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Cinque gatti salvati da una ‘casa degli orrori’ a Catania

Le guardie zoofile sono intervenute a seguito di una segnalazione insieme alla polizia municipale e all'Asp veterinaria del capoluogo etneo

Pubblicato:23-06-2022 18:06
Ultimo aggiornamento:23-06-2022 18:06
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PALERMO – Cinque gatti sono stati tratti in salvo da una ‘casa degli orrori’ a Catania dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), intervenute a seguito di una segnalazione insieme alla polizia municipale e all’Asp veterinaria del capoluogo etneo. “Giorni fa abbiamo ricevuto notizia di un appartamento dove sarebbe stato detenuto un numero imprecisato ma considerevole di gatti in condizioni di totale abbandono – racconta Tiziana Genovese, coordinatrice nucleo delle guardie zoofile dell’Oipa di Catania e provincia -. Indagando, abbiamo raccolto una serie di testimonianze che concordavano sulla presenza di gatti sofferenti e in stato d’incuria”.

Le guardie dell’Oipa sono risalite quindi alla proprietaria dell’immobile, che risulta essere una donna detenuta in carcere da mesi a Palermo. “La figlia avrebbe dovuto provvedere ai gatti, ma invece ha delegato un vicino di casa il quale, a sua volta, ha incaricato un’altra persona affinché somministrasse cibo e acqua – continua Genovese -. Giunti sul posto, dove avevamo appuntamento con il vicino custode delle chiavi cui siamo risaliti tramite il legale della detenuta, ci siamo fatti coraggio e siamo entrati”.

Di fronte allo scenario di assoluto degrado igienico-sanitario e constatata la presenza di carcasse, le guardie Oipa hanno quindi allertato il Reparto ambientale della polizia municipale, il soccorso veterinario del Comune di Catania e l’Asp veterinaria che, preso atto dello stato del luogo e della condizione degli animali, hanno portato via cinque gatti ancora vivi e di altrettanti ne hanno constatato purtroppo il decesso. “I gatti morti erano in avanzato stato di decomposizione – aggiunge Genovese – stroncati probabilmente dalla fame e dalla sete o da malattie. I sopravvissuti sono stati visitati negli ambulatori Asp e dati in affido al Comune di Catania”.


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