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Tg Politico Parlamentare, edizione del 24 gennaio 2024

In questa edizione del Tg Politico Parlamentare: Meloni e la Fiat; Conte e Schlein contro il governo; Ucraina, la Lega vuole cambiare strategia; premierato e norma anti-ribaltone

Pubblicato:24-01-2024 18:02
Ultimo aggiornamento:24-01-2024 18:03

copertina tg politico
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FIAT. MELONI: “OBIETTIVO PRODURRE UN MILIONE DI AUTO IN ITALIA”

Prestare attenzione alla Fiat significa anche criticarne le scelte anti-italiane. Giorgia Meloni non è tenera verso la casa automobilistica torinese. Durante il question time alla Camera, la premier punta il dito contro la nascita del gruppo Stellantis che a suo avviso “cela un’acquisizione francese”. “Se si vuole vendere un’auto sul mercato internazionale pubblicizzandola come gioiello italiano- scandisce Meloni in aula- allora quell’auto deve essere prodotta in Italia”. Il governo, assicura, “pone la massima attenzione” sulla Fiat. Per questo, sottolinea la premier, “vogliamo tornare a produrre un milione di veicoli l’anno con chi vuole investire davvero sulla storica eccellenza italiana”.

SCONTRO ALLA CAMERA, CONTE E SCHLEIN CONTRO IL GOVERNO

Botta e risposta tra Giorgia Meloni e le opposizioni. Chiamata a rispondere a dieci interrogazioni, la premier a Montecitorio incrocia le lame con Giuseppe Conte e Elly Schlein. “La stagione dei soldi gettati è finita”, dice Meloni al presidente dei Cinquestelle. “Lei è un re Mida al contrario- replica Conte- distrugge tutto ciò che tocca. E in Europa sul patto di stabilità è stata sconfitta con disonore”. Con la segretaria del Pd lo scontro è sulla sanità. “Meloni si conferma regina dei tagli- attacca Schlein- questa non è la destra sociale, è la destra letale”. Sarcastica la premier. “Considero una implicita attestazione di stima- ribatte Meloni- il fatto che oggi chiediate a noi di risolvere tutti i problemi che voi non avete risolto nei 10 anni in cui siete stati al governo”.

ARMI ALL’UCRAINA, TENSIONE NELLA MAGGIORANZA

Tensione nella maggioranza sul sostegno militare all’Ucraina. Un ordine del giorno presentato dalla Lega in Senato chiede al governo di cambiare strategia. A palazzo Madama, dove si discute il decreto che proroga l’invio di armi a Kiev, il partito di Matteo Salvini invita l’esecutivo ad avviare un “percorso diplomatico” per “una rapida soluzione del conflitto”. Una divergenza con la linea di fermezza portata avanti fin qua da Giorgia Meloni. “Una posizione personale, non del governo”, frena subito il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti. Maurizio Gasparri, invece, parla di “testo ragionevole”. E il Movimento Cinquestelle lo sottoscrive.


PREMIERATO. CASELLATI: “NO AI COLPI DI MINORANZA”

Procede in Senato la riforma del premierato. Via libera in commissione al testo base che recepisce il ddl del governo. La ministra alle Riforme, Elisabetta Casellati, ribadisce che sull’elezione diretta del presidente del Consiglio non si torna indietro. La maggioranza apre comunque a modifiche. In un vertice con il governo si metteranno a punto gli emendamenti a firma FdI, Lega e Forza Italia. Si va verso il superamento della cosiddetta norma anti-ribaltone, quella che prevede un secondo premier in caso di sfiducia. Casellati apre anche alla proposta delle opposizioni di un tetto ai mandati del premier (massimo due), ma avverte: “Non scriviamo la riforma a colpi di maggioranza ma neanche ai colpi di minoranza”.

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