NEWS:

VIDEO | Undici arrestati per la “spedizione punitiva” ai danni di un bengalese a Palermo

L'aggressione a sfondo razziale sarebbe nata perché il giovane era stato sorpreso a urinare in piazza Leonardo Da Vinci

Pubblicato:21-02-2020 12:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:02
Autore:

polizia auto
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PALERMO – Sono undici le persone arrestate dalla polizia di Palermo che ha fatto luce su una aggressione a un gruppo di cittadini bengalesi avvenuta pochi mesi fa.

Questi i destinatari dell’ordinanza emessa dal gip del Tribunale: Ivan La Versa, 44 anni; Gabriele Orlando, 28 anni; Gioacchino Terzo, 25 anni; Alessio Filippone, 30 anni; Francesco Gaita, 24 anni; Vincenzo Gulli, 19 anni; Carmelo Lo Verde, 24 anni; Marco Fortunato, 31 anni; Giovanni Lo Dico, 23 anni; Antonino Messina, 20 anni; Antonino Marchese, 35 anni.

La Versa e Orlando si trovano in carcere già dal 27 ottobre con l’accusa di rapina alla quale si aggiunge anche quella di lesioni aggravate dall’odio razziale. Gli agenti della squadra mobile e del commissariato Zisa hanno ricostruito l’intero organigramma della banda: la “spedizione punitiva” sarebbe nata perché un giovane bengalese era stato colto a urinare in piazza Leonardo Da Vinci.


La vittima fu presa di mira con calci e pugni “conditi – dicono gli inquirenti – da espressioni ed epiteti di disprezzo razziale”. Il giovane è stato poi inseguito e raggiunto in un negozio gestito da altri cittadini bengalesi, dove aveva cercato rifugio insieme con un amico che aveva provato a soccorrerlo durante la prima aggressione.

A questo punto gli undici hanno fatto irruzione nel negozio e dopo avere trascinato il giovane nel retrobottega avrebbero continuato a picchiarlo rubandogli anche un anello in oro che portava al dito. La banda si è poi scagliata contro l’amico della vittima e il proprietario del negozio, anche loro bengalesi: quest’ultimo ha raccontato di essere stato minacciato di morte se non avesse consegnato le immagini del sistema di videosorveglianza attivo nel suo negozio, ma gli undici avrebbero poi desistito dal loro intento alla vista della polizia.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it