ROMA – Il Tar del Lazio ha rigettato la richiesta di sospensiva avanzata da Vittorio Sgarbi circa l’incompatibilità tra la sua carica di sottosegretario alla Cultura e le attività professionali svolte “in veste di critico d’arte, in materie connesse con la carica di governo in favore di soggetti pubblici e privati”.
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Sgarbi aveva richiesto la sospensiva tramite misure cautelari monocratiche contro il provvedimento di incompatibilità emesso lo scorso 31 gennaio dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
La prima sezione del Tribunale amministrativo ha rigettato l’istanza cautelare “considerato che, nella specie, non sussistono le condizioni per disporre l’accoglimento dell’istanza anzidetta nelle more della celebrazione della camera di consiglio”, fissando la trattazione collegiale al 6 marzo.
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