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A Molfetta presunti illeciti nella nuova area mercatale, indagato anche il sindaco

L'avvocato di Minervini: "Il mio assistito ha sempre agito nell'esclusivo interesse della città ed è tranquillo nel poter dimostrare e spiegare la dinamica amministrativa"

Pubblicato:22-07-2022 12:20
Ultimo aggiornamento:22-07-2022 15:02
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BARI – C’è anche il sindaco di Molfetta (Bari), Tommaso Minervini, tra le undici persone iscritte nel registro degli indagati dalla procura di Trani per presunti illeciti commessi nella realizzazione della nuova area mercatale della città che si trova alla estrema periferia di ponente. Il primo cittadino risponde di turbata libertà della scelta del contraente e falsità ideologica. Tra gli indagati ci sono dirigenti comunali e imprese accusati a vario titolo di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, frode in pubbliche forniture, turbata libertà della scelta del contraente e falsità materiale. Questa mattina i finanzieri sono stati in Comune per notificare l’informazione di garanzia e acquisire documentazione relativa alla nuova area mercatale che è stata sottoposta a sequestro.

“La procura ipotizza una frode nelle pubbliche forniture messa in atto con atti amministrativi propedeutici”, spiega alla Dire Tommaso Poli, difensore di Minervini e aggiunge: “Il mio assistito, preso atto della nuova iniziativa della procura di Trani, rinnova la totale fiducia e rispetto nell’operato dei pubblici ministeri e dei militari della guardia di finanza, invitando a non strumentalizzarne l’operato”. “Minervini – prosegue il legale – ribadisce di aver sempre agito nell’esclusivo interesse della città e si dichiara fiducioso che le indagini proveranno che ha sempre agito nell’esclusivo interesse della città ed è tranquillo nel poter dimostrare e spiegare la dinamica amministrativa”. A coordinare le indagini sono i magistrati Giuseppe Francesco Aiello e Francesco Tosto.

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