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Carolyn Smith: “Ho detto a Milly Carlucci che togliermi da Ballando era come mettermi sottoterra”

La ballerina Carolyn Smith racconta la battaglia con il cancro al seno, che l'ha costretta a cambiare il suo modo di insegnare la danza e a ridimensionare tante cose: "È stato durissimo riconquistare tutto"

Pubblicato:24-10-2022 10:43
Ultimo aggiornamento:24-10-2022 13:05
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carolyn smith
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ROMA – “Quando ho scoperto di avere un tumore ho perso il 95% dei lavori. Per questo ho detto a Milly (Carlucci, ndr) che togliermi dal programma sarebbe stato come mettermi sottoterra. Ho avuto sempre grande solidarietà dalle persone attorno a me. Non ho mai sentito nessuno nel mondo dello spettacolo andarmi contro”. Si racconta alla Dire con grande emozione Carolyn Smith, volto storico di ‘Ballando con le stelle’, nel mese dedicato alla prevenzione del cancro al seno.

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BALLERINA DALL’ETÀ DI 4 ANNI

Nata a Glasgow nel 1960 ha iniziato a fare la ballerina quando aveva solo quattro anni. Da allora non ha mai smesso, nemmeno quando nel 2015 le è stata comunicata una diagnosi che le ha cambiato la vita: un tumore al seno. Smith ha continuato a ballare e a insegnare, questa volta “con uno sconosciuto” (come lei stessa ha definito il tumore nel suo libro autobiografico) nonostante le mille difficoltà causate dalla malattia e dalle terapie: “Non sentivo mani e piedi e ho perso completamente la coordinazione del corpo”, ha raccontato Carolyn Smith in un’intervista alla Dire.


“Prima di iniziare la chemioterapia mi avevano detto che sarebbe potuto accadere ma mi ero detta ‘Non c’è problema, a me non succederà’. E invece è successo ed è stata un po’ una sconfitta, perché io ho iniziato a ballare quando avevo quattro anni e con una chemioterapia mi è stato tolto tutto ciò per cui avevo lavorato una vita, quell’eccellenza che avevo cercato. Ho dovuto riscoprire il mio corpo da capo”.

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GLI EFFETTI DELLA CHEMIO

Gli effetti collaterali della chemioterapia hanno inevitabilmente condizionato anche il modo di insegnare di Smith che prima era abituata “a far vedere i movimenti agli allievi”: tutto questo è dovuto cambiare, almeno per un po’, perché, ha detto, “ero convinta che le mie gambe e i miei piedi fossero nella posizione giusta ma poi mi accorgevo nello specchio che non era così”. Eppure, Smith non ha mai smesso di insegnare, cercando di adattarsi al meglio alle nuove esigenze del suo corpo: “Ho tolto i tacchi e ho iniziato a insegnare con scarpe molto più dure, meno flessibili e meno belle, ma era l’unico modo per avere un po’ più di equilibrio. Poi ho iniziato a spiegare meglio ai miei allievi i movimenti, non potendoli far vedere”.

Insomma, come ha ammesso lei stessa, “ho dovuto reimparare tutto, perché avevo tutto dentro la mente ma non dentro il corpo”. Ma in fondo, ha aggiunto, “era giusto vedere la situazione dall’altra parte perché prima per me le cose erano talmente facili che le davo per scontate. Invece mi sono resa conto di quante allieve ho torturato!”.

Per Smith, “è stato durissimo riconquistare tutto”, ma la speranza è che l’esperienza oncologica presto diventi solo un ricordo: “Adesso sto abbastanza bene, ma la situazione non è ancora tranquilla- ha detto- Dalle ultime Tac e Pet che ho fatto sembrerebbe che non ci sia segno di cellule tumorali, ma sono venute fuori due macchie rosse e stiamo cercando di capire cosa siano. L’8 novembre farò un’altra ecografia per vedere la situazione e valuteremo se fare una specie di chemioterapia elettrica, ma mi auguro di no, perché fa male”.

I NUOVI PROGETTI

Nel frattempo, Carolyn Smith porta avanti i suoi numerosissimi progetti: Sensual Dance Fit, nato per rispondere alle fatiche del suo percorso oncologico, diventato oggi un progetto che va oltre la danza: “Impariamo ad apprezzare noi stessi guardandoci allo specchio con coreografie divertenti e molto semplici”, ha dichiarato Smith. E Dance For Oncology, un percorso di danza- terapia dedicato a pazienti oncologici che si è interrotto a causa della pandemia e che Smith spera di poter riprendere a gennaio.
Ma gran parte del lavoro di Carolyn Smith si svolge davanti alle telecamere di popolarissimi programmi TV, a cui non ha mai smesso di lavorare, nemmeno dopo la diagnosi. Tra questi ‘Ballando con le stelle’ dove è insostituibile presidente di giuria.

CASE DI MODA POCO SENSIBILI

Se in TV solidarietà e supporto non sono mai mancati, diversa è l’esperienza con alcune Case di moda, “che si dichiarano molto attente alle donne e alle donne in difficoltà”. Smith ha infatti raccontato di essersi rivolta ad alcune Case di moda per i look dell’edizione del 2016 di ‘Ballando con le stelle’, resi più complicati dai cambiamenti fisici causati dalla chemioterapia: “Mi è stato risposto che non ero il loro target– ha detto Smith-. Allora sono andata in un negozio vicino casa mia, ho comprato i tessuti e ho cucito io i mie vestiti per Ballando”.

Non solo: Carolyn Smith ha ripreso ago e filo anche per la creazione della sua maxi maglia ‘I am a Women First’, “un taglio unico che sta bene a qualsiasi donna”. Qual è la taglia di questa maglietta? “Semplicemente ‘My Size’, la mia taglia- ha sottolineato Smith-. Perché troppo spesso quando si entra in un negozio e si guardano quei numeri ci si demoralizza. Noi invece cerchiamo di buttare giù i canoni sociali: le Case di moda quando fanno le sfilate non tengono in conto che esistono altri tipi di donna, che non siamo tutte alte, magre e che sanno camminare sui tacchi. Ma tutti siamo la perfezione per noi stessi”, ha concluso.

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