NEWS:

Giornale radio sociale, edizione del 20 gennaio 2020

Giornale radio a cura di http://www.giornaleradiosociale.it/

Pubblicato:20-01-2020 11:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:52
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

INTERNAZIONALE – Non sparate sui bambini. Mentre a Berlino si apriva la Conferenza di Pace sulla situazione libica, l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, ha denunciato le gravi conseguenze del perdurare del conflitto. Il servizio di Fabio Piccolino Da quando, nello scorso aprile, le ostilità sono scoppiate a Tripoli e nella Libia occidentale, gli attacchi indiscriminati in aree popolate hanno causato centinaia di morti e le condizioni dei bambini, anche quelli rifugiati e migranti, sono ulteriormente deteriorate: molti sono anche quelli arruolati nei combattimenti. Unicef ha raccontato degli attacchi contro le scuole e delle migliaia di persone costrette a lasciare le proprie case, correndo gravissimi rischi. Secondo Save The Children, nel paese africano sono almeno 250 mila i bambini con necessità di assistenza umanitaria. Entrambe le organizzazioni chiedono dunque una risposta concreta alla crisi che porti a una pace completa e duratura .

ECONOMIA – Le facce della povertà. Dalla distribuzione di cibo all’accesso ai servizi. “WelfareLAB”, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e promosso da Acli, Cta, Next e UsAcli è un progetto che mira a contrastare le tante sfaccettature della povertà, facendosi carico delle persone in difficoltà economica.

SOCIETA’ – Battaglie comuni. Anche l’Arci scende in piazza con le Sardine. Lo ha fatto ieri a Bologna e lo farà ancora nelle prossime settimane. “Siamo un movimento popolare, che promuove coesione sociale ed integrazione. Non possiamo sottrarci dall’impegno in un movimento che si oppone alla politica dell’odio”. Queste le parole della presidente dell’associazione, Francesca Chiavacci.


DIRITTI – I giudici ascoltano. Per le sue sentenze, la Corte Costituzionale prenderà in considerazione anche “le voci di fuori”, ovvero quelle delle associazioni della società civile. Si tratta di una prima rivoluzione introdotta dalla presidente, Marta Cartabia, docente di diritto costituzionale e prima donna nella storia al vertice della Consulta. Il servizio di Paolo Andruccioli Le modifiche al regolamento saranno operative a giorni. Ovviamente riguarderanno solo i “giudizi futuri”. La Consulta è pronta ad ascoltare le voci dei sindacati, di Confindustria, Anci o Ance, o associazioni come Coscioni, Antigone, Scienza e vita, il Garante dei detenuti. Commento molto positivo quello di Mauro Palma. “Il segnale che ha voluto dare la Corte va in tre direzioni: il tendenziale allineamento ai regolamenti delle altre Corti, la necessità di avere anche il parere di alte professionalità e l’apertura alle istanze aggregate della società, con la possibilità, per esempio per le associazioni non governative, di intervenire producendo una memoria scritta. In questo senso la Corte riafferma di essere parte del sociale complessivo”. Oltre ai 15 giudici, all’Avvocatura dello Stato per conto del governo o delle Regioni, agli avvocati delle parti coinvolte, diventerà ufficiale la presenza di chi, a prescindere dal caso specifico, avrà un interesse all’esito della decisione.

CULTURA – Sanremo accessibile – Conto alla rovescia per il festival che per la settantesima edizione sarà ancora più inclusivo. Oltre agli ormai consolidati sottotitoli, è prevista l’audio-descrizione in diretta e l’interpretazione in LIS, la lingua dei segni italiana, dell’intera kermesse musicale.

SPORT – Su due ruote. L’Italia ha quasi 5 mila chilometri di piste ciclabili comprese nella mappa di EuroVelo, la rete europea che conta oggi 16 tracciati di lunga percorrenza, la più estesa in tutto il mondo. Lanciata nel 1995, è stata la prima e oggi più estesa rete internazionale di ciclovie. L’Italia è quarta per estensione di itinerari, dopo Germania, Francia e Regno Unito.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it