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Report del Consiglio Grande e Generale, seduta del 25 ottobre – pomeriggio

Pubblicato:26-10-2021 11:38
Ultimo aggiornamento:26-10-2021 15:34

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La sessione di ottobre si è aperta con l’indirizzo di saluto all’Aula dei Capitani Reggenti Francesco Mussoni e Giacomo Simoncini, nella loro prima seduta consiliare. I lavori sono quindi proseguiti con il comma Comunicazioni: a tenere banco la richiesta avanzata da Libera in ufficio di presidenza di un dibattito ad hoc sull’esito del referendum dello scorso 26 settembre sull’interuzione di gravidanza, richiesta non accolta.  “Anche se la cittadinanza ci ha un dato segnale chiarissimo- lamenta Marica Montemaggi- non si è  voluto portare un comma sulle valutazioni politiche che si possono fare sul referendum”.  Il dibattito è solo rinviato, assicurano dalla maggioranza: “Il Referendum sull’aborto è stato un plebiscito- osserva Alberto Giordano Spagni Reffi di Rete- nel momento in cui si andrà a lavorare sulla legge, sarà doveroso fare un confronto tra le varie forze politiche e parti sociali”. Miriam Farinelli di Rf presenta un Odg per richiedere in Commissione consiliare Finanze l’audizione di Bcsm “in merito alla situazione delle emergenze e delle prospettive del sistema bancario e finanziario, da convocarsi entro il 6 novembre”.

Altri temi affrontati riguardano più l’ambito sanitario: il green pass italiano, la relazione dell’ex Dg dell’Iss Bruschi, la nomina di Bevere a consigliere per la Sanità e, in particolare, l’ipotesi di una terza dose eterologa del vaccino covid19. Sul tema interviene anche il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, nel chiarire che ci siano a supporto della somministrazione eterologa, con vaccini Mrna, indicazioni scientifiche e delle autorità sanitarie internazionali, oltre che del ministero della Salute italiano. Quindi sull’incarico a Bevere: “E’ una figura che vede il congresso di Stato concorde sulla sua necessità nella nostra realtà- sottolinea- Non si tratta più di gestire, ma cambiare la sanità per consentire che ci sia nei prossimi decenni. Ciò richiede un intervento radicale, significativo e autorevole”

Terminato il dibatitto delle Comunicazioni, si apre il comma 2 “ Conferimento della cittadinanza onoraria alla Sen. Liliana Segre”, che fa seguito dell’approvazione di una istanza di Arengo.  “Il conferimento è rappresentativo di alti valori umani e sociali- motiva il Segretario di Stato per gli Affari interni, Elena Tonnini- nel mettere il proprio ruolo a disposizione di iniziative contro la intolleranza e in favore del valore del dialogo interculturale, valori costitutivi della nostra Repubblica, insieme ad esempi concreti di accoglienza”. I lavori si interrompono e il dibattito al comma 2 riprenderà in seduta notturna.


Di seguito la prima parte del dibattito odierno in comma Comunicazioni.

Comma 1. Comunicazioni
Marica Montemaggi, Libera
Dobbiamo togliere il velo di ipocrisia e consentire alle donne di scegliere con dignità e di aver accesso in maniera sicura all’interruzione di gravidanza. Dispiace che in Ufficio di presidenza- quando Libera ha chiesto un comma ad hoc sul passaggio epocale del 26 settembre scorso- anche se la cittadinanza ci ha un dato segnale chiarissimo, non si sia voluto portare un comma sulle valutazioni politiche che si possono fare sul referendum. E’ passato un mese, è vero che il pallino ce l’ha in mano il congresso di Stato, ma è fondamentale poter instaurare confronti in merito a questa legge che dovremo legiferare qui dentro. Noi ci siamo e vorremmo ci fosse un vero coinvolgimento.
Riferisco quindi sulla mia partecipazione all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, in delegazione per San Marino con Gerardo Giovagnoli. Si è discusso dei monitoraggi delle elezioni in Armenia, Bulgaria, Moldova e sul conflitto in Arzebaijan, rispetto cui le conseguenze umanitarie sono sotto gli occhi di tutti, è stata approvata a riguardo una raccomandazione. Un punto che ha toccato l’attenzione anche del nostro Paese è stato il momento di visita del commissario europeo della salute, sulle conseguenze umanitarie rispetto al mancato riconoscimento del vaccino Sputnik ed è stato preso in considerazione San Marino. A questa domanda il commissario ha risposto che ad oggi non c’è riconoscmento e ogni paese può scegliere come comportarsi. Diversi poi sono stati dibattiti su altri temi: come tutelare i diritti socio-economiic, qundi sull’emergenza climatica.
Gerardo Giovagnoli, Npr
Introduco un tema che terrà banco nei prossimi mesi, la lotta ai cambiamenti climatici. In particolare per San Marino il tema è legato all’approvvigionamento energetico. In tutti i Paesi- e San Marino non potrà evitarlo- sta aumentando il costo dell’approvvigionamento sia di gas che dell’elettricità e si parla non di piccole percentuali, ma di oscillazioni che arrivano anche al 300% e sul gas addirittura di più. Queste oscillazioni incideranno con aumenti stimabili nell’ordine di decine di milioni di euro.  Come fare per il nostro bilancio a compensare queste spese sostenute da Aass, ma che poi ricadono sul bilancio di tutti?  Questi aumenti di prezzi non possono essere scaricati sulle aziende, si parla di cifre grosse. Un ragionamento che voglio introdurre ha a che fare con le scelte strategiche che un Paese deve fare, in ordine alla produzione di energia elettrica perché, per quanto potremmo migliorare l’incidenza delle rinnovabili, abbiamo a disposizione solo la modalità fotovoltaica. Difficile per noi disporre di impianti eolici. Rimane possibile usare la nostra leva di sovranità tramite centrali a rinnovabili, non sul nostro territorio, ma dove sono in costruzioni. Nulla impedisce intatti a San Marino di entrare in partecipazioni con chi da Rimini fino al mare del Nord può contribuire con energia rinnovabile alla produzione di energia elettrica. E’ una opportunità che il Paese deve sfruttare.
Leggo poi un riferimento sulla partecipazione alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dei piccoli Stati d’Europa, cui abbiamo partecipato in rappresentanza degli Ecc.mi Capitani reggenti, in Montenegro. Lunedì scorso ci sono stati tre approfondimenti tematici, innovazione dei parlamenti, le sfide per i piccoli Stati, infine le diplomazie parlamentari e i piccoli Stati. Il prossimo appuntamento è stato fissato per il prossimo giugno.
Miriam Farinelli, Rf
La politica deve affidarsi alla scienza, è verosimile che tutte le persone siano sottoposte a richiamo, ce lo dirà la scienza. Compito del governo è essere pronti per logistica e organizzazione della campagna vaccini. Per gli anziani e fragili e mondo sanitario sono già state date indicazioni, ma non da noi, ed è un problema per la messa in sicurezza. Per il resto della popolazione potrà essere valutato secondo l’andamento della curva epidemica, ma ora dobbiamo provvedere ad anziani fragili e sanitari. Non dimentichiamo che con la stagione fredda arrivi anche l’influenza, si può valutare una doppia vaccinazione. Ma sta mancando a riguardo una campagna di informazione e sensibilizzazione seria, come se il problema non sia rilevante. Basta guardare vicino noi, in Area vasta Romagna, a Bologna, Ferrara…non stanno perdendo tempo, città e Regioni e hanno iniziato già a vaccinare. Credo anche noi non vorremo più che i nostri sanitari vadano a elemosinare la terza dose agli ordini di appartenenza.
Leggo infine un Odg di Rf su altro argomento: Alla luce dei recenti avvenimenti che toccano il sistema bancario finanziario, nello specifico un soggetto vigilato,
il Consiglio Grande e Generale impegna il Governo, ad essere udito, per il tramite del Ccr, nella Commissione Consiliare Permanente, Finanze, Bilancio e Programmazione e ad organizzare in quella sede un riferimento della Bcsm in merito alla situazione delle emergenze e delle prospettive del sistema bancario e finanziario, da convocarsi entro il 6 novembre p. v.
Michele Muratori, Libera
Nell’ Assemblea dei piccoli Stati in Montenegro si è discusso di come i piccoli parlamenti possono intervenire e sviluppare temi utili al contrasto ai cambiamenti climatici. E la posizioni portata da San Marino è stata accolta con interesse da tutti i partecipanti, oltre a rimarcare la necessità di adeguarsi, come piccoli Stati, abbiama portato esempi di come San Marino sia stata innovatrice su alcuni temi, come sul fotovoltaico. Sulla recente trasferta alla missione diplomatica Osce cui abbiamo partecipatio io e il consigliere a monitorare la Presidenziali in Uzbekistan, siamo tornati solo da qualche ora. La missione assume la connotazione importante sull’avviamento del processo diplomatico nel Paese, un paese cui guardare con attenzione, da una parte c’è sviluppo economico, dall’altra con la necessità di mantenere stabilità e sicurezza nell’intera regione, un paese che confina con Afganistan.
Su Green pass e vaccini si deve aprire con sincerità una discussione in Consiglio grande e generale, la situazione del Green pass con l’Italia è di attualità, per i ritardi avuti con la cittadinanza. Andare sempre a tamponare all’ultimo non è dignitoso per la nostra realtà. Serve chiarezza anche sui vaccini, si sta iniziando una terza dose con i vaccinati Pfizer, cosa si farà con i vaccinati Sputnik? E sulla gestione dell’ospedale: cosa si vuole fare? Libera invita i Segretari di Stato e la maggioranza ad avere un briciolo di coraggio per trovare soluzioni per il Paese, assistiamo altro in una sessione consiliare dove fondamentalente non c’è niente.
Maria Catia Savoretti, Rf
Compio un riferimento sulla conferenza ad Atene-  Conferenza dei Presidenti di Parlamento dei 47 Peasi membri del Consiglio d’Europa- svolta nei giorni scorsi, cui ho partecipato insieme al collega Spagni Reffi in rappresentanza delle Loro Eccellenze. E’ stata una conferenza di altissimo livello dove si sono affrontati diversi temi, a partire  dalla crisi sanitaria e pandemia. Poi il tema sulla sostenibilità ambientale e infine il tema del futuro comune di tutti i cittadini europei. E’ importante per il nostro Stato prendere spunti e suggerimenti a supporto della ripartenza.
Sanità: è passata la fase di emergenza grave, nonostante i richiami fatti in Aula, la medicina di base incontra oggi ancora difficoltà. Crediamo che le responsabilità non siano da attribuire a un’unica unità, per noi è un problema più ampio e non si intravvedono soluzioni, ma c’è inadeguatezza. Per non parlare della famosa relazione Bruschi che non possiamo visionare. Di fronte a notizie apparse sulla stampa della nomina di Bevera a consigliere della sanità, ruolo che non esiste, una domanda lecita è da porsi, è difficile comprenderne il ruolo e il suo rapporto con il comitato eseutivo.
Nicola Renzi, Rf
Se vogliamo approfondire il contenuto dell’Audit noi di Rf ci siamo, non si possono scrivere cose e metterle poi in un cassetto, così che comportamenti stigmatizzati restino intangibili.
La lettera dell’ex Dg dell’Iss Bruschi è una sorta di ‘terzo segreto di Fatima’ per cui noi oggi siamo costretti ad aspettare il parere dell’Avvocatura di Stato. Un consigliere che ha a cuore il proprio ruolo insorgerebbe perché una relazione- ancorchè riservata- deve essere per forza conoscibile dal Consiglio grande e generale, se non altro perché ha un ruolo di controllo di indirizzo e garanzia di operato anche dei segretari di Stato. Tutti i cittadini vogliono sapere la verità, non per fare gossip, ma se qualcuno ha avuto una corsia preferenziale per fare vaccino, e cosa si può fare per uscire dalle sabbie mobili in cui la sanità è sprofondata.
La scorsa settimana abbiamo assistito a un’audizione grottesca del Cda di Aspl: è emerso che è ‘normale’ che un Segretario batta i pugni sul tavolo per allontanare un sindaco. E di fronte a ciò la risposta giusta non può essere ‘se si reputa di aver subito un’ingiustizia bisogna andare dai giudici’, come dite voi, ma occorre mettere le cose a posto.
Eva Guidi, Libera
E’ molto importante, nei confronti dei cittadini che hanno partecipato al referendum, di inserire un comma in considerazione dell’appuntamento cui hanno partecipato in massa. Riteniamo fosse importante un confronto per sapere come procedere. Ce lo saremmo aspettati sinceramente, c’è necessità di portare la legge quanto prima. Il quesito aveva un testo chiaro e definito, la legge deve essere in linea con il quesito. Ci saremmo aspettati di poter collaborare alla stesura di questo testo normativo e che a quel tavolo ci saremmo potuti stare con il comitato promotore Uds. Sarebbe un atto di rispetto per chi si è fatto promotore del quesito. Immagino i lavori siano iniziati e auspico questo passaggio possa essere fatto.
Cosa sta succedendo all’Iss? Questa fantomatica lettera dell’ex Dg sarebbe opportuno averla, ormai i contenuti sono circolati sulla stampa e anche in questo caso le risposte vanno date, non solo a noi, ma anche ai cittadini. Noi dobbiamo svolgere un ruolo di controllo e verifica sul governo, abbiamo la necessità di capire i contenuti di questa lettera. Ci riserviamo di fare esposti sui contenuti, che ci auguriamo di avere con lettera. In particolare, vorremmo sapere se sono state usate dosi Pfizer a favore di colleghi e conoscenti e per quali motivi. Ci fa piacere che ci sarà un’audizione per fare luce su questa vicenda.
La scelta di non vaccinarsi è sacrosanta, ma è veramente cosa buona avere una concentrazione di persone non vaccinate nel nostro territorio, sulla base di assenza di nostre regole? Non lasciamo la porta socchiusa, evitando gli stessi disagi di quando siamo finiti in fascia C. Dobbiamo dare risposta alle persone fragili, non è discriminazione, ma una norma di protezione per la popolazione.
Andrea Zafferani, Rf
Paradossale che non si sia discusso degli esiti del referendum in Aula, un dibattito si fa sempre. Spiace. Altro tema è il green pass: ricordo che il governo aveva manifestato due obiettivi su questa partita della proroga dell’esenzione per i sammarinesi, 1) avere una soluzione strutturale, 2) non avere momenti di discontinuità nella copertura. Nessuno dei due obiettivi è stato raggiunto. Per 6 giorni i sammarinesi non sono stati coperti dall’esenzione, perché la pubblicazione della gazzetta è  avvenuta in ritardo. Sulla sanità: è essenziale svolgere l’audizione come deliberato in Commissione sanità, come essenziale è avere la relazione dell’ex dg Bruschi. Ancora più essenziale avere un Dg dell’Iss nuovo, noi saremmo per la nomina di un commissario generale, data la situazione che sta vivendo l’Iss. Sull’ Audit: siamo per approfondire la relazione e per fare gli atti conseguenti, non sappiamo se siano stati fatti già, ma se si vuole andare fino in fondo, noi ci siamo.
Lorenzo Bugli, Pdcs
Mi unisco ai ringraziamenti per l’intervento dell’apertura della Reggenza che pone l’accento su temi che noi come Consiglio – e anche il Congresso- dobbiamo porci come obiettivo.
Vorremmo far partecipe l’Aula sui lavori svolti in questi giorni dal Pdcs e il suo ‘giovanile’ nell’organizzare il primo Council meeting Yepp a San Marino. Ovvero il meeting del giovanile del Ppe che raduna tanti ragazzi e partiti da tutta Europa che hanno scelto San Marino come sede del confronto sul futuro dell’Europa. Si è discusso a lungo sul futuro della democrazia europea e su temi ambientali, che sono centrali nell’agire politico dei giovani. San Marino può diventare crocevia di dialogo di diplomazia e interessi. Noi giovani abbiamo portato una mozione votata all’unanimità sull’aiuto nel velocizzare il processo di Accordo di associazione europea e sulle iniziative reciproche dei paesi Ue. Il Consiglio si è concluso ed è oggi presente su tutta la stampa internazionale. Eventi come questi portano la nostra voce a livello internazionale.
Giovanni Zonzini, Rete
Mio malgrado devo inserirmi nella querelle ‘vaccini -3^ dose’. Leggiamo ‘è chiaro che i sammarinesi dovranno fare da cavie con la terza dose di un vaccino approvato da Ema, se vorranno circolare in Italia’. Non è un comunicato stampa di un’associazione complottista no vax, ma della più importante forza politica di opposizione, Libera, che anche nel suo giornale parla di cocktail vaccinale…. Che dire? Avete ragione ci siamo piegati a diktat italiano come Germania, Austria, Francia, Ungheria..tutti hanno deciso per la terza dose…tutti si sono sottomessi ai diktat italiani. Al di là dell’opportunità di una forza politica che spaventa i cittadini sulla terza dose e in prima pagina parla di coktail vaccinali e parla di ‘fare da cavie’, forse volete ridurre l’efficacia della campagna vaccinale. Quando poi si dice che si fa la terza dose per circolare in iIalia, per l’incapacità politica nostra….anche un cittadino di uno Stato più grade del nostro, se vuole circolare in Italia, deve rispettare i requisiti del green pass. Noi inviteremo i cittadini alla terza dose non per il green pass, ma per motivi sanitari, gli stessi che stanno muovendo tutti gli altri paesi.
Sulla Finanza pubblica che ha uno sbilancio per 70 mln di euro, ci sono interessi da pagare 20-30 mln di euro l’anno e ancora non sono stati approntati interventi correttivi di cui il Paese ha bisogno. Quando il nostro Paese si indebita sul mercato estero, si trova come un agente privato sul mercato. La nostra situazione non è così drammatica, l’industria regge, la questione è più politica: decidere come finanziare cittadini con la fiscalità generale o fare pagamenti in base alle prestazione. Io sono per la prima ipotesi.
Mirko Dolcini, Dml
Ho apprezzato il discorso delle loro Eccellenze in apertura. Faccio parte dell’Ufficio di presidenza e mi assumo la mia parte di resposnaiblità per non aver previsto un comma sull’esito del referendum. La richiesta dell’opposizione non era peregrina, ma a differenza di quanto dichiarato da alcuni, non sembra ci sia una prassi nel fare riferimento in Consiglio. Proprio perché a breve si porterà una legge sul tema, non mancherà spazio ai dibattiti. Questa seduta ha orari precisi, non reputo sbagliato differire il dibattito sul referendum quando si avrà un testo di legge.
Nella scorsa seduta mi dichiarai favorevole per la ripresa visite dei degenti in ospedale e avevo evidenziato l’anomalia sul costo dei tamponi per chi voleva fare visita. Dal 18 ottobre si dice che i tamponi si fanno a prezzo calmierato a 10 euro e non c’è differeza tra vaccinati e non, segno di civiltà. Anche l’allentamento delle restrizioni nelle visita agli ospiti Rsa, mantenendo i presidi del caso, è un passo importante. Sui sanitari non vaccinati: il decreto di giugno scorso è stato applicato ma su 40 solo 3 lavoratori sono stati ricollocati. Il decreto  prevedeva invece il ricollocamento dei sanitari non vaccinati portando al minimo il contatto pubblico, 3 ricollocati su 40 sono pochi, bisogna fare meglio. Togliere lo stipendio a dei lavoratori crea un problema socio eocnomico. Inoltre è un settore con carenza di personale e bisogna evitare che il ricorso a professionalità esterne sia a discapito di quelle interne.
Guerrino Zanotti, Libera
Non passa sessione consiliare che non si apra in comunicazione con una serie di concetti che ci ripetiamo di volta in volta, si è parlato di green pass, si audit, querelle del comitato esecutivo dell’Iss… Zonzini muove accuse pesanti al nostro gruppo: Libera non ha mai assecondato derive che vediamo esserci purtroppo non solo a San Marino, quelli che negano l’utilità vaccino. Libera ritiene il vaccino sia la strada per uscire da una situazione che non è finita.
Ma nessun Segretario di Stato ha sentito la necessità o la volontà di dare comunicazioni su questi temi? Così come sulla riforma del lavoro? Chiedo si possa quanto meno avere un minimo di feedback da parte dei rappresentanti di governo.
Roberto Ciavatta, Sds Sanità
Alcune risposte alle domande arrivate. Sui sanitari non vaccinati- sono 30 esatti- il Comitato esecutivo sta facendo quello che il decreto si dice che si faccia. E’ grave addebitare il mancato rispetto del decreto. Sulla commissione Sanità ho già inviato una integrazione all’Avvocatura sulla base dell’odg approvato. L’odg prevede una serie di step non derivati dalla mancanza di volontà. È condivisibile la richiesta di Guidi dell’istituzione di misure più simili a quelle del circondario quando avremo la necessità di intervenire. Ad oggi non ci sono numeri che motivino l’intervento. Bevere è una figura che vede il congresso di Stato concorde sulla sua necessità nella nostra realtà, stiamo mettendo a punto tutte le fasi per consolidare il suo rapporto. Non si tratta più di gestire, ma cambiare la sanità per consentire che ci sia nei prossimi decenni. Ciò richiede un intervento radicale, significativo e autorevole. Green Pass: abbiamo fatto accordi più che in tempo, ci siamo mossi mesi in anticipo, sbagliamo se pensiamo che la nostra richiesta sia una priorità per l’Italia, dobbiamo contrattare e negoziare. Sulla campagna vaccinale va fatta chiarezza: tutti i paesi stanno facendo l’eterologa su J&J, Astrazeneca, e anche Sputnik. Ci sono indicazioni tecnico scientifiche. Aifa dice che la terza dose va fatto con vaccini Mrna. L’8 ottobre il Ministero italiano della salute indica terza dose da farsi con Moderna o Pfizer, Ema dice la stessa cosa.
Matteo Ciacci, Libera
Questo ultimo intervento ci riporta a confermare il nostro atteggiamento responsabile, soprattutto quando parliamo di campagna vaccinale, cosa su cui- aihmè- la sua forza politica dovrebbe fare un esame di coscienza sul passato. Detto questo però, lei oggi viene ad affermare dati scientifici- io piuttosto aspetto che la terza dose Ema ai vaccinati Sputnik sia scevra da ogni pericolo. Io oggi la ascolto e attenderò che la scienza avvalli le suoi ipotesi, ma devo segnalarle che non più tardi di giugno lei sosteneva pubblicamente che ci avrebbero riconosciuto lo Sputnik e di stare tranquilli. E’ stato poi smentito categoricamente. Aveva detto tutt’altra cosa. E visto che abbiamo un atteggiamento responsabile e costruttivo, dobbiamo però mettere in evidenza quando certe affermazioni sono smentite. La invito ad essere prudente quando dichiara qualcosa.  Altro aspetto, su cui ci siamo confrontati in Commissione 4^, abbiamo colto favorevolmente la disponibilità a fare audizione con il Comitato esecutivo Iss , l’ex Dg Bruschi e il direttore di Medicina di Base. La relazione dell’ex Dg Bruschi grida vendetta ed è giusto cercare la verità. Chiederemo su questo estrema chiarezza. E saremo al fianco di chi la chiarezza le porterà a compimento. Se Segretario andrà avanti su Audit, relazione Bruschi e e a dire che la politica stia fuori dall’Iss, noi saremo al suo fianco, altrimenti la invitiamo ad essere più prudente quando parla.
Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete
Durante l’Assemblea dei Parlamenti dei piccoli Paesi ci siamo confrontati sugli sforzi compiuti per la pandemia. La scelta di San Marino sullo Sputnik ha permesso una campagna vaccinale che ha consentito di vivere un’estate e un autunno di relativa normalità, scelta che sapevamo avrebbe portato, dal punto di vista pratico, delle difficoltà ma la rivendico completamente perchè dettata dalla volontà di tutelare i nostri cittadini. Non so se sia utile o meno che il Segretario di Stato abbia riferito dati sanitari, noi possiamo solo attenerci ai protocolli della autorità- Ema , Aifa, Oms- che alternative abbiamo? Sento proteste da chi da un lato richiama le responsabilità, dall’altro punta il dito in modo da far vaccinare meno persone con la terza dose. In tutti i paesi stanno procedendo all’eterologa, in Italia la stanno facendo per Astrazeneca e J&J. Poi ogni anno si fa l’antifluenzale e non mi è mai venuto di chiedere  di che marca sia il vaccino. Green pass: siamo gli unici cittadini, oltre  quelli del Vaticano, ad avere dall’Italia esenzione per il green pass, era ciò che si doveva fare, né un fallimento, né un trionfo. Capisco ci siano state per qualche cittadino delle difficoltà, ma nel complesso siamo unici.
Il Referendum sull’aborto è stato un plebiscito, accolto a stragrande maggioranza, i cittadini hanno dimostrato di essere avanti sul tema che qui in aula tuttora non riusciamo a discutere. Condivido al 100% il fatto che, nel momento in cui si andrà a lavorare su legge, sarà doveroso fare un confronto tra le varie forze politiche e parti sociali. Iss: ‘si è sempre fatto così’ si dice solo quando le cose sono andate meravigliosamente. Sono stanco di sentirle quando si affrontano difficoltà mostruose. Forse dovremmo cambiare il metodo.
Adele Tonnini Rete
In questo mese la sanità è stata al centro del dibattito politico. Concordo con il consigliere Guidi sulla necessità di responsabilizzare la cittadinanza affinché si vaccini, rimango anche dell’idea dell’ obbligatorietà ai sanitari..ma è un’altra storia. Concordo anche sul fatto che si debba collaborare con l’Italia e lo si sta facendo a pieno, ma mi chiedo come si fa a chiederlo quando si sbatte sul proprio giornale un personaggi dalla caratura di Bevera con lo scopo di ‘bruciarlo’. Pensate davvero di creare collaborazione conoscendo il suo curriculum e facendo quello? Quando uscì l’Audit proprio da Libera arrivò la richiesta di non fare una caccia alle streghe…e chiedevano invece di andare in tribunale, salvo chiedere, una volta dimessosi il Direttore generale, di audire l’attuale Comitato esecutivo per creare un tribunale inquisitorio che potesse dire quanto era brutta e cattiva la dott.ssa Bruschi. La gogna è per chi denuncia, non per chi commette reati. Questa è la loro responsabilità.
Concordo con Rf, ci vorrebbe un commissario generale dell’Iss, non si può più mantenere lo status quo e serve qualcuno di esterno al sistema. In qualunque altra parte del mondo la nostra sanità sarebbe stata commissariata da tempo. O ci si mette mano o forse tra qualche anno non avremo più la sanità. Dobbiamo avviare azioni di responsaiblità, fare aggiornamento, innovarsi, creare strutture capaci di fare sviluppo sanitario, se non lo capiamo non saremo competitivi. Se vogliamo una sanità che funzioni e non un fortino politico serve cambiare passo e portare l’Iss fuori dal baratro.
Teodoro Lonfernini, Sds al Lavoro
Dall’ultimo momento che ci siamo trovati in Aula ad oggi ci sono stati passaggi importanti, il primo è la celebrazione del Referendum, con cui abbiamo constatato la volontà forte dei cittadini nell’intraprendere un percorso legislativo ritenuto fondamentale e che ha avuto un risultato evidente. La politica ha dimostrato una grande impreparazione e la mancanza di volontà di discutere temi di quella portata. Mi aspetto anche io di poter legiferare su un tema così voluto dalla cittadinanza in maniera seria e rispettosa dei tempi previsti della legge. Un altro passaggio è stata la proroga della deroga al green passa da parte italiana, su cui mi aspetterei meno post e più oggettività, è l’esito di un lavoro condotto con grade azione relazionale. Dall’opposizone sapevate benissimo come ci si stava muovendo, se il risultato arriva dovremmo gioirne tutti, perché riguarda anche voi e i sammarinesi che rappresentate.

A Zanotti: siamo pronti a confrontarci sulle riforme in maniera seria, sulle questioni che riguardano il mercato del lavoro, previdenziale, sulla Pa, saremo pronti sulle politiche di carattere economico da intraprendere per i prossimi anni. L’importante è che lo facciamo per fare qualche passo avanti. Altrimenti ci troveremo qua non tanto a elogiare il confronto e la voglia di cambiare il paese, che non vedo in tutti, ma ci troveremo a commentare la mancanza di ottimismo che ho potuto ascoltare da voi oggi.
Gaetano Troina, Dml
Rilancio, ripartenza, crescita: da tempo Dml ribadisce la necessità di semplificazione. Cittadini e operatori sono stanchi eccessiva burocrazia della Pa. D’accordo con congresso Csdl, la Pa può essere motore di rilancio, ma serve semplificazione. Il nostro Paese negli utimi anni ha avuto una produzione normativa importante ma anche complessa e che ha reso il nostro ordinamento difficile dacomprendere. Serve l’eliminazione della burocrazia non necessaria per garantire velocità operativa a un ingranaggio che si muove lentamente. Per questo valuto positivamente il lavoro svolto dalla Segreteria per l’Industria che presenterà presto un intevento normativo in questa direzione: occorre ridurre e bilanciare gli adempimenti preliminari mantenendo l’efficacia dei controlli.
Manuel Ciavatta, Pdcs
Iss: il governo cerca di affrontare le problematiche e di trovare soluzioni concrete affinché siano positive per la cittadinanza. Il fatto di avere la disponbilità da parte del dott. Bevere, che ha un curriculum di eccellenza legato al ministero italiano- credo sia una garanzia notevole rispetto all’organizzazione del sistema sanitario. E’ evidente che il suo ruolo che dovrà esere definito, non potrà che portare elementi di positività al nostro sistema e anche in prospettiva. Mi sento di tranquillizzare la cittadinanza sul fatto che la sanità che continua a funzionare funzionerà ancora meglio. Questione vaccini: la preoccupazone dell’essere ‘cavia’ potrebbero averla anche l’80% di persone qui in Aula. Credo la maggior parte dei consiglieri siano vaccinati Sputnik, il problema è anche nostro, non solo della cittadinanza. Il Segretario Ciavatta ha illustrato il fatto che a livello internazionale il mix di vaccini viene fatto. Le analisi fatte da Ema sono sui vaccini Ema, ma vorrei passare alla cittadinanzache ogni scelta che si fa interessa anche noi e ogni scelta sarà fatta con ogni valutazione del caso.
Alessandro Bevitori, Libera
Sul referendum sull’interruzione di gravidanza, purtroppo questa sessione poteva essere già l’occasione per parlarne. Speriamo si possa affrontare l’argomento con serenità, serietà e rispettando la volontà popolare. Il popolo sovrano si è espresso, oggi dobbiamo tradurre in legge ciò che il popolo ha voluto. Siete voi che dovete stabilire quando, e prima lo si fa e meglio è.
Sanità: il consigliere Tonnini diceva che  vogliamo l’audizione per fare una sorta di linciaggio nei confronti dell’ex Dg Bruschi. Nella sua lettera ci sono denunce pesantissime, rispetto queste denuncie andremo ad agire di conseguenza.
Sull’Assestamento di Bilancio: abbiamo già finito i soldi del prestito Carghill? Il timore è che si vada a incrementare il debito pubblico andando di nuovo sui mercati. Andare dai sindacati chiedendo un prelievo del fondo pensioni è una minaccia per avere campo libero altrove. Sotto questo aspetto, mi rivolgo ai colleghi di maggioranza, diamoci una svegliata. Di quanto vogliamo incrementare il debito pubblico, senza fare niente? Lonfernini dice ‘siamo pronti con l riforme’ , siamo a fine ottobre e siamo a zero sulle riforme.

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