ROMA – Nelle strade di Roma risuona il rumore di una marea umana di donne e uomini che marciano insieme per dire no alla violenza sulle donne. Slogan contro il patriarcato, sostegno ai consultori e solidarietà al popolo palestinese trovano posto sugli innumerevoli cartelli e striscioni portati in corteo.
La scritta che guida il corteo – “Se domani tocca a me brucia tutto” – si ispira alla poesia della attivista peruviana Caceres. Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin i versi di questa poesia/denuncia, che stanno accompagnando le manifestazioni di tutta Italia, sono diventati a pieno titolo gli slogan contro la violenza di genere.
Secondo le organizzatrici, a partecipare al corteo sono 500mila persone.
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