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Berlusconi: “Casellati sarà ministra della Giustizia”. E chiede parità di trattamento con la Lega

Il leader di Forza Italia: "Meloni è d'accordo. Tajani e Salvini saranno vicepremier". Ma La Russa e Rampelli rilanciano il nome di Nordio come Guardasigilli

Pubblicato:18-10-2022 16:35
Ultimo aggiornamento:19-10-2022 08:48
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ROMA – “La ministra della Giustizia sarà Casellati, trovato l’accordo con Meloni“. Torna a parlare il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Intervenuto in Parlamento per l’elezione dei capigruppo azzurri – Licia Ronzulli al Senato e Alessandro Cattaneo alla Camera -, il leader azzurro ha commentato l’incontro di ieri con Giorgia Meloni nella sede di Fratelli d’Italia. “Non c’è scostamento sui programmi né sulle persone“, assicura Berlusconi, che però aggiunge: “Per il ministero della Giustizia lei punta su Nordio, ma io sono convinto sulla scelta della Casellati”.

LA RUSSA: “MELONI VUOLE NORDIO ALLA GIUSTIZIA”

“Secondo Berlusconi, Casellati va alla Giustizia? Non provocatemi”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a ‘Porta a Porta’. “Abbiamo fatto le liste per le candidature, Meloni ha insistito per Nordio affinché il suo ruolo non fosse quello di venire in Parlamento a schiacciare bottoni ma con la previsione di essere ministro della Giustizia. E credo che questa sia la decisione di Meloni – prosegue l’esponente di FdI -, ma penso che le cose si possano sistemare. Non mi pare che dalla Casellati ci sia una intenzione definitiva”.

BERLUSCONI: “TAJANI E SALVINI SARANNO VICEPREMIER”

Sul ‘riappacificamento’ con la premier in pectore e nella coalizione, “tutto quello che è stato inventato, i miei figli, eccetera, è semplicemente un’invenzione”, puntualizza il presidente di Forza Italia. Che annuncia: “I vicepremier saranno Tajani e Salvini“.


BERLUSCONI: “ALLA FARNESINA VA TAJANI, BERNINI ALLA PA”

Berlusconi svela anche altri posti assegnati per il prossimo esecutivo: “Tajani andrà agli Esteri e sarà anche vicepremier, Casellati andrà alla Giustizia, Saccani all’Università, Bernini alla Pubblica amministrazione e Gilberto Pichetto Fratin alla Transizione ecologica“.

BERLUSCONI: “SARÒ CONSIGLIERE DI MELONI”

Berlusconi prosegue: “Non c’è stata mai una distanza tra noi e la signora Meloni. Ho un rapporto veramente di amicizia con lei, mio figlio ha un rapporto di amicizia, il suo uomo lavora a Mediaset. Sono tanti i punti di contatto”.

“Ieri con la signora Meloni abbiamo parlato di tanti programmi e delle prime cose che dovremo fare, e lei mi ha chiesto di essere suo consigliere. Mi sono detto assolutamente a disposizione”, spiega il leader forzista. Che a proposito del ‘braccio di ferro’ sul prossimo Guardasigilli, aggiunge: “Meloni ha suggerito: ‘C’è Nordio che è bravissimo. Vedilo che ti convincerai che è la scelta giusta’. Lo incontro oggi perché mi piace incontrarlo e parlarci. Ma io sono convinto sulla scelta della Casellati”

BERLUSCONI: “CON MELONI NO SCOSTAMENTI SU PROGRAMMI O PERSONE”

Con Giorgia Meloni “né scostamento sui programmi né sulle persone. Io sono il fondatore del centrodestra, sono colui che deve tenerci di più a un centrodestra di governo”, osserva Berlusconi. All’elezione del presidente dell’Aula di Palazzo Madama, ricorda il leader di Forza Italia, “non io ma i miei senatori hanno voluto dare un segnale“, ma “eravamo già tutti convinti di votare Ignazio La Russa al secondo turno – dice Berlusconi – poi la sinistra sapete cosa ha fatto, quindi Ignazio La Russa è stato eletto al primo turno”.

BERLUSCONI: “AMAREZZA PER DISPARITÀ TRATTAMENTO CON LEGA

“In Forza Italia c’è una profonda amarezza perché, a parità di elettori con la Lega, il modo con cui sono stati distribuiti i collegi uninominali ci ha portato ad avere venti deputati in meno e dieci senatori in meno“. Lo dice Silvio Berlusconi in occasione della riunione dei parlamentari azzurri. “Per questo noi, l’altro giorno, non io ma i miei senatori hanno voluto dare un segnale su questo tema chiedendo pari trattamento con la Lega come lo chiediamo su altre cariche sulla base dello stesso numero di elettori”.

Ma entrando a Montecitorio, a proposito di una eventuale richiesta di ministeri per il suo partito che vada a compensare il numero minore di collegi uninominali assegnati Fi rispetto alla Lega, Berlusconi precisa: “Non ho mai parlato di compensazione”.

RAMPELLI: “QUESTI SONO I NOMI DI BERLUSCONI, VEDREMO QUELLI DI MELONI”

“Questi sono i nomi che ha fatto Berlusconi, bisogna vedere quali saranno quelli che farà la presidente del Consiglio incaricata. Tutti i partiti della coalizione avranno il loro spazio e la loro rappresentanza. Quello del ministro è un istituto delicato perché lavora su delega e per conto del presidente del Consiglio dei ministri”. Così il deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.

Su Carlo Nordio indicato al ministero della Giustizia da FdI, l’esponente meloniano osserva: “Nessuno può vedere male Nordio alla Giustizia, ha uno spessore talmente alto. E non ha mai preso parte agli scontri tra le correnti della magistratura, ha un profilo terzo. Come dovrebbe ogni magistrato. Anche la senatrice Alberti Casellati lo ha e peraltro ha un ottimo rapporto con Giorgia Meloni”.

LUPI: “BERLUSCONI INOPPORTUNO SULLA LISTA DEI MINISTRI”

“Penso si stia andando speditamente verso le consultazioni, ma trovo inopportuno fare passi avanti sulla lista del ministri. La sintesi la farà Giorgia Meloni dopo aver ricevuto l’incarico ed i ministri saranno scelti dal presidente della Repubblica su proposta del presidente del consiglio incaricato”. Lo afferma il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi.

“Credo che Berlusconi abbia semplicemente espresso i suoi desiderata – prosegue l’ex ministro – perché annunciare i ministri non è solo inopportuno ma anche irrispettoso dal punto di vista istituzionale. Il totoministri non interessa a nessuno. Meloni sta facendo bene, dovrà essere lei a fare la sintesi”, conclude Lupi.

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