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Il museo di Ragusa sarà intitolato a Biagio Pace. Protesta il Pd: “È stato un fascista della prima ora”

Con una lettera indirizzata a Schifani e Scarpinato, il gruppo parlamentare del Partito democratico all'Assemblea regionale siciliana, ha chiesto di ritirare il provvedimento

Pubblicato:05-03-2024 16:21
Ultimo aggiornamento:05-03-2024 21:04

museo di ragusa biagio pace
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ROMA – Il Museo archeologico ibleo di Ragusa sarà intitolato a Biagio Pace. Lo ha deciso la giunta regionale siciliana guidata da Renato Schifani, che ha accolto la proposta dell’assessore ai Beni culturali di Fratelli d’Italia, Francesco Scarpinato.

CHI ERA BIAGIO PACE

Nato a Comiso nel 1889, Pace è stato un archeologo e un esponente di spicco del Partito nazionale fascista a cui aderì nel 1921. Nel 1924 entrò nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e fu eletto deputato alla Camera per la Sicilia nel listone fascista, rieletto con il PNF nel 1929 e riconfermato nel 1934, fino al 1939.

PD ARS: NO ALL’INTITOLAZIONE MUSEO RAGUSA AL FASCISTA PACE

Anche se la decisione della giunta è stata motivata sulla base del valore accademico di Pace, a cui si devono anche i ritrovamenti in Sicilia degli antichi insediamenti di Camarina (Kamares), di Mozia, di Selinunte e della Villa del Casale di Piazza Armerina, il gruppo parlamentare del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana, non ha gradito la scelta dell’intitolazione e attraverso una lettera indirizzata a Schifani e Scarpinato, ha chiesto di ritirare il provvedimento. Il documento porta in testa la firma del deputato ragusano Nello Dipasquale, che per primo ha sollevato il caso. “La decisione è stata presa dalla Giunta, su proposta di Scarpinato, senza alcun preventivo e doveroso confronto con il territorio”, si legge nella lettera dei deputati del Pd che, pur ricordando “i meriti accademici e di studioso” di Pace, evidenziano: “È stato un fascista della prima ora“. I parlamentari dem, dopo avere ricordato le esperienze politiche e i “chiari trascorsi fascisti” di Pace, a partire dall’adesione nel 1921 al Partito nazionale fascista, si schierano contro l’intitolazione del museo di Ragusa all’archeologo: “Una decisione calata dall’alto – dicono – che desta profonda e generale contrarietà”. Secondo il gruppo Pd, infatti, quella di Pace è una figura “alquanto divisiva” e che “non rispecchia di certo il substrato politico e culturale di Ragusa, città libera, democratica e antifascista”.


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