ROMA – “Le zanzare non sono una seccatura: sono un pericolo per la salute umana”. Lo ha detto il virologo Roberto Burioni, ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’, su Nove. Il professore, Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele, ha parlato di Dengue, la malattia trasmessa all’uomo dalla puntura delle zanzare della specie Aedes.
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"L'anno scorso abbiamo circa 300 casi di Dengue, di questi un'ottantina erano autoctoni. Quello che vorrei dire senza allarmismi è stiamo attenti, perchè nel nostro paese il picco di questi casi è sempre in Estate"@RobertoBurioni a #CTCF pic.twitter.com/7YGhH01OGw
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 25, 2024
La scorsa estate in Italia si sono contati 300 casi di Dengue, di cui ottanta derivati da punture di zanzare locali, “una quarantina nella zona di Lodi, una quarantina a Roma”, ricorda Burioni. Significa che le persone che hanno contratto la malattia non avevano mai viaggiato in zone a rischio e che, ad essere portatrici, erano zanzare presenti nel nostro Paese. “Nessun allarmismo, ma se in estate dovessero esserci molti casi di Dengue in Italia sarebbe un pericolo per la nostra salute e un gravissimo danno per il nostro turismo. Per evitare questo rischio bisogna che dove ci sono uomini non ci siano zanzare“, rimarca Burioni su X. Sulle zanzare, il virologo già l’anno scorso aveva ammonito gli italiani a stare in guardia.
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La malattia flagella in particolare il Sud America, ma da diverse estati se ne parla anche alle nostre latitudini. Il picco di Dengue è atteso per l’estate, stagione di parti del corpo scoperte e proliferare di zanzare, due fattori che contribuiscono in maniera determinante alla sua diffusione. I casi che si registrano anche in Italia, in misura crescente, hanno fatto crescere la notorietà della malattia, generando anche dubbi sulla pronuncia. È Burioni stesso, su X, a chiarire anche questo: l’esatta pronuncia della malattia è ‘dènghe‘.
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