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VIDEO | In Iran impiccata la sposa bambina Samira Sabzian, Amnesty: “È la 18esima nel 2023”

La ong norvegese Iran Human Rights ha dato la notizia che questa mattina all'alba, in Iran, è stata impiccata Samira Sabzian, la sposa bambina detenuta da 10 anni per aver ucciso il marito

Pubblicato:20-12-2023 10:50
Ultimo aggiornamento:20-12-2023 14:45
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sposa bambina iran
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ROMA – Samira Sabzian, la sposa bambina che otto anni fa aveva ucciso il marito violento, è stata giustiziata questa mattina in Iran. La notizia dell’impiccagione di Samira Sabzian è stata data dalla ong norvegese Iran Human Rights. La donna si trovava in carcere da circa dieci anni dopo che era stata condannata alla pena capitale per avere ucciso suo marito. Samira si era sposata all’età di 15 anni, nel 2009, e quattro anni dopo, nel 2013, aveva ucciso il marito che era violento. 

AMNESTY: “È LA DICIOTTESIMA DONNA MESSA A MORTE NEL 2023”

Sul casi si è espressa anche Amnesty International per voce di Rccardo Noury, il portavoce in Italia dell’organizzazione internazionale: “Come temevamo, Samira Sabzian è stata messa a morte all’alba di oggi. Era una sposa bambina che uccise il marito violento. È la diciottesima donna messa a morte in Iran da inizio anno su un totale di 800 impiccagioni“.


Noury osserva ancora: “Le leggi iraniane consentono matrimoni forzati e precoci già a partire dai 13 anni per le bambine”. Inoltre le norme “non proteggono le donne dalla violenza domestica”. Così, conclude, “quando le donne si ribellano, vengono uccise”. Per fare luce sulle violazioni dei diritti umani in Iran e dare sostegno al movimento di protesta, a dicembre due donne iraniane sono state insignite di prestigiosi riconoscimenti: l’attivista Narges Mohammadi, attualmente incarcerata, ha ricevuto il Premio Nobel per la pace, mentre a Mahsa Jina Amini, la studentessa di 22 anni morta in custodia della polizia morale nel settembre 2022, il Parlamento europeo ha conferito il Premio Sakharov per la libertà di espressione.

PICIERNO: “ENNESIMA ESECUZIONE FOLLE”

“Questa mattina all’alba è stata impiccata in Iran la sposa bambina Samira Sabzian, vittima di matrimoni precoci e costretta a sposarsi all’età di quindici anni. La Repubblica Islamica compie oggi un’altra esecuzione folle, che si aggiunge alle già moltissime esecuzioni tra dissidenti politici, donne e minori. Saremo sempre dalla parte di chi lotta contro questo regime e faremo sentire sempre la nostra voce”. Lo scrive su X la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno (Pd).

ZAMPA (PD): PERCHÉ COMUNITÀ INTERNAZIONALE NON ASSUME INIZIATIVA?

“Hanno impiccato questa mattina all’alba Samira Sabzian, la “sposa bambina”, costretta a nozze con un uomo violento, a 15 anni. Sangue innocente versato da mani assassine. Quanto tempo ancora dobbiamo attendere perché la comunità internazionale assuma iniziative contro Iran?” Così su X la senatrice del Pd Sandra Zampa.

CARFAGNA (AZIONE): “ITALIA FORMALIZZI PROTESTA PER ESECUZIONE SAMIRA”

“L’orrore in Iran non si ferma. Samira Sabzian era poco più di una bambina quando a 15 anni fu costretta a sposare un uomo più grande di lei, che poi ha ucciso dopo aver subito per anni violenze e abusi. Stamattina è stata impiccata. Un’esecuzione, l’ennesima, che dimostra ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, la brutalità di un regime illiberale, una dittatura religiosa che perseguita gli oppositori politici, che imprigiona e condanna chi chiede diritti e libertà, che sostiene e finanzia il terrorismo di Hamas e di Hezbollah e i ribelli Houthi. Quello che accade in Iran è inaccettabile. Non si può far finta di niente. Con Teheran occorre la massima fermezza, l’Italia convochi perciò l’ambasciatore iraniano per una protesta formale e si faccia promotrice di un’iniziativa europea per fermare le esecuzioni capitali e l’appoggio alle organizzazioni terroristiche”. Lo dichiara Mara Carfagna, presidente di Azione.

SERRACCHIANI (PD): “IMPICCATA SAMIRA, ENNESIMA VIOLAZIONE DIRITTI UMANI”

“Ancora una volta dall’Iran, dove la violazione dei diritti umani è all’ordine del giorno, arrivano notizie drammatiche. All’alba di questa mattina è stata impiccata Samira Sabzian, sposa bambina, vittima di violenza domestica sin dalla tenera età. Donna, vita, libertà”. La scrive su X Debora Serracchiani, responsabile Giustizia della segreteria nazionale del Pd.

BONFRISCO (LEGA): “IMPICCAGIONE SAMIRA È UN CRIMINE”

“L’impiccagione in Iran di Samira Sabzian, sposa bambina incarcerata già da 10 anni, è un altro sanguinario atto del Regime che va inserito nel disegno, studiato a tavolino agli Ayatollah, di una segregazione di genere perpetrata contro donne e ragazze. Samira Sabzian si è difesa uccidendo un marito violento, sposato a 15 anni, in uno Stato che consente matrimoni forzati già dall’età di 13 anni e non punisce la violenza domestica ma, anzi, consente l’omicidio in caso di ribellione delle ragazze. Da tempo chiediamo che l’Unione Europea non rimanga inerte e agisca nel promuovere un’indagine internazionale indipendente su un’apartheid di genere perseguita verso donne e ragazze in Iran. Tutto il sistema politico e giuridico in Iran è responsabile. Per questo venga inserita la Guardia islamica della rivoluzione nella lista europea delle organizzazioni terroristiche”. Così in una nota Anna Cinzia Bonfrisco, europarlamentare della Lega – Gruppo Identità e Democrazia, componente della Commissione per gli Affari esteri e della Sottocommissione per la Sicurezza e la Difesa.

KELANY (FDI): “ENNESIMO ATTO BRUTALE REGIME ISLAMISTA”

“L’impiccagione di Samira, la sposa bambina che da dieci anni era reclusa in Iran per aver ucciso il marito dopo anni di violenze e prevaricazioni, è l’ennesimo atto brutale e feroce compiuto dal regime islamista degli Ayatollah. La condanna unanime del parlamento italiano oggi avvenuto in aula alla Camera è servita ad affermare l’impegno comune per la tutela dei diritti umani. Ma la via per ribadire concretamente questo principio passa attraverso la necessità di estirpare sin dal nascere ogni deriva di integralismo islamico, che pericolosamente, e con troppa indulgenza da parte di una certa parte della politica che teme di essere tacciata di islamofobia, si sta espandendo anche in Italia e in Europa. Nel nome di Samira e di tutte le donne vittime dell’oscurantismo islamista, continueremo a difendere i valori di libertà del mondo occidentale”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento Immigrazione.

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