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POTENZA – Un metodo basato sull’intelligenza artificiale per trasformare le fotocamere, gli smartphone e i sistemi di videosorveglianza in sensori di monitoraggio per intense precipitazioni piovose e alluvioni, soprattutto negli ambiti urbani, e poter quindi allertare i cittadini nel minor tempo possibile. È l’obiettivo della tesi della ricercatrice Unibas Nicla Notarangelo, premiata dall’Accademia pugliese delle Scienze.
Notarangelo, che ha svolto il dottorato in Ingegneria per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile dell’Università degli studi della Basilicata, è stata la prima classificata della competizione 3A3M, indetta dall’Accademia pugliese delle Scienze per i neo dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo negli anni 2021 e 2022, provenienti dalle università e politecnici di Puglia, Basilicata e Molise, lavorando su diverse aree tematiche quali scienze applicate, scienze di base, scienze economico-giuridiche, scienze mediche e della vita, scienze umanistiche.
La tematica trattata nella tesi, con un caso studio a Matera, “è oggi molto attuale – ha spiegato Notarangelo – e nasce dalla necessità di mitigare eventi alluvionali, specie in ambito urbano, per i quali è necessario disporre di un sistema di osservazione pluviometrica adeguata che consenta di allertare i cittadini nel minor tempo possibile. In questo senso, la proliferazione di dati continuamente aggiornati e reperibili dal sistema di videocamere urbane, insieme alle nuove tecnologie computazionali, offre un ingente potenziale di informazioni”.
Nell’ambito delle tesi sono stati condotti esperimenti nel simulatore di pioggia più grande del mondo in Giappone e sono state utilizzate le tecnologie 5G Tim a Matera, dove la ricerca continua nella sede della Casa delle tecnologie emergenti. I vincitori saranno premiati pubblicamente in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico che si terrà a dicembre.
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