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VIDEO | Non solo inflazione, anche le “culle vuote’ allarmano il settore del ‘fuori casa’

L'inflazione ma anche l"inverno demografico", uniti al calo dei consumi, preoccupano il settore del 'fuori casa': oggi il punto a Rimini

Pubblicato:19-02-2024 18:41
Ultimo aggiornamento:19-02-2024 18:41

cibo rimini
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RIMINI – Dialogo fra industria, istituzioni e associazioni di categoria per accompagnare la transizione nel settore. Il canale Horeca, hotel, ristorazione e catering, fa il punto sul 2023 e le tendenze in atto a Rimini con il convegno organizzato da Italgrop a Beer and food attraction di Italian exhibition group “Consumi e scenari nell’Italia che cambia”. La distribuzione nel canale Horeca è un elemento nevralgico dell’ecosistema del fuori casa e svolge una funzione essenziale per il Paese, spiega Italgrob, sia sotto il profilo economico sia dal punto di vista sociale, con 3.800 imprese, oltre 60.000 addetti e 17 miliardi di euro di fatturato. Complessivamente il mercato in Italia conta circa 330.000 pubblici esercizi e 1.400.000 occupati, circa il 6,1% della popolazione lavorativa italiana. Dunque il settore assume un ruolo sociale fondamentale, contribuendo in maniera significativa al benessere soggettivo delle persone. Nel 2023, tuttavia, le aziende di distribuzione “non sono riuscite a ribaltare l’inflazione generata dagli aumenti di listino, registrando un’impennata degli oneri finanziari”. Tra le risposte ci sono la digitalizzazione dei processi e l’efficientamento dei costi.

Di certo dal convegno emerge quanto pesa la denatalità e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Alessandro Morelli, sottolinea che l’economia italiana “attraversa una fase delicata, il potere di acquisto degli italiani è messo a dura prova da una serie di aumenti che hanno alimentato una pericolosa spirale inflattiva” e “la via per continuare a crescere è quella che porta a consolidare le sinergie all’interno della filiera e in particolare con l’industria di marca. Solo cooperando, è possibile fare quell’innovazione capace di attirare anche l’attenzione dei fondi di investimento”.

Ieg ci mette del suo, precisa l’ad Corrado Petaboni, e “proseguiamo nel percorso avviato insieme per sostenere il mondo del fuori casa, promuoverne lo sviluppo e valorizzare le relazioni professionali di un settore che è in continua crescita”. E questo congresso, tira le somme il direttore di Italgrob Dino Di Marino, rappresenta “un momento di analisi e confronto sulla situazione economica nazionale con un focus sul mercato, sulle sue problematiche, sulle sue opportunità ed è la naturale prosecuzione degli Stati Generali del Mercato del Food & beverage che abbiamo organizzato a Roma lo scorso novembre”.


MORELLI: “CONSOLIDARE LE SINERGIE DELLA FILIERA”

Con il taglio del nucleo fiscale c’è una “grande opportunità” per famiglie e lavoratori, per cui “l’auspicio è che le famiglie possono tornare a investire sulla famiglia, anche fuori casa“. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Alessandro Morelli, interviene questa mattina in Fiera a Rimini al convegno “Consumi e scenari nell’Italia che cambia”, organizzato da Italgrob. Mettendo in luce che “hotellerie e ricezione sono un biglietto da visita dell’Italia, ma anche un importante presidio del territorio, penso per esempio ai bar di periferia”. Dunque, prosegue, “è importante fare cultura sul tema del cibo e la battaglia legittima degli agricoltori in queste settimane ha portato a un ulteriore sostegno del governo”. Certo, chiosa, la filiera è “lunga”, ma “fa dell’Italia un campione mondiale”. Ecco perchè è “necessario sostenere le famiglie perchè possano scegliere di avere dei figli” e “guardare alla grande qualità dei prodotti e dell’offerta di accoglienza”.

Come mette in luce il sottosegretario, “fra inflazione e stretta creditizia, l’economia italiana attraversa una fase delicata, il potere di acquisto degli italiani è messo a dura prova da una serie di aumenti che hanno alimentato una pericolosa spirale inflattiva”. Non solo, “un ridotto potere di acquisto è emerso in tutta la sua criticità nella stagione estiva nel corso della quale si sono registrate minori presenze di italiani in vacanza e minor spesa pro-capite nei consumi fuori casa”. Ora, conclude, “la via per continuare a crescere è quella che porta a consolidare le sinergie all’interno della filiera e in particolare con l’industria di marca. Solo cooperando- conclude Morelli- è possibile fare quell’innovazione capace di attirare anche l’attenzione dei fondi di investimento”.

HORECA SULLE SPINE, ITALGROB: SERVONO LARGHE INTESE SUL ‘FUORI CASA’

“Per gli italiani il fuori casa è un booster per il benessere soggettivo e la qualità della vita in generale”. Tuttavia gli operatori sono “preoccupati” per l’andamento del mercato che risente in modo negativo del calo di natalità e popolazione. Lo sottolinea questa mattina il presidente di Italgrob, Antonio Portaccio, intervenendo al convegno “Consumi e scenari nell’Italia che cambia”, promosso proprio dalla Federazione italiana dei distributori Horeca al salone Beer and food attraction di Italian exhibition group, in corso a Rimini.

“Il mercato di riferimento è vivo e dinamico- argomenta- ma si evolve a causa di dinamiche endogene ed esogene, per cui ci troviamo di fronte ad un consumatore diverso”. Per cui “le aziende si devono adeguare a questo cambiamento al fine di dare le risposte attese” e da questo punto di vista, prosegue, “è fondamentale avviare un percorso di dialogo con l’industria, le istituzioni e le associazioni di categoria nell’ottica di accompagnare, attraverso lo strumento dell’informazione e della formazione, la transizione in atto”. Così da “far comprendere il mondo che esiste dietro una banale bottiglia su un tavolo di un ristorante“. Come operatori, ribadisce, “siamo molti preoccupati per quello che stiamo registrando da un punto di vista demografico, la natalità e la popolazione stanno diminunendo e con loro i consumi, che già sono a forte rischio per la spirale inflattiva che si è creata”.

Per il presidente di Italgrob Antonio Portaccio, è “fondamentale avviare un percorso di dialogo con l’industria, le istituzioni e le associazioni di categoria nell’ottica di accompagnare, attraverso lo strumento dell’informazione e della formazione, la transizione in atto”. Da remoto l’europarlamentare Salvatore De Meo osserva che “il fuori casa è un segmento cruciale della nostra economia. Purtroppo l’indice demografico a ribasso è motivo di grande preoccupazione”, per cui “abbiamo il dovere di mettere il legislatore a fianco del settore a tutela degli operatori”, a partire dal nuovo regolamento di packaging.

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Anche per l’ex presidente Istat Gian Carlo Blangiardo, “l’inverno demografico impatterà in maniera profonda sulla crescita“, però “l’allungamento della sopravvivenza in buona salute, e l’impegno per conservarla tale, offre nuove opportunità sia al mondo della produzione che a quello dei servizi”.
Dunque, gli fa eco Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, “assumono un’importanza fondamentale le politiche a sostegno della natalità”. Mentre per l’Horeca, precisa la parlamentare di Fratelli d’Italia Beatriz Colombo, servono misure di sostegno che vanno dal supporto alla digitalizzazione al riconoscimento politico della categoria, che “rappresenta un pilastro del Made in Italy in quanto contribuisce in maniera rilevante al Pil nazionale e al turismo nel nostro Paese”.

Tutto il 2024 sarà caratterizzato da una “forte incertezza” e “arginare il fenomeno è difficile, le aziende navigano controvento, hanno tutto contro e devono essere brave a gestire la situazione”. La ricetta per uscirne, conclude il presidente, prevede “lavoro, impegno, dialogo, cercando di fare capire che il primo da salvaguardare è il consumatore finale e dunque il potere d’acquisto”. Una mano la possono dare i giovani, che “hanno quell’incoscienza in più che gli crea una capacità di spesa in più verso la famiglia tradizionale. Ma c’è comunque una contrazione anche nei loro consumi”.

FORUM FAMIGLIE: “RISTORANTI E LOCALI SIANO FAMILY FRIENDLY”

È necessario rilanciare la natalità per futuro, competitività e capacità di creare ricchezza del Paese“. Da questo punto di vista, “ristorazione e luoghi d’incontro sono determinanti”, per cui “ragionare su come renderli più funzionali e family friendly è una strategia importante”. Ne è sicuro il presidente del Forum associazioni familiari Adriano Bordignon, questa mattina in fiera a Rimini per il convegno “Consumi e scenari nell’Italia che cambia” organizzato da Italgrob. “Per rilanciare la natalità- argomenta- è importante investire sulle giovani generazioni, dare strumenti perchè siano da subito protagonisti”, dato che l’Italia ha “uno spread di protagonismo giovanile rispetto agli altri Paesi europei”. Anche i flussi migratori, prosegue, “vanno gestiti con attenzione e sapienza con un inserimento funzionale per tutti quanti”.
Quello che chiama “l’inverno demografico” va fermato, anche perchè si registra “un cambiamento profondo anche dal punto di vista dei consumi, sia in termini di quantità che di qualità”. Il Forum ha aderito alla proposta del ministro delle Imprese Adolfo Urso che coinvolge altri quattro ministeri e numerose associazioni di categoria, per il contenimento dei prezzi dei servizi della ristorazione a favore delle famiglie, nel periodo dall’1 febbraio al 30 giugno 2024. Senza dimenticare il progetto “Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più” per, conclude, “un’alleanza per la famiglia, urgente e necessaria, se si vogliono cambiare i destini della denatalità e si vuole supportare il compito sociale e educativo delle famiglie”.

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