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Preventivo sì, scontrino no: negato rimborso per aggiustare carrozzina di una disabile

Si paga la riparazione della carrozzina (36 euro) e poi scopre che non può avere il rimborso. L'assessore: non va bene

Pubblicato:17-07-2023 19:08
Ultimo aggiornamento:17-07-2023 19:08
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Ripara il guasto alla sua carrozzina, ma si vede negare il rimborso dovuto perchè al posto di un preventivo per rimetterla in funzione presenta direttamente uno scontrino. Da 36 euro. E’ accaduto ad una ragazza disabile di Sasso Marconi (Bologna): del suo caso si è fatto carico il consigliere regionale leghista Michele Facci chiedendo spiegazioni direttamente all’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. “La ragazza- ha ricostruito oggi Facci in commissione in Regione- ha speso 36 euro, ma i soldi non le sono stati mai rimborsati e non è mai stata data risposta al Difensore civico che aveva chiesto chiarimenti alla Ausl. Inoltre, il mancato rimborso contrasta con le linee di mandato della giunta dove si afferma che si intende potenziare il sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie”.

E L’ASSESSORE BOCCIA L'”AVVITAMENTO BUROCRATICO”

Donini ha risposto di essersi informato sulla vicenda e “che le riparazioni sono a carico dell’Ausl (anche se avvengono all’estero). Se serve una riparazione si chiede un preventivo”. In questo caso specifico, il 7 giugno scorso ci sono state e-mail tra la giovane e l’ufficio protesi dell’Ausl “che in breve tempo ha chiesto alla donna un preventivo. La ragazza ha risposto allegando lo scontrino della spesa, ma l’Ausl non ha potuto rimborsare“. Al che Donini ha aggiunto: “Non condivido l’atteggiamento dell’Ausl, e mi sto attivando per fare chiarezza, perché va fatto prevalere il diritto al rimborso, attestando magari la congruità della spesa anche in seguito. Quando una procedura impedisce una prestazione si ha un avvitamento burocratico, che va evitato”. Facci si è detto soddisfatto della risposta: “Oltre che far prevalere la sostanza sulla forma, invito a svolgere una verifica sul servizio pubblico che, se avesse agito in modo meno burocratico, avrebbe evitato le spiegazioni. Ma è grave che all’intervento del difensore civico l’Ausl non abbia risposto. E’ un atto di arroganza verso la Regione e verso di lei assessore”, ha aggiunto il consigliere leghista.


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