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I millenials hanno paura di invecchiare: sono maschi e ventenni quelli che chiedono il botox

"I trattamenti più richiesti riguardano le rughe mimiche, il terzo superiore, le sopracciglia, le zampe di gallina"

Pubblicato:25-11-2022 14:34
Ultimo aggiornamento:25-11-2022 15:13
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ROMA- Bellezza e invecchiamento sono comunemente considerati crucci delle donne. Più luogo comune che stereotipo, ma in ogni caso sconfessato da nuovi trend che tracciano il nuovo profilo di chi chiede medicina estetica: sono ventenni, millennials appunto, e maschi.
“Sono sempre di più i millennials– spiega Salvatore Piero Fundarò, presidente dell’associazione Italiana Terapia Estetica Botulino– che ricorrono a trattamenti di medicina estetica per il viso. Molti professionisti, negli ultimi anni, stanno assistendo a un aumento delle richieste, soprattutto da persone che rientrano nella fascia di età tra i 20 e i 40 anni. Tra loro sono numerosi i ragazzi. E’ indubbiamente una novità, in cui possiamo leggere anche un’influenza da parte dei social. Da parte di molti, giovani in particolare, si può rilevare spesso il tentativo di emulare e allinearsi a determinati canoni di bellezza proposti da celebrità e popolari figure di riferimento per i giovani. Già ai primi segni di invecchiamento nasce, tra alcuni di loro, il desiderio di rallentare esteriormente questo processo”. Un percorso che risente di canoni ideali di bellezza trasmessi dai media, ma che in profondità riguarderebbe la paura di invecchiare.
I trattamenti più richiesti, attraverso tossina botulinica, riguardano soprattutto le rughe mimiche, il terzo superiore, le sopracciglia, zampe di gallina e più in generale interventi legati a prevenire l’invecchiamento. Davanti a questo trend- aggiunge Fundarò- appare importante diffondere una cultura di bellezza naturale e guidare coloro che scelgono di sottoporsi ai trattamenti. I pazienti, soprattutto in giovanissima età, non devono mai essere lasciati soli, ma accompagnati nelle valutazioni sempre e soltanto da professionisti seri che sappiano consigliare le corrette soluzioni individuali. E’ importante che rimanga una libertà mimica dei muscoli per non intaccare espressioni del volto e sorrisi”.

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