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Maturità, gli studenti bocciano Quasimodo e Moravia. L’Elogio dell’attesa la traccia preferita

Ecco i commenti dei maturandi che hanno affrontato oggi la prima prova dell'esame di Stato

Pubblicato:21-06-2023 19:13
Ultimo aggiornamento:21-06-2023 19:13

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ROMA – Difficili e inaspettate. I maturandi che hanno appena concluso la prima prova dell’esame di Stato, commentano così le tracce proposte per il tema di italiano. Ma davanti al liceo classico ‘Tasso’ di Roma, prevale comunque la soddisfazione per avercela fatta. I giovani abbracciano i vocabolari e si rinfrescano dopo le sei ore di caldo e concentrazione. “Ho scelto la traccia C2, l’unica di stretta attualità e quella che mi faceva sentire a mio agio“, spiega un ragazzo. L’Elogio dell’attesa nell’era WhatsApp, pubblicato sul quotidiano Repubblica nel 2018 da Marco Belpoliti, è stata infatti la traccia preferita dai maturandi del 2023. C’è chi ha parlato del tema della noia, chi ha fatto riferimenti a Calvino e chi a Arthur Schopenhauer o al Carpe Diem di Orazio. Spunti diversi per parlare del valore dell’attesa nella società del ‘tempo reale’.

Ma tra le tracce più gettonate, anche il testo tratto dall’ultimo libro di Piero Angela e la riflessione di Oriana Fallaci sulla storia e la guerra fredda. “Ho parlato dell’Ucraina, ma anche della lotta tra oppressi e oppressori. C’erano tanti spunti- racconta una ragazza all’agenzia di stampa Dire- era la traccia che mi permetteva di fare più collegamenti. Le altre erano più banali”.

Il giudizio dei maturandi del Tasso, infatti, è severo: le tracce proposte, secondo gli studenti, non prendevano spunto dai programmi portati avanti nell’ultimo anno di studi. “Ho fatto la traccia su Moravia, e ho parlato della classe borghese. Anche se Moravia non l’abbiamo affrontato per niente– dice una studentessa- Queste tracce ci hanno un po’ spiazzato. Ci aspettavamo D’Annunzio, Calvino, Svevo. Di certo non Quasimodo e Moravia. Le tracce non mi sono piaciute”.


Poco affrontata anche la traccia sull’idea di nazione sviluppata da Federico Chabod, ma uno studente spiega di averla affrontata “in chiave europea”. La meno preferita è stata la proposta C1: la lettera aperta sulla maturità inviata all’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Ma qualche studente coraggioso l’ha scelta: “Ho parlato del mio punto di vista dell’esame di maturità- racconta una studentessa- Io ho detto il mio punto di vista: in confronto al percorso di cinque anni, ha meno valore. Per me conta più l’intero percorso scolastico. Certo, la maturità è un evento importante nella vita di un ragazzo, ma se ci sono gli scritti o non ci sono, alla fine non è un tema così rilevante”.

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