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Caso Toti, il governatore Rocca: “Presidenti di Regione in Italia senza alcuna garanzia”

"Uno dei temi che mi sono posto rispetto all'immensità dei provvedimenti che firmiamo: una responsabilità enorme"

Pubblicato:08-05-2024 13:02
Ultimo aggiornamento:08-05-2024 13:02

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ROMA – “Non solo è possibile, purtroppo questa è la realtà con cui ci misuriamo ed è la risultante di 30 anni di piccola demagogia iniziata con Tangentopoli: questo dovrebbe essere il tema di confronto tra le diverse sensibilità politiche”. Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, partendo dalla vicenda dell’arresto del presidente della Liguria Giovanni Toti, si è espresso a Tgcom 24 sul fatto che i governatori delle Regioni non abbiano (a differenza dei parlamentari, ad esempio) alcun tipo di garanzia a protezione del loro operato. “Non ho mai approfondito il tema delle garanzie per noi presidenti, certo abbiamo delle responsabilità enormi anche di carattere legislativo- ha proseguito Rocca- Il tema è che oggi per ristabilire quel sistema di garanzie e bilanciamento dei poteri voluto dai padri costituenti dovremmo ritrovare quella cornice comune e quella capacità di dialogare su ciò che unisce e disegna il campo di gioco su cui le forze politiche si misurano e non questo scontro violento e spesso superficiale. Noi abbiamo la responsabilità di governare la complessità e se noi per primi banalizziamo la complessità in questo scontro non aiutiamo le nostre comunità ad avanzare”.

“DA TANGENTOPOLI TIRATO FUORI IL PEGGIO DELL’ITALIA”

“Quando ho accettato la candidatura è stato uno dei temi che mi sono posto rispetto all’immensità dei provvedimenti che firmiamo e sono istruiti da altri uffici. E’ una responsabilità enorme ma ora questo è il quadro normativo – ha aggiunto Rocca – . Credo nel dialogo, sono ottimista e penso che sapremo trovare questa capacità di tornare a lavorare sulla cornice costituzionale e di darci regole comuni accettate da tutti senza fare più uso della demagogia”, ha proseguito Rocca per poi tornare alla vicenda di Tangentopoli. “Siamo diventati incapaci di apprendere dal passato e da quella esperienza bruttissima. Ricordo le monetine, abbbiamo tirato fuori il peggio del nostro Paese, da un lato e dall’altro. Sono emersi fenomeni corruttivi scandalosi e inaccettabili ma di questo se n’è fatta una pulsione sulla demagogia e l’antipolitica che ha prodottto risultati demagogici che hanno impattato fino ad oggi: guardate il superbonus o altre misure quali risultati hanno dato”. 


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