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VIDEO | A Sant’Oreste sbarca il Digital Green-Wall Festival: più giovani nei piccoli borghi

La quermesse dal 6 luglio al 3 agosto incoraggia i giovani a restare nei piccoli borghi, combinando AI e tradizioni in chiave intergenerazionale

Pubblicato:19-03-2024 15:00
Ultimo aggiornamento:19-03-2024 15:00

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Roma – “Una provocazione” per incoraggiare i giovani a non abbandonare i piccoli borghi, creando opportunità attraverso la transizione digitale verde e la valorizzazione del territorio: questo l’obiettivo del ‘Digital Green-Wall Festival – Per la mobilità dei giovani nei piccoli borghi d’Europa’, che si terrà a Sant’Oreste dal 6 luglio al 3 agosto in varie piazze di questo borgo di 3.500 abitanti alle pendici del Monte Soratte, alle porte di Roma. Il festival, presentato allo Spazio Europa ‘David Sassoli’ nella capitale, è reso possibile grazie ai fondi del Pnrr e del programma europeo Digital EU, ma ad organizzarlo è la Proloco di Sant’Oreste e propone una serie di iniziative artistico-culturali rivolte sia a giovani di età compresa tra i 12 e 19 anni, che agli over-66. “Come Proloco di un piccolo borgo è un grande evento, l’anno zero di una edizione che speriamo di replicare negli anni” dice Khristina Somava, presidentessa della Proloco di Sant’Oreste.

“Quest’ultimo avamposto della provincia di Roma non solo è portatore di valori antichi ma anche di
digitalizzazione” commenta il sindaco di Sant’Oreste Gregory Paolucci, che parla di “lavoro ambizioso” durato un anno. La ricetta per trattenere i giovani? “Eventi come il nostro- risponde alla Dire- che rappresentano una provocazione. Ma in questo tipo di progetti è fondamentale il sostegno delle istituzioni”.

Con un video messaggio interviene anche l’eurodeputata del Partito democratico (Pd) Giulia Rondinelli: “Mettendo insieme la generazione Zeta e Alpha con quelle degli adulti si stringe un nuovo patto sociale” che permette di trovare “un modo per le comunità di pensarsi e confrontarsi in un mondo che cambia”. La proposta di Rondinelli: “Mettere in rete questa iniziativa con altri comuni virtuosi” per portarla “nel dibattito europeo sul prossimo budget finanziario”. Sempre in un video messaggio interviene anche un altro eurodeputato Pd, Brando Benifei, co-relatore all’Eurocamera dell’Atto Ue sull’intelligenza artificiale, approvato nella Plenaria la scorsa settimana: “È molto importante combinare cultura, studio della storia, specificità dei nostri centri con innovazione e nuove tecnologie. Le nuove tecnologie possono contribuire a sviluppare i territori attraverso il turismo, e non solo“.


LA PROPOSTA ARTISTICA DI RINO PIROSCIA CHE SFIDA IL CONFLITTO GENERAZIONALE

Quaranta opere d’arte, venti in forma fisica e venti in digitale, a cui invitare a lavorare per sei settimane giovani della generazione Alpha e Zeta (tra i 12 e i 19 anni) insieme ai baby-boomer (ossia gli over 66) “per eliminare il rancore generazionale che le nuove tecnologie stanno alimentando”. Questo l’obiettivo dell’attività culturale proposta da Rino Piroscia, direttore artistico e ideatore del Digital Green-Wall Festival. “Abbiamo detto sì al digital e all’arte affinché- assicura Piroscia- lavorando a stretto contatto, piano piano si superino contrasti e pregiudizi tra le generazioni“. Il progetto prevede sei tappe artistiche in altrettante piazze attrezzate con varie arti – musica, pittura, scultura, fotografia, architettura – da sviluppare in gruppo, in modalità sia fisica che virtuale. Si parte il 6 luglio e vanno oltre il Festival, fino al weekend dell’11-13 ottobre. Piroscia spiega: “Vogliamo favorire la socializzazione ma anche far vivere al visitatore fuoriporta il territorio, permettendogli di dare a sua volta qualcosa al territorio”. Tutti sono invitati a questi “fine settimana artistici“: residenti e turisti in ottica intergenerazionale. Così, nel fine settimana “genitori, figli e nonni potranno fare attività che altrimenti non si trovano nelle grandi città”. L’area del Soratte, che offre percorsi naturali e antichi eremi, permette di fare “trekking, visite guidate, oppure giocare a pallone nelle piazzette: ognuno- assicura il direttore artistico- dai bambini agli anziani, troverà qualcosa di interessante. E così non è più necessario dividere la famiglia“.

D’OVIDIO: “FINALMENTE PORTIAMO UNA BUONA NOTIZIA AI GIOVANI”

“Il Digital Green-Wall Festival ci permette di parlare di una buona notizia e di dare ai giovani cose belle e costruttive” ma anche “luoghi interni e piccoli della nostra anima, che così ottengono cittadinanza artistica: il volano turistico sarebbe riduttivo” dichiara Marianna D’Ovidio dell’Ufficio scolastico regionale per il Lazio (Usr Lazio). “Stiamo dando nuovi modelli che danno dignità anche a luoghi minuti” aggiunge D’Ovidio, ma legati dal “comun denominatore dell’arte”.


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