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Forza Italia non vota La Russa, caccia agli appoggi dalle opposizioni. Renzi: “Non siamo stati noi”

Berlusconi: "Sono stati il Terzo polo e i senatori a vita". Letta: "Qualcuno non aspetta altro che entrare in maggioranza". Il M5S: "Già cominciata la finta opposizione". Calenda: "Non esiste votare un nostalgico del fascismo"

Pubblicato:13-10-2022 16:43
Ultimo aggiornamento:13-10-2022 19:57

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Di Antonio Bravetti e Ugo Cataluddi

ROMA – Il Senato della Repubblica ha votato Ignazio La Russa come nuovo presidente con 116 voti su 200 presenti e 184 votanti. Ed è ‘caccia’ aperta ai circa 17 voti che hanno permesso all’ex ministro della Difesa di sedersi sullo scranno più alto dell’Aula. E per scoprire chi è stato, si ricorre anche al ‘Var’.

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CHI HA VOTATO PER LA RUSSA

La Russa ha infatti potuto contare sicuramente sulle preferenze di Fratelli d’Italia (66 senatori), della Lega (29) e di Noi Moderati (2). Sommando questi voti si arriva a quota 97. Forza Italia con i suoi 16 senatori, ad esclusione di Silvio Berlusconi e Elisabetta Casellati, non ha partecipato al voto. Dando per buono quindi che questi ultimi abbiano effettivamente dato il loro voto al neo-presidente ne mancano all’appello, appunto, 17, di cui si cerca la paternità.

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IL SOSTEGNO DALLE OPPOSIZIONI

I tre principali partiti di opposizione, Pd, M5S e Azione/Iv hanno giurato di non saperne nulla. Una parziale risposta si potrà avere con l’elezione dei vicepresidenti che, per dirla con qualche esponete dem, potrebbe essere figlia di un accordo che ha portato all’elezione della seconda carica dello Stato. In totale sono 19 i senatori che non hanno partecipato al voto. Sedici di Forza Italia, comunque presenti, e tre assenti: i senatori a vita Giorgio napolitano e Renzo Piano e Ilaria Cucchi di Sinistra Italiana positiva al Covid.

IL VOTO AL ‘VAR’: I RENZIANI SOSTANO A LUNGO NEL CATAFALCO

Il ‘var’ applicato al Senato parla chiaro: i cinque senatori renziani, a differenza dei colleghi calendiani, si fermano più a lungo nel catafalco dove si vota. Non solo, grazie alle immagini trasmesse dalla tv del Senato è possibile notare una differenza sostanziale: gli eletti a palazzo Madama con Italia Viva non tirano dritto, uscendo dalla cabina in pochissimi secondi, quanto basterebbe per piegare una scheda bianca, ma come si evince dai piedi si voltano e si avvicinano al tavolo dove si appoggia la scheda per scrivere.

Gli eletti del Terzo polo sono nove: Carlo Calenda, Silvia Fregolent, Mariastella Gelmini, Marco Lombardo, Raffaella Paita, Matteo Renzi, Daniela Sbrollini, Ivan Scalfarotto e Giusy Versace. Grazie al ‘var’ è possibile provare a capire chi potrebbe aver votato per Ignazio La Russa. Carlo Calenda tira dritto: resta in cabina un paio di secondi, il tempo di piegare la scheda. Così anche Gelmini e Versace. Qualche secondo in più lo perde Lombardo.

Diverso l’atteggiamento dei renziani: Fregolent sosta sette secondi, e si volta verso il tavolo dove ci si appoggia per scrivere (come fanno tutti quelli di Fratelli d’Italia e della Lega). Otto secondi con sosta anche per Paita, Renzi e Scalfarotto. Una dozzina per Sbrollini. Naturalmente non significa che chi ha sostato a lungo abbia votato davvero Ignazio La Russa. Potrebbe essersi attardato nella cabina del voto senza scrivere il nome del del neo-presidente. Si tratta di un indizio.

SCALFAROTTO: “NON SIAMO STATI NOI MA CHAPEAU ALL’OPERAZIONE POLITICA”

“Noi non siamo stati. Anche perché servivano venti senatori e noi siamo solo nove. È stata un’operazione politica vera e propria, e a mio giudizio, ha colto nel segno”, spiega alla Dire Ivan Scalfarotto, tra i senatori renziani ‘accusati’ di aver votato La Russa. Contro di lui, per così dire, il tempo di sosta nella cabina di votazione.

Se avesse ritirato e consegnato la scheda senza aprirla, ci avrebbe impiegato pochi secondi. Invece Scalfarotto si attarda sotto la tenda. È il segno che ha votato per La Russa? “Ma neanche per sogno. Io ho una storia e con tutto il rispetto per la persona non voto per La Russa alla presidenza del Senato”, assicura Scalfarotto. E allora perché ha impiegato così tanto tempo per votare? “Il voto è segreto e io in ogni occasione apro la scheda e la ripiego. Questa volta l’indicazione del gruppo era scheda bianca e così è stato”.

Ma cosa pensa del voto di oggi? “È un’operazione politica che fa deflagrare le contraddizioni del centrodestra, e in particolare di Forza Italia, che versano in enormi difficoltà. Tanto di cappello. Meloni oggi fa una vittoria di Pirro perché sa che da oggi la strada del governo di centrodestra è in salita”.

LETTA: “IRRESPONSABILE CHI HA AIUTATO MAGGIORANZA DIVISA”

“Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall’esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà“. Così il segretario Pd Enrico Letta su Twitter. Per il segretario dem, “il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza“.

M5S: “PER QUALCUNO OGGI GIÀ COMINCIA FINTA OPPOSIZIONE”

“Primo giorno di legislatura e per qualcuno è già cominciata la finta opposizione fatta di soliti giochini di palazzo. Il dato certo è che alla prima prova il centrodestra si è già diviso“. Lo riferiscono fonti del M5S. E a intervenire sulla questione è anche il presidente Giuseppe Conte, tramite un post Facebook: “Siamo entrati in questo Parlamento garantendo ai cittadini che avremmo lavorato nel loro esclusivo interesse, con disciplina e onore. Questa è la nostra bussola, questo è lo spirito che ci ha guidato nel primo giorno d’aula. Mentre in aula iniziano i primi giochini di palazzo e qualcuno si prepara ad una finta opposizione, il Movimento 5 Stelle ha depositato immediatamente delle proposte di legge prioritarie per il Paese: dalle misure contro il caro bollette al salario minimo, dalle lotta alla mafia fino alla transizione ecologica e alla difesa della sanità pubblica. Urgenze su cui il Movimento 5 Stelle ha preso un impegno con gli italiani. Un impegno che siamo determinati ad onorare senza risparmio”.

BERLUSCONI: “LA RUSSA VOTATO DA RENZI, AZIONE E SENATORI A VITA”

I voti in più a Ignazio La Russa “sono di Renzi, di Azione e dei senatori a vita”. Lo dice Silvio Berlusconi, interpellato in Senato dopo il voto.

RENZI: “NON SIAMO STATI NOI”

“Non siamo stati noi, lo avrei rivendicato come ho sempre fatto. Noi nove abbiamo votato scheda bianca. È chiaro che si sta giocando un regolamento di conti intorno al centrodestra”. Così Matteo Renzi in Senato a chi gli chiede se ci sia la sua mano dietro i voti in più ottenuti da Ignazio La Russa.

CALENDA: NON ESISTE VOTARE UN NOSTALGICO DEL FASCISMO

E anche l’altro leader del Terzo polo, Carlo Calenda, nega tutto su Twitter: “Al di là dei numeri non esiste per noi liberali votare un nostalgico del fascismo. Fine”.

CASINI: “DILETTANTI ALLO SBARAGLIO”

A commentare la vicenda anche il decano della politica italiana, Pier Ferdinando Casini, eletto per l’undicesima volta: “Nell’opposizione dilettanti allo sbaraglio. Che l’opposizione soccorra la maggioranza nell’elezione del presidente del Senato alla prima votazione è un atto di puro autolesionismo. La maggioranza parte spaccata e in questo modo, purtroppo, anche l’opposizione. Bisognerebbe consigliare un po’ a tutti qualche corso di formazione politica”, osserva su Instagram il senatore eletto con il Pd.

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