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Alluvione, Bignami: “La Regione chiede soldi senza l’elenco degli interventi. Vi fidereste?”. È polemica

Baruffi: "Bignami sa, o dovrebbe sapere, che la ricognizione puntuale dei danni è attivata dal Commissario per l’emergenza"

Pubblicato:18-06-2023 16:03
Ultimo aggiornamento:18-06-2023 16:21

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ROMA – È scontro tra il ministro delle infrastrutture Galeazzo Bignami e la Regione Emilia-Romagna sui danni causati dall’alluvione. “Ad oggi ancora la Regione non ha trasmesso al governo, benché richiesto, nessun elenco degli interventi da eseguire – puntualizza su facebook Bignami-. Ha chiesto 2,3 miliardi subito, sulla fiducia. Voi vi fidereste di Schlein e compagni? Ps.: la cura del territorio colpito era competenza loro”.

BARUFFI: INCOMPRENSIBILE E FUORI LUOGO POLEMICA BIGNAMI

Davvero incomprensibile e fuori luogo l’inutile polemica del viceministro Bignami circa la quantificazione dei danni subiti dall’Emilia-Romagna“, dichiara il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, che prosegue: “Bignami sa, o dovrebbe sapere, che la ricognizione puntuale dei danni è attivata dal Commissario per l’emergenza così come disposto dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile dello scorso 8 maggio, nei 90 giorni successivi. Tuttavia, per rappresentare al meglio al ministro competente lo stato dell’arte, nell’incontro di giovedì scorso al Tavolo col Governo il presidente Bonaccini ha già prodotto una prima stima, frutto dell’inteso lavoro condotto da sindaci e presidenti di Provincia, Agenzia regionale di Protezione civile e Consorzi di bonifica, associazioni imprenditoriali e professionisti. Un lavoro estremamente importante che ci ha già consentito di presentare da un lato l’ammontare complessivo dei danni subiti dal sistema dell’Emilia-Romagna, dall’altro – in modo ancor più accurato e dettagliato – individuare e quantificare gli interventi urgenti e necessari per mettere in sicurezza i fiumi entro la fine dell’estate, quelli per riparare le infrastrutture che ancora isolano le comunità e impediscono a diverse imprese di operare, quelli per le prime misure di sostegno alle attività economiche”.
“Ed è grazie a questo lavoro- continua Baruffi- che possiamo accogliere la richiesta arrivataci due giorni fa dal Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, di accelerare ulteriormente i tempi rispetto a quanto previsto dalla sua ordinanza, e procedere già ad una codifica analitica dei circa 6 mila interventi prioritari da realizzare. Piano di interventi che presenteremo già domani pubblicamente: prima in Commissione consiliare e poi alla stampa”.
“Come Bignami potrà vedere e apprezzare, bruceremo le tappe perché il fattore tempo è decisivo per far ripartire famiglie e imprese colpite dall’alluvione, così come per mettere in sicurezza il territorio. Confidiamo che anche lui, come membro del Governo, voglia fare lo stesso e bruciare le tappe, reperendo le risorse necessarie e approntando quelle misure che sindaci e territorio chiedono ormai da un mese e mezzo. Ricordo infatti a Bignami- chiude Baruffi- che nel 2012 l’Emilia dovette attendere meno della metà di questo tempo per avere il decreto legge 74 che definiva struttura commissariale, procedure e risorse. Non è con le polemiche sul nulla via social che la Romagna ripartirà”.


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