dei formatori, perché servono nuovi modi di insegnare”, ha proseguito Dadone a proposito del Recovery plan. “Servono nuove borse di studio, occorre spingere gli istituti tecnici, che negli anni hanno perso adesione da parte dei ragazzi con effetto a cascata sul mondo del lavoro, perché quelle competenze sono molto richieste. Come sono molto richieste anche le competenze Stem per le ragazze, ecco perché andremo ad intervenire anche su questo all’interno dei progetti del Recovery”, ha spiegato l’esponente del governo. “È importante che la pubblica amministrazione venga vista dai ragazzi come un’opportunità per loro e che sia attrattiva. La PA avrà un ruolo nodale nei progetti del Recovery, di conseguenza i giovani con le loro competenze avranno un ruolo importantissimo”.


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“I GIOVANI CHIEDONO COMUNICAZIONI CHIARE SUL RECOVERY”

La ministra ha assicurato che il governo Draghi è pronto a prendere spunto dalle proposte che provengono dagli stessi ragazzi: “I giovani hanno chiesto di essere ascoltati. In una settimana sono arrivate 15mila adesioni al questionario (Next Generation You, ndr). Ho fatto pervenire al presidente Draghi e al ministro Franco l’esito del report. I giovani hanno chiesto di investire nelle borse di studio, nelle forme di emancipazione per entrare nel mondo degli adulti e hanno chiesto di formare i formatori. La maggioranza ha risposto di non aver avuto una comunicazione chiara sulle linee direttive del Recovery“.

“PRONTO UN PORTALE UNICO CON TUTTE LE OFFERTE PER I GIOVANI”

“Nei prossimi giorni lanceremo un portale aggregatore, un progetto in realtà ereditato dal ministro Spadafora, che conterrà tutte le offerte che i ministeri, le amministrazioni centrali e poi a cascata le regioni e gli enti locali avranno per i giovani. Su un unico portale i ragazzi troveranno tutte le possibilità che lo Stato mette loro a disposizione. È importante riuscire a dare un’informazione semplice chiara e tutta nello stesso sito per i giovani under 35″. Così la ministra Dadone nel corso dell’intervista rilasciata a SkyTg24.

“CONTE LA PERSONA GIUSTA PER IL M5S, È STATO SEVERO MA GIUSTO CON SALVINI”

C’è spazio anche per i contrasti nel governo. La ministra per le Politiche giovanili attacca la Lega di Salvini e la raccolta firme per abolire il coprifuoco: “Trovo incredibile stare all’interno del governo soffiando in maniera strumentale sulla fiamma dell’insoddisfazione. Tutti sogniamo di tornare alla vita di prima ma la priorità è la tutela della salute pubblica. Conte con Salvini è stato severo ma giusto“. E sulle dinamiche interne del Movimento 5 stelle di cui fa parte, Dadone afferma: “Alla fine di questo cammino spero di trovare un Movimento degli esordi, che discute, che non parla di nomi ma di tematiche. Conte riuscirà a farlo. Le risorse del recovery le dobbiamo ai suoi sforzi. Lui è la persona giusta per guidarci in questo percorso”.

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