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Tra ‘remuntade’ e plebisciti, onda rossa in 14 Municipi di Roma su 15

Al centrodestra solo il Municipio VI, dove il centrosinistra non era riuscito ad accedere al ballottaggio

Pubblicato:18-10-2021 19:35
Ultimo aggiornamento:18-10-2021 20:48

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ROMA – È una vera e propria ‘onda rossa’ quella che ha attraversato Roma nel secondo turno delle amministrative: la vittoria schiacciante di Roberto Gualtieri, che ha raccolto oltre il 60% dei voti contro Enrico Michetti, ha trainato i candidati minisindaci del centrosinistra nei ballottaggi in tutti i territori portandoli a conquistare ben 14 Municipi su 15, a un soffio dall’en plein registrato nel 2013 con l’elezione di Ignazio Marino, in molti casi ribaltando – proprio come Gualtieri – lo svantaggio del primo turno: sono ben 8 le ‘remuntade’ ai danni degli avversari, che in alcuni casi (come in X e in XV) erano avanti anche di 13 punti.

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La coalizione si è assicurata tutti i ballottaggi che la vedevano in corsa, con risultati che vanno dal ‘plebiscito’ di Ciaccheri in VIII al ‘corto muso’ di Torquati in XV; di diverso colore solo il VI Municipio, l’unico in cui a sfidarsi erano il centrodestra di Nicola Franco e Francesca Filipponi del M5S, con la vittoria del primo (61,01 a 38,99).


In I Municipio vittoria senza appello con il 65,92% per Lorenza Bonaccorsi contro il 34,08% di Lorenzo Santonocito; in II guadagna la riconferma la minisindaca uscente Francesca Del Bello con il 64%, a fronte del 36 di Patrizio Di Tursi; in III netta affermazione di Paolo Marchionne, già presidente dal 2013 al 2015, con il 62,37% contro il 37,63% di Giordana Petrella; in IV Massimiliano Umberti, che partiva in svantaggio di 4 punti, raggiunge il 59,30%, battendo Roberto Santoro fermo al 40,70; in V Mauro Caliste con il 59,54% supera lo sfidante Daniele Rinaldi (40,46%), che due domeniche fa si era piazzato primo per soli 128 voti.

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In VII Municipio Francesco Laddaga batte con il 63,70% il candidato di centrodestra Luigi Avveduto (36,30%); in VIII riconferma di Amedeo Ciaccheri, a valanga con il 70,09% su Alessio Scimè (29,91%), la forbice più ampia tra tutti i ballottaggi; in IX vince Titti Di Salvo con il 58,77% contro il 41,23% di Massimiliano De Juliis, recuperando il 4% di svantaggio del primo turno; in X la spunta Mario Falconi, che raccoglie il 53,28% dei voti contro il 46,72 di Monica Picca ribaltando il -13 del 4 ottobre (finì 39 a 26); in XI Gianluca Lanzi (59,46%) supera Daniele Catalano (40,54%), anche qui recuperando uno svantaggio, seppur minimo (era sotto di 180 voti). In XII Municipio netta affermazione di Elio Tomassetti (66,50) su Pietrangelo Massaro (33,50); in XIII Sabrina Giuseppetti (55,47), partendo da oltre 8 punti sotto, batte Marco Giovagnorio (44,53); in XIV la ribalta anche Marco Della Porta (59,06), che supera Domenico Naso (40,94) nonostante un ritardo di quasi il 3%; in XV la partita più aperta, con Daniele Torquati (51,49%) che alla fine la spunta su Andrea Signorini (48,51%) per poco più di 1.400 voti, recuperando lo svantaggio di oltre 13 punti percentuali registrato al primo turno.

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