NEWS:

Covid, Sileri: “Numero delle vittime salirà, effetto vaccini tra un mese”

"Cambiare il nostro Ssn. le regioni si muovano in maniera univoca"

Pubblicato:23-03-2021 14:48
Ultimo aggiornamento:23-03-2021 14:48
Autore:

sileri sottosegretario salute
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Il numero di morti in Italia causati dal Covid-19 ha superato le centomila unità e continuerà a salire. La vaccinazione sta andando avanti ma vedremo i primi risultati tra un mese, un mese e mezzo a partire da oggi. Intanto ci avviciniamo drammaticamente alle 130.000 vittime civili registrate al termine della seconda guerra mondiale. In poco più di 1 anno avremo un numero di morti che invece i nostri genitori e i nostri nonni hanno pianto in un periodo più lungo”. Lo ha detto Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute, durante la conferenza stampa “Giovani si diventa! Il diritto a una longevità di qualità”, organizzata al Senato presso la Sala Caduti di Nassirya.

“Questi dati- ha aggiunto Sileri -devono insegnarci a cambiare il nostro sistema sanitario nazionale, anche attraverso il rafforzamento dell’assistenza dedicata agli anziani, quelli che spesso definiamo ‘deboli’. Ma deboli non erano quando lavoravano, quando pagavano le tasse, quando erano attivi, quando pensavano al futuro dei figli. Sono deboli per la legge, il cui obbligo è ora quello di aiutarli. Il nostro obiettivo non deve essere solo quello di vivere più a lungo ma quello di vivere meglio gli ultimi anni della nostra vita”. Assistenza domiciliare integrata, Rsa e budget di salute sono solo alcune degli aspetti da migliorare secondo Sileri. “Facciamo sì che le regioni si muovano nello stesso modo – ha spiegato -tutte mantenendo ovviamente le proprie diversità in base agli anziani, alla distribuzione demografica e alla ricchezza e senza dimenticare i più poveri. Ma facciamo sì che sia tutto omogeneo. Anche sul tema della vaccinazione è necessario seguire un modello”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it