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Celebrata la IV Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato

Anelli (Fnomceo): "Ricordiamo il sacrificio di 380 medici che abbiamo perduto per il Covid". Schillaci: "Hanno salvato milioni di italiani"

Pubblicato:20-02-2024 18:01
Ultimo aggiornamento:20-02-2024 18:01

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ROMA – Sulle note dell’Inno di Mameli si è aperta la IV Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, istituita per legge quale riconoscimento della attività svolta dagli operatori sanitari a tutela della salute dei cittadini.
Celebrato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), l’evento ‘La salute al centro’ si è tenuto presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, a Roma. Il complesso ospedaliero di Santo Spirito in Sassia è considerato il più grande e antico ospedale d’Europa e uno storico luogo di cura, e perciò significativo e consono all’intento della Giornata.


Il primo a prendere la parola durante la Giornata è stato il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli. Hanno poi portato i propri saluti il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il vicepresidente della Cei, Monsignor Francesco Savino, il commissario straordinario della Asl Roma 1, Giuseppe Quintavalle e il Maestro Ferzan Ozpetek. È inoltre intervenuto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato.
La Giornata si è conclusa con un concerto dell’Orchestra ICO 131 della Basilicata, diretta dal Maestro Francesco Zingariello, al termine del quale sono stati premiati i vincitori del Concorso letterario ‘Il Sollievo della Sofferenza’, aperto a tutti i medici e gli odontoiatri italiani, istituito quest’anno dalla Fnomceo con l’obiettivo di far emergere all’interno del rapporto medico-paziente quei sentimenti ed emozioni che sono parte integrante dell’umanizzazione delle cure e che per il medico costituiscono lo strumento per comprendere la sofferenza.
Alla presenza del Maestro Ferzan Ozpetek, ideatore e promotore della Giornata insieme al Maestro Mogol, sono inoltre stati presentati il documentario ‘Storia di un sogno’ e la nuova campagna della Fnomceo sul significato della professione medica.

ANELLI: “OGGI CELEBRIAMO IL SACRIFICIO DI 380 MEDICI”

“È stata una giornata di celebrazione– ha affermato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli– in cui sono stati ricordati i valori della nostra professione insieme al sacrificio dei 380 medici che abbiamo perduto per il Covid. È stata una giornata importante anche per la presenza delle autorità, del ministro Schillaci che ringrazio, ma soprattutto per i colleghi che numerosi hanno partecipato al premio letterario, con oltre 200 lavori inviati e che hanno permesso a tutti noi di poter riflettere sul significato vero della professione, ossia quello del sollievo della sofferenza“.


SCHILLACI: “GRAZIE ALLE DONNE E AGLI UOMINI DEL SSN, HANNO SALVATO MILIONI DI ITALIANI”

“Oggi- ha aggiunto il ministro della Salute, Orazio Schillaci– celebriamo la quarta Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, istituita durante la pandemia che ci stiamo lasciando alle spalle, ma tenendo vivo il ricordo del sacrificio e dell’impegno delle donne e degli uomini del nostro servizio sanitario in prima linea a combattere il virus e ad assistere e salvare milioni di italiani. Fin dal primo giorno di governo abbiamo posto al centro della nostra azione la valorizzazione e la tutela del personale sanitario, che è il cuore pulsante del Servizio sanitario nazionale e garantisce ogni giorno la piena attuazione del diritto fondamentale alla salute, così come sancito dalla nostra Costituzione“.

MONSIGNOR SAVINO: “AL SUD IL DIRITTO ALLA SALUTE È UNA DICHIARAZIONE DI INTENTI”

“Il tema che avete scelto quest’anno- ha evidenziato il vicepresidente della Cei, Monsignor Francesco Savino– mi sembra abbastanza provocatorio. Voi mettete al centro la salute, che è prioritaria, perché il diritto alla salute è la conditio sine qua non per poter vivere ed esercitare tutti gli altri diritti. Faccio il vescovo in Calabria e non sono tra quelli che si piangono addosso: sono per un riscatto del sud, per un nuovo Risorgimento del sud, per diventare sempre più protagonisti di processi di emancipazione e liberazione. Ma sono molto preoccupato e mi assumo la responsabilità di quello che vi sto per dire: il diritto alla salute dalle nostre parti è soltanto una dichiarazione di intenti. Ogni giorno, purtroppo, constatiamo la negazione del diritto alla salute, perché c’è una organizzazione sanitaria che, a mio avviso, manca di una visione, manca di una cabina di regia responsabile e, soprattutto, non c’è un rapporto tra mappatura dei bisogni oggettivi dei pazienti e organizzazione sanitaria“.

OZPETEK: “ONORATO CHE QUESTA GIORNATA SIA DIVENTATA LEGGE”

“Quattro anni fa, nel 2020, quando eravamo tutti chiusi in casa, non si poteva uscire, c’era quel momento di grande allarme, due miei amici medici sono partiti per andare a Bergamo. Uno di loro mi chiamò per dirmi di stare molto attento per quanto stava accadendo, un qualcosa di molto grave. Mi è venuto in mente di ricordare questo periodo, ho chiamato Mogol e gli ho proposto di organizzare una giornata per i bambini, che non sapranno mai quanto è stato difficile questo periodo. Un’idea che piacque subito a Mogol e alla fine questa giornata è diventata una legge e ne sono molto onorato e contento“. Lo ha detto il Maestro Ferzan Ozpetek.
“Pensavo, speravo- ha proseguito- che con quel periodo che abbiamo passato molto difficile, molto complicato, le persone diventassero più buone tra loro. Invece è stato tutto il contrario: oggi sento molta aggressività, le persone rispondono in maniera molto cattiva. A chi mi risponde male io, che non sono mai aggressivo, dico di ricordarsi il periodo del Covid“.

QUINTAVALLE (ASL ROMA 1): “IL MALE DI OGGI È LA SOLITUDINE”

“Fino al ’90 qui, in queste Corsie, c’erano 120 persone che venivano curate. In questo luogo si accoglievano le persone non tanto per la salute in termini clinici ma per il riposo, per la pulizia, per il cibo e per dare loro un conforto a quello che è il male di oggi, la solitudine“. Lo ha ricordato il commissario straordinario della Asl Roma 1, Giuseppe Quintavalle. “Noi- ha inoltre dichiarato- salviamo migliaia di vite umane: il pubblico, il privato accreditato e il privato salvano, insieme, migliaia di vite umane. E chi viaggia sa benissimo che il nostro Servizio sanitario è uno dei migliori al mondo. Siamo fortunati perché viviamo in un posto in cui i diritti vengono rispettati”.

MAGI (OMCEO ROMA): “QUATTRO ANNI FA GLI ITALIANI CI CHIAMAVANO ‘EROI’, OGGI SIAMO INVISIBILI”

Quattro anni fa gli italiani chiamavano ‘eroi’ i medici chiamati a fronteggiare il Covid. “Oggi- ha precisato il presidente dell’Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, Antonio Magisiamo ancora abbastanza invisibili, le persone non hanno compreso l’importanza di un Servizio sanitario nazionale. Ma averlo non è un fatto scontato. E nei Paesi dove non esiste un Servizio sanitario nazionale le persone o hanno risorse economiche per potersi curare o rinunciano o non si possono curare”. “Noi- ha concluso il numero uno dell’Omceo della Capitale– abbiamo questa grande capacità, ovvero quella di poter risolvere i problemi di tutti: l’importante è salvaguardare il Servizio, investendo sul personale e sulle strutture. Per quanto riguarda le strutture, il Pnrr ci ha già risolto il problema. La politica deve risolvere il problema del personale: deve comprendere che senza medici, senza infermieri, senza personale sanitario non si fa salute“.

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