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Scuola, rinviata a giudizio la prof che esultò su Facebook dopo la morte di Jole Santelli

L'accusa è diffamazione aggravata tramite social network (articolo 595 comma terzo del Codice penale)

Pubblicato:21-03-2022 14:38
Ultimo aggiornamento:21-03-2022 18:56

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ROMA – La Procura di Genova, a quanto apprende l’agenzia DIRE, ha rinviato a giudizio Paola Castellaro, la professoressa ed ex attivista M5s, che su Facebook scrisse un post choc esultando per la morte di Jole Santelli.

L’insegnante, dopo la notizia della scomparsa della presidente della Regione Calabria avvenuta il 15 ottobre 2020, aveva scritto “Evvai! Una mafiosa di meno!!! Speriamo chiami Silvio, Giorgio, Sergio, ecc.ecc.” in un commento poi rimosso dal suo profilo Facebook che successivamente fu oscurato. Il post suscito’ un’indignazione immediata della politica e di molti genitori degli alunni che frequentavano la scuola in cui insegnava Castellaro (il Liceo statale Pertini di Genova) tanto che la prof fu indagata il 20 gennaio 2021 e sospesa dall’insegnamento pochi giorni dopo, il 28 gennaio, alla fine di un procedimento disciplinare avviato dall’Ufficio scolastico per la Liguria.

Parti offese, che avviarono la querela, le sorelle della ex presidente della Regione Calabria, Paola e Roberta Santelli, assistite dall’avvocato Sabrina Rondinelli. L’atto di citazione di rinvio a giudizio è stato depositato la scorsa settimane dal pm Walter Giuseppe Francesco Cotugno. L’accusa è diffamazione aggravata tramite social network (articolo 595 comma terzo del Codice penale). Il pm ha deciso per l’imputazione perchè, si legge nell’atto, “pubblicando sul proprio profilo social Facebook un post (visibile da tutti gli iscritti)” quella frase “offendeva la reputazione” di Jole Santelli, “fatto aggravato dall’uso del mezzo di pubblicità”. Paola Castellaro, difesa dall’avvocato Matteo Mezzapesa, dovrà quindi subire un processo davanti al Tribunale di Genova.


Il caso di Paola Castellaro suscitò parecchio clamore quando l’insegnante di Genova scrisse quel post choc a poche ore dalla morte della defunta presidente della Regione Calabria Jole Santelli. I vertici del Movimento 5 stelle in Liguria presero subito le distanze precisando che Castellaro “non aveva alcun ruolo nel Movimento” e che semplicemente “era una persona che in passato si era candidata per diventarne portavoce” correndo come consigliere comunale alle elezioni amministrative a Genova nel 2017 senza risultare eletta. Il Liceo Statale Pertini di Genova reagì subito dissociandosi dal post e censurando le parole di Castellaro alla luce anche delle decine di telefonate e di e-mail di sdegno e di protesta nei confronti della docente arrivate alla scuola. Il dirigente scolastico, Alessandro Cavanna, comunico’ che ci sarebbero state sanzioni.

L”Ufficio scolastico regionale per la Liguria avviò un procedimento al termine del quale, a gennaio 2021, Paola Castellaro fu sospesa per sei mesi dalla docenza dopo la notizia delle indagini da parte delle Procura su querela delle sorelle di Jole Santelli per diffamazione aggravata. La prof. è poi rientrata in ruolo. Ora che è stata rinviata a giudizio dovrà affrontare le aule del Tribunale. Se al termine del processo venisse definitivamente condannata sarebbe interdetta dai pubblici uffici e non potrebbe più insegnare. 

A PROCESSO PROF.LICEO GENOVA, IL PRESIDE: “INSEGNA ANCORA DA NOI

 Il nuovo atto giudiziario con il rinvio a giudizio, promosso dai pm genovesi, può avere ora ulteriori conseguenze a livello di insegnamento per Paola Castellaro? L’Agenzia Dire ha interpellato il preside del Liceo Pertini, Alessandro Cavanna, che spiega: “La docente era stata sospesa. Poi è rientrata in servizio lo scorso luglio e quindi dalla metà di settembre è rientrata in aula. Attualmente sta insegnando. Io adesso non posso fare molto, non ho la competenza per altri procedimenti disciplinari. Ad ora non ci sono le condizioni”. Il dirigente scolastico aggiunge però che, anche in previsione dell’ipotesi di sviluppi ulteriori della vicenda giudiziaria aveva tentato di chiedere il trasferimento di Castellaro non essendoci più al Pertini un clima che potesse garantire per tutti lo svolgimento “sereno” della sua attività didattica. 

“Io l’anno scorso- racconta Alessandro Cavanna- ho chiesto di attivare una procedura interna all’amministrazione che si chiama ‘incompatibiltà ambientale’, segnalando che il permanere di questa docente in questa istituzione scolastica sarebbe stato foriero di problemi in termini di adeguatezza dell’insegnante che si sarebbe dovuta ripresentare in classe all’interno di un istituto che lei stessa aveva fortemente danneggiato a livello di immagine e poi soprattutto perché la sua figura agli occhi degli studenti era ormai fortemente danneggiata. Quindi un anno fa, in previsione della re-immissione in servizio al termine del periodo di sospensione, avevo fatto presente all’Ufficio scolastico regionale la questione, facendo la richiesta di attivare la procedura e invece mi è stato risposto che non c’erano le condizioni per farlo e che se eventualmente, da settembre, la docente avesse dato di nuovo dei problemi di segnalarlo. Problemi enormi non ce ne sono stati ma preferisco non dire altro”.

La procedura di incompatibilità ambientale, precisa il preside del Liceo Pertini di Genova, “è prevista all’interno dell’amministrazione. Quando non ci sono più le condizioni perché permanga un rapporto di lavoro sereno, soprattutto nel caso dell’insegnamento, l’amministrazione può agire d’ufficio e trasferire il docente presso un’altra scuola. Ma non è stato concesso, mi è stato risposto in maniera negativa. Questo fu il giudizio dell’allora direttore generale dell’Ufficio scolastico della Liguria”. Come sono attualmente i rapporti nella scuola alla luce del caso esploso per il post nei confronti di Jole Santelli? “Diciamo che c’è qualche problema- risponde Alessandro Cavanna- questa insegnante ha avuto alcuni problemi dal punto di vista professionale, non gravi ma qualche piccolo problema dal punto di vista didattico c’è. La scuola le ha offerto supporto e aiuto, ma sono ancora in parte presenti queste difficoltà”.

Paola Castellaro vi ha comunicato la notizia del rinvio a giudizio? “No, non mi risulta. Comunque i ‘piani’ della vicenda sono separati. C’è un canale interno che è il procedimento disciplinare che è arrivato a conclusione con una sanzione di sospensione di sei mesi al termine della quale la docente è stata rimessa in servizio. Dopodiché c’è un canale di giustizia ordinaria e, se ci sarà una condanna, teoricamente se sarà ancora valida la famosa legge Severino, dovrebbe essere interdetta dai pubblici uffici, ma siamo ancora lontani”.

Il procedimento si aprirà infatti nell’aula del Tribunale di Genova il 2 ottobre 2024. Se qualche genitore dovesse protestare di nuovo alla luce degli sviluppi della vicenda lei potrebbe riattivare la richiesta di incompatibità ambientale? “Se succederà vedremo, ma questo per ora non posso dirlo”.

Una prof. che va a processo con accuse di diffamazione aggravata per frasi scritte sui social network crea problemi a livello di “esempio educativo”? “Effettivamente- risponde il preside- e proprio anche in previsione di questa eventualità io avevo chiesto di attivare la procedura” della incompatibilità ambientale. 

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