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Olimpiadi 2026, Lega: “Con i ‘no bob’ si regalano 20 milioni all’Austria”

La Lega attacca i Verdi che sono contrari alla realizzazione di una pista da bob a Cortina e hanno invce proposto di far svolgere la competizione a Insbruck

Pubblicato:22-09-2023 18:27
Ultimo aggiornamento:25-09-2023 11:14

pista bob
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BOLOGNA – Remare contro e arricchire l’Austria. La Lega sbarra la strada alle spinte dei Verdi di portare le gare olimpiche di bob, slittino e skeleton a Innsbruck evitando il costoso rifacimento della pista di Cortina. La ‘Regina delle Dolomiti’ non deve perdere le gare: “L’auspicio è che il bob possa essere realizzato a Cortina, dando vita ad un indotto formidabile suddiviso tra sport, polo museale, impianti di accoglienza e ristorazione, sia per la comunità dell’Ampezzo che per il Veneto”, afferma Alberto Villanova, capogruppo Lega-Liga Veneta in Consiglio regionale. E l’opzione Innsbruck non regge, spiega: la somma dei costi ipotizzata da Innsbruck nel suo proporsi, 12,5 milioni di euro, non considera quelle da mettere “a consuntivo, fra le quali anche quelle per la realizzazione del villaggio olimpico, delle sedi dei media, del cablaggio tv o del satellite on compound. Con questi costi non solo si raggiungono i 17 milioni di euro correttamente citati da Zaia, ma ci si avvicina ai 20. Cifra che Governo e Iistituzioni coinvolte nei Giochi Olimpici dovrebbero, secondo la consigliera Guarda dei Verdi, essere donata all’Austria”. La quale “non solo ne avrebbe un ritorno economico, ma scipperebbe anche alle nostre Dolomiti la possibilità di ospitare una parte importante delle Olimpiadi“.

Proprio i Verdi avevano portato in Italia la candidatura di Innsbruck dopo aver incontrato il sindaco della città. “Chi, come Guarda, non ha mai avuto onore e oneri di guidare una Regione come il Veneto, è costretto a sparare nella nebbia per fare un po’ di baccano mediatico e creare confusione. Un evento come i Giochi olimpici non può essere banalizzato da chi, ormai con evidenza, fa il tifo con i pessimisti, sperando che il Veneto e i territori comunali abbiano meno ricadute e risorse. Ma invece noi vogliamo difendere le Olimpiadi e quanto il Veneto ha saputo guadagnarsi”, avverte Villanova.

GUARDA (VERDI): “ZAIA SBAGLIA I CONTI”

Anche oggi Guarda era tornata alla carica alla luce delle procedure di aggiudicazione per la realizzazione della pista da bob a Cortina, andate deserte e prive di offerenti per la seconda volta. Lo ha fatto appunto sui costi, dicendo che il presidente Luca Zaia sbaglia sul noleggio della pista di Innsbruck: 12,5 milioni, non 17 come dice e “saprebbe se avesse interloquito con gli austriaci quando nel 2020 il Cio gli scriveva di non costruire una nuova pista ma usarne una esistente e funzionante”. I Verdi poi rimproverano alla Regione “due anni e mezzo” di ritardi tra procedure tecniche e ricerca dei fondi che ora rendono introvabile che realizzi l’opera.


I VERDI: “PISTA BOB A CORTINA INSOSTENIBILE PER AMBIENTE E ANTIECONOMICO”

“La verità, a dispetto delle giustificazioni tentate da Zaia, è che il progetto non solo è totalmente insostenibile dal punto di vista ambientale e antieconomico riguardo ai successivi costi di manutenzione che ricadranno sugli enti locali, ma è del tutto fuori dalla logistica e dal mercato anche per le aziende“, affonda Guarda. E chiede a Zaia “di correggere il tiro ed evitare il flop, dato che è stato primo promotore della pista da bob a Cortina senza aver mai interloquito con i cittadini”. Le imprese per realizzarla “non ci sono. Anziché continuare a fare la questua, si rinunci in nome della protezione dei territori e delle finanze pubbliche”, rincara Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.

DOMENICA MANIFESTAZIONE A CORTINA CONTRO L’OPERA

Chiede di virare su Innsbruck anche Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione a Zaia, scommettendo sul fatto che domenica a Cortina a manifestare contro l’opera “saremo in tantissimi per dire a gran voce che questo impianto danneggerebbe in maniera irreversibile un’area importante. Crediamo sia giusto ascoltare le motivazioni delle migliaia di residenti che vedono nella pista da bob uno spreco di denaro pubblico e uno sfregio al territorio”.

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