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Tg Politico Parlamentare, edizione del 24 marzo 2023

In questa edizione del Tg si parla dei rapporti tra Italia e Francia; delle celebrazioni delle Fosse Ardeatine; di Alfredo Cospito e del 'no' ai domiciliari da parte della Procura

Pubblicato:24-03-2023 18:00
Ultimo aggiornamento:24-03-2023 18:00
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tg pol 24 marzo
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MELONI A BRUXELLES, FRENATA SUL MES E DISGELO CON MACRON

“Ci sono strumenti più efficaci del Mes, come l’Unione bancaria”. É la posizione ribadita da Giorgia Meloni dopo le sollecitazioni dell’Eurogruppo sulla necessità di ratificare al più presto il Fondo salva-stati. La premier parla al termine del Consiglio europeo di Bruxelles che nella seconda giornata ha avuto al centro i temi economici. Il sistema bancario è “stabile e solido”, per il Pnrr “non vedo rischi”, assicura Meloni. Dopo il bilaterale di ieri notte con Emmanuel Macron, spiega che “c’è voglia di collaborare, anche sui migranti”. C’è stato “un cambio di passo dell’Europa impresso dall’Italia”, osserva la premier registrando “una grande disponibilità dalla Francia per affrontare la questione in modo strutturale”. Intanto continuano gli sbarchi, gli ultimi a Messina e Lampedusa.

FOSSE ARDEATINE, POLEMICHE SUL MESSAGGIO DELLA PREMIER

Una corona di alloro sulla lapide che ricorda i morti delle Fosse Ardeatine, e poi il silenzio in ricordo della strage, interrotto solo dai nomi delle 335 vittime. Nel 79° anniversario dell’eccidio avvenuto a Roma nel 1944, l’Italia omaggia la memoria di chi fu ucciso nella rappresaglia delle truppe naziste. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato alla cerimonia al Mausoleo Ardeatino assieme alle massime autorità dello Stato. “E un dovere ricordare”, dicono i presidenti delle Camere Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. “È una ferita profonda e dolorosa, ricordiamo quei martiri”, scrive Giorgia Meloni in un messaggio che però suscita polemica. La premier parla di “335 innocenti massacrati perché italiani”. Sinistra, Pd e Anpi ribattono: “Uccisi perché antifascisti”. Meloni osserva: “E gli antifascisti non sono italiani?”.

LA PROCURA DI MILANO DICE NO AI DOMICILIARI PER COSPITO

Dalla Procura generale di Milano parere negativo alla richiesta di detenzione domiciliare presentata da Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da oltre 5 mesi contro il 41 bis. Dopo un’udienza stamani all’ospedale San Paolo di Milano, i giudici di sorveglianza avranno cinque giorni di tempo per decidere se accogliere l’istanza di differimento della pena “per motivi di salute”, come chiede il legale di Cospito, o ascoltare la Procura mantenendolo al 41 bis. Nei giorni scorsi Alfredo, trasferito dal carcere di Opera nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo, ha avuto una crisi cardiaca. Il quadro ora è stabile, ma con rischi di aggravamento. L’anarchico annuncia che interromperà il digiuno se verrà mandato a casa o se il Tribunale di sorveglianza liberasse gli altri detenuti al 41 bis anziani o malati.


UGL, CAPONE SI RICANDIDA E CRITICA GLI ALTRI SINDACATI

Paolo Capone si ricandida alla guida dell’Ugl. L’annuncio è arrivato in occasione delle celebrazioni per i 73 anni del sindacato. Il segretario generale confida nel dialogo con il Governo e critica Cgil, Cisl e Uil che hanno proclamato la mobilitazione unitaria contro la riforma fiscale. “Mi sembra prematura e scorretta, i principi della delega fiscale vanno nella giusta direzione”, sottolinea Capone auspicando un intervento sulle pensioni. Quota 41 non è la riforma che risolve i problemi della previdenza, ammette, ma almeno “è una risposta ai lavoratori che hanno iniziato molto presto”. Sul reddito di cittadinanza, il leader dell’Ugl rilancia le politiche attive mantenendo però un sussidio alle famiglie fragili.

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