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Affari anche durante l’emergenza Covid, affiliati del clan Vanella-Grassi in manette

Sette persone raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli ed eseguita dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza

Pubblicato:20-05-2020 10:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:20

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NAPOLI – L’espansione commerciale delle imprese riferibili al clan Vanella-Grassi e’ proseguita anche durante il lockdown, in particolare nei settori d’impresa che si occupavano di sanificazione dei locali in occasione della pandemia da Covid-19. È quanto emerso dalle indagini condotte dalla Dda nei confronti di sette persone raggiunte oggi da un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Napoli, eseguita dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza partenopea. I sette sono accusati di associazione di stampo mafioso, estorsione, illecita concorrenza, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti. Sottoposti a sequestro preventivo beni per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro, tra cui undici societa’, diversi immobili, svariati automezzi e un’imbarcazione.

I provvedimenti scaturiscono da indagini condotte su alcuni affiliati di spicco del clan camorristico Vanella-Grassi dell’area Nord di Napoli, prima satellite del gruppo criminale dei Di Lauro, quindi confluito nel cartello scissionista degli Amato-Pagano e divenuto autonomo a seguito della sanguinosa faida degli anni 2012-2013 contro gli Abete-Abbinante. Per due persone si e’ optato per la misura dell’obbligo di dimora e del divieto di esercizio di impresa e di uffici direttivi di imprese, mentre per gli altri cinque la misura della custodia in carcere. Tra questi c‘e’ Antonio Mennetta, ritenuto il capo della cosca Vanella-Grassi, che continuava a tenere sotto controllo l’organizzazione camorristica, nonostante fosse sottoposto a regime detentivo di carcere duro, orientando le strategie di reinvestimento dei profitti del clan in attivita’ delinquenziali, ma anche in societa’ operanti soprattutto, ma non solo, nei settori della vigilanza privata e in quello immobiliare.


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