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Ad Atreju domina il blu, tanti ospiti ma poche donne: solo una su cinque

Sul palco 269 ospiti (al netto degli assenti dell'ultimo momento sostituiti in corso): 215 uomini e solo 54 donne

Pubblicato:17-12-2023 15:02
Ultimo aggiornamento:19-12-2023 11:56
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ATREJU
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ROMA –  Il blu domina la scena ad Atreju. È il colore della festa di Fratelli d’Italia. Più Cina che Estoril. Anche Giorgia Meloni chiude i quattro giorni di Castel Sant’Angelo con la felpa blu dei volontari. Inno d’Italia e lacrime della premier, commossa sul palco in mezzo a ragazzi e ragazze del partito. E’ il colore tradizionalmente associato ai maschi, mentre per le femmine c’è il rosa. Ebbene ad Atreju ce n’è davvero poco, inteso come presenza femminile sul palco e nei dibattiti: solo il 20%. Appena una donna su cinque tra i libri, i premi e le tavole rotonde andata in onda da giovedì e domenica. Fa un po’ effetto, perché FdI è senza dubbio il partito guidato da una donna e Meloni e la prima presidente del Consiglio. Anche se a lei piace usare il maschile.

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I numeri. Quattro giorni di dibattiti. Trentadue casette di legno in cui comprare regali di Natale o un panino, una birra, un vin brulè. Un albero luminoso alto 18 metri, una grande cometa e una pista di pattinaggio a circuito, splendida. E’ la venticinquesima edizione di Atreju. Il fittissimo programma, da giovedì a domenica, ha visto salire sul palco 269 ospiti (al netto degli assenti dell’ultimo momento sostituiti in corso): 215 uomini e solo 54 donne. Per dire: ad assegnare il premio Atreju alla calciatrice iraniana Shiva Amini c’erano tre uomini. Idem con Chiara Tagliafierro, campionessa del mondo di karate juniores nel 2021. A inaugurare la festa un panel con dieci uomini su dieci. E così via, fino alla conclusione di Meloni. Una per tutte. 

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