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Sgarbi: “Le dimissioni dopo l’iter del mio ricorso al Tar” e annuncia: “Incontrerò Meloni”

Il sottosegretario alla Cultura: "Me ne andrò anche nel caso di una sentenza favorevole"

Pubblicato:05-02-2024 14:47
Ultimo aggiornamento:05-02-2024 14:47
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Vittorio Sgarbi dimissioni
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ROMA – “Confermo le mie dimissioni, che saranno esecutive alla fine del percorso amministrativo che prevede il pronunciamento del Tar dopo il mio ricorso. Me ne andrò anche nel caso di una sentenza favorevole. Per intanto mi autosospendo. Ma non voglio, con le mie dimissioni immediate, ostacolare il procedimento del Tar che prevede la ‘sospensiva’ della delibera dell’antitrust”. Lo dice il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in una nota in cui indica le tappe che porteranno alla formalizzazione delle sue dimissioni dalla carica di Governo.

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“Il presidente del Consiglio deve avere un quadro chiaro delle mie incompatibilità prospettate dall’antitrust in termini arbitrari e contraddittori, senza una valutazione comparativa di altre palesi incompatibilità di membri dell’esecutivo”, aggiunge Sgarbi, che precisa: “Tutto molto semplice. La delibera del Agcm non è definitiva, e ammette: ‘Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al Tar del Lazio, ai sensi dell’articolo 135, comma 1, lettera b) del Codice del processo amministrativo (Decreto Legislativo 2 luglio 2010, n. 104), entro il termine di sessanta giorni dalla data di notificazione del provvedimento stesso, ovvero può essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ai sensi dell’articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, entro il termine di centoventi giorni dalla data di notificazione del provvedimento stesso'”.

SGARBI: INCONTRERÒ MELONI PER VALUTARE COMPATIBILITÀ TRA DIMISSIONI E RICORSO

“Sono felice che il presidente abbia ritenuto corrette le mie dimissioni che confermo e che attendo di consegnarle personalmente. Condivido tutto quello che ha detto, ma sottolineo che l’indagine dell’Antitrust su di me è partita da lettere anonime, e fatico a credere che questo non possa avvenire per altri membri del Governo, esponendoci a una mattanza di delazioni”. Lo dice in una nota il sottosegretario Vittorio Sgarbi che “incontrerà nei prossimi giorni il presidente del Consiglio”. Sgarbi spiega che “non ho mai pensato di non dimettermi, come ho dichiarato, ma ho posto il problema procedurale del ricorso al Tar previsto nella stessa delibera dell’Agcom. Per questo sono felice d’incontrare al più presto il premier, per valutare la compatibilità fra le mie dimissioni e il mio ricorso, nelle more del quale sarebbe forse più pertinente l’autosospensione. In ogni caso confermo le mie dimissioni indipendentemente dall’esito del ricorso al Tar, come scelta volontaria ed esistenziale, ma sottolineo che la delibera dell’Antitrust può essere invalidata dalla sentenza del Tar”.


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