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VIDEO | Zedda “In campo 186 milioni per le imprese sarde in crisi”

Tra gli interventi più significativi c'è l'istituzione del fondo Resisto, 67 milioni per la concessione alle imprese di un contributo straordinario sul costo del lavoro dei dipendenti

Pubblicato:17-07-2020 12:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:39

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ROMA – Il Consiglio regionale della Sardegna vara la legge salva-imprese: 186 milioni per far fronte alla crisi economica legata al Covid-19.

Intervistata dall’Agenzia Dire, l’assessore al Lavoro della Giunta, Alessandra Zedda, spiega: “È una legge organica che mira ad intervenire con una mano d’aiuto importante per tutte le piccole e micro imprese, per le aziende di media grandezza, per i lavoratori autonomi ma anche per i grandi gruppi del settore turistico che ovviamente aspettano la legge anche per decidere, in alcuni casi, quante persone assumere o se riaprire e soprattutto che taglio dare alla stagione turistica che oramai è iniziata”.


Tra gli interventi più significativi approvati c’è l’istituzione del fondo Resisto, 67 milioni per la concessione alle imprese di un contributo straordinario sul costo del lavoro dei dipendenti, sino a un massimo del 30% della retribuzione annua lorda. Diciotto milioni, spiega l’assessore, serviranno a dare copertura a lavoratori che hanno interrotto o perso l’occupazione durante l’emergenza sanitaria, e comunque non considerati da provvedimenti del governo o della Regione: a loro sono riconosciuti bonus mensili che variano da 600 euro per dipendenti stagionali non riassunti a mille euro per i dipendenti del turismo, 500 per gli intermittenti e occasionali e lavoratori domestici. Il Fondo, sottolinea Zedda, “va a tagliare il costo del lavoro degli occupati principalmente della filiera turistica ma il Consiglio ha deciso di estendere ad altri codici Ateco, cioè ad altre categorie strettamente collegate alla filiera turistica, le norme: si va dal settore del trasporti, ad alcuni aspetti dell’agricoltura, al settore vitivinicolo, all’artigianato artistico, insomma la filiera turistica nella sua completezza”.

Quanto alle risorse messe in campo dalla Regione, Zedda spiega che il pacchetto di 500 milioni si ottiene con “i 186 milioni di euro” del Fondo Resisto che “si vanno a sommare al Fondo prestito della Bei (altri 200 milioni), sommati agli altri 15 milioni del Fondo prestito per il turismo, ma soprattutto ai 160 milioni per le famiglie”. Questi soldi, continua l’assessore, “vanno ad incidere in una fase che ancora io definisco ‘una e mezzo’, ovvero che conserva ancora un po’ di emergenza, ma soprattutto guarda al futuro”.

L’assessore annuncia che c’è anche un capitolo che guarda alla tutela del lavoro femminile. Ci sono due articoli strettamente per le donne, dice Zedda: “Il primo è il recupero con 2 milioni e mezzo per quanto riguarda l’accoglimento di coloro che sono in graduatoria, si va ad incidere così sul reintegro professionale, sul ritorno nel mondo del lavoro delle donne emarginate, di quelle che hanno subito violenza, quelle che stanno insomma ancora piu’ indietro; e poi c’è un emendamento della Giunta, con approvazione anche delle minoranze, per destinare due milioni specifici per l’impresa femminile”. E ancora, all’interno delle politiche del Fondo Resisto, c’è un 38% che per norma europea è destinata alle donne”.

Quanto ai timori che in autunno esplodano proteste sociali, come paventato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, Zedda osserva: “La preoccupazione esiste, ma io credo che con questa legge regionale e con le prossime misure welfare che metteremo in campo a sostegno di famiglie e imprese in difficoltà da far rilevare ai lavoratori, ci siano le condizioni affinché si mantenga una calma sociale vera e reale. Nel senso che attraverso queste misure vogliamo coprire una parte importante della popolazione e soprattutto quella che più è in difficoltà, quella che è rimasta anche fuori dai provvedimenti dello Stato”.

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