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Coronavirus, nuova stretta in Emilia-Romagna: parchi chiusi e stop ‘passeggio’ (anche in bici)

Bonaccini firma nuova ordinanza: fino al 3 aprile stop alle passeggiate di piacere e la bici si potrà usare solo come mezzo di spostamento

Pubblicato:18-03-2020 22:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:10

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BOLOGNA – Da domani e fino al 3 aprile, per evitare assembramenti, chiudono tutti i parchi e i giardini pubblici dell’Emilia-Romagna. Basta anche alle ‘passeggiate di piacere’, visto che l’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi “sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche”, cioè lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari. Nel caso in cui la motivazione sia l’attività motoria (passeggiata per ragioni di salute), o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche, “si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione“. E’ quanto recita la nuova ordinanza emessa stasera del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che porta dunque ulteriori misure per la gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione della sindrome da Covid-19 “e in particolare per il contrasto alle forme d’assembramento delle persone”.

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L’ordinanza, inoltre, sempre per “contrastare ulteriormente le forme di assembramento di persone a tutela della salute pubblica sul territorio regionale”, tocca anche gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande delle aree di servizio e di rifornimento carburante. In particolare l’apertura di questi esercizi “è consentita lungo la rete autostradale e lungo la rete delle strade extraurbane principali”, e solo dalle sei alle 18 dal lunedì alla domenica, per gli esercizi che si trovano lungo le strade extraurbane secondarie. Non è invece consentita nelle aree di servizio e rifornimento nelle strade che attraversano centri abitati.


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