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Cos’è l’Ambrogino d’oro e a chi viene assegnato

L'onorificenza viene consegnata ogni anno al teatro Del Verme il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano

Pubblicato:17-11-2023 15:37
Ultimo aggiornamento:17-11-2023 15:37
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MILANO – Gli “Ambrogini d’oro”, le “Civiche benemerenze” di Milano, furono istituite nel 1925 dall’allora sindaco di Milano, il medico ginecologo Luigi Mangiagalli, a cui è intitolata tra l’altro la famosa clinica ostetrica del Policlinico. L’idea di Mangiagalli fu di riservare un’onorificenza “agli uomini e alle donne, alle associazioni e alle organizzazioni che hanno saputo dare un contributo speciale alla città”.

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Ai nostri tempi, nel 2006 l’allora sindaco Letizia Moratti riassunse il senso degli Ambrogini descrivendo così Sant’Ambrogio: “La capacità di guidare uomini e di gestire risorse fece di lui un grande vescovo, vicino ai problemi della gente, interprete del suo tempo, capace di aggregare intorno a un obiettivo comune persone diverse”. Ma gli Ambrogini- consegnati ogni anno al teatro Del Verme il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano– richiamano la preziosa moneta che si era diffusa nel territorio lombardo alla fine del XIII secolo e che rese ricca la città sotto i Visconti e prestigiosi i cittadini che ne possedevano almeno uno. La moneta effigiava il Santo che governò Milano nel periodo finale del terzo secolo dopo Cristo, quando fu inviato a Milano come governatore dell’Italia settentrionale dopo cinque anni di magistratura nella città romana di Sirmio. 


L’associazione dei Benemeriti del Comune e della Provincia di Milano, che opera dagli anni ‘60 e il cui presidente onorario è l’assessore al welfare di palazzo Marino Lamberto Bertolè, precisa che l’Ambrogino attuale “riporta sul diritto la figura di Sant’Ambrogio in rilievo e il gonfalone della città, mentre sul rovescio risulta impresso il nome dell’insignito contornato dalla scritta ‘Il Comune di Milano’”.

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Le nomination possono essere presentate da chiunque e dal 1998 il sì è di pertinenza del consiglio comunale, con un regolamento (https://www.comune.milano.it/comune/statuto-regolamenti-patrocini/regolamenti/ab/benemerenze-civiche) che demanda all’ufficio di presidenza del consiglio la decisione finale- con eventuale potere di veto del sindaco- per un massimo di 15 Medaglie d’Oro e fino a 20 attestati di Civica Benemerenza. La decisione per ogni premio è assunta con deliberazione a maggioranza assunta dall’Ufficio di presidenza dell’aula- si legge nel regolamento del 1998- “attribuendo a ciascun presidente di gruppo consiliare un numero di voti pari al numero dei componenti il suo Gruppo”. Per la Grande Medaglia d’Oro serve invece il sì dei quattro quinti dei componenti la commissione. Quest’anno ne è stata assegnata una all’Università Statale.

Il premio è considerato di grande prestigio sia dai cittadini milanesi sia da chi ha l’onore di riceverlo: fra i tanti lo ricevette l’astronauta Samantha Cristoforetti nel 2012, e quest’anno- alla memoria- Giulia Tramontano, la giovane ragazza incinta rimasta vittima della furia omicida del fidanzato lo scorso 27 maggio a SenagoNel 1997 lo rifiutò Dario Fo (in seguito alla polemica del consiglio comunale meneghino quando gli assegnarono il Premio Nobel), nel 2004 Robert De Niro (probabilmente per un’intricata vicenda di rappresentazione: De Niro è celebre per aver spesso interpretato mafiosi. Le associazioni italoamericane si sarebbero preoccupate all’idea di un’onorificenza made in Italy per lui, temendo che qualcuno confondesse l’attore con il ruolo, in un periodo in cui De Niro era impegnato nella campagna elettorale per John Kerry).

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