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Due teste di terracotta di origine ellenica sequestrate nel Catanese

Denunciati due siracusani

Pubblicato:18-11-2022 16:20
Ultimo aggiornamento:18-11-2022 16:21
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teste origine greca sequestrate a Catania
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PALERMO – Due teste in terracotta di origine ellenica risalenti al quinto secolo avanti Cristo, il cosiddetto stile ‘severo’ dell’arte greca, sono state sequestrate dalla guardia di finanza di Catania. Il ritrovamento in un’auto sulla quale viaggiavano due persone. L’ipotesi delle fiamme gialle è che i due reperti provengano da scavi archeologici clandestini.

LA SCOPERTA SULLA STATALE A BELPASSO

L’auto è stata fermata lungo la Statale 121 ‘Catanese’, nella zona di Belpasso: a bordo due siracusani. Insospettiti dalle manovre del conducente, i finanzieri hanno deciso di controllare il mezzo. I due reperti, raffiguranti i volti di un uomo e di una donna, erano in un sacchetto di plastica nel portabagagli. In un primo momento i due si sono giustificati affermando che si trattava di prodotti artigianali da loro realizzati. In seguito non sono riusciti a fornire i dettagli sui materiali e sulle procedure eseguite per la loro realizzazione.

LE ACCUSE

Per i due è scattata quindi la denuncia per possesso illecito di beni di valore storico-archeologico per ricettazione. Per gli archeologi della Soprintendenza le due teste sono parti superstiti di due tegole a sezione triangolare chiuse da maschere antropomorfe, di dimensioni naturali. I manufatti costituivano la decorazione delle falde di copertura di un piccolo tempio o di un edificio funerario, stilisticamente confrontabili con le sculture frontonali del Tempio di Zeus a Olimpia, massima espressione dello stile ‘Severo’ dell’arte greca.


IL LAVORO DEGLI ESPERTI

A confermare l’autenticità dei due reperti è la metodologia messa a punto presso i laboratori PH3DRA dell’Università di Catania da docenti e ricercatori del dipartimento di Fisica e astronomia ‘Ettore Majorana’, specialisti nel campo dei test di autenticità tramite termoluminescenza, e del dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica, per le competenze specifiche nell’ambito delle misure elettriche ed elettroniche. Grazie alla collaborazione tra i due dipartimenti è stato possibile mettere a punto una metodologia innovativa che, grazie a metodi non invasivi, consente di valutare non solo l’autenticità ma anche la compatibilità con l’età presunta dei reperti.

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