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La Sardegna a BMT con gastronomia, artigianato e ospitalità diffusa

Per la Regione Sardegna la BMT è uno dei principali momenti di incontro tra operatori, numerosi agenti di viaggio, tour operator e visitatori

Pubblicato:17-03-2024 13:04
Ultimo aggiornamento:17-03-2024 13:04

Sardegna a BMT
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NAPOLI – “Il mercato del Centro e Sud Italia è un bacino con un forte potenziale di crescita per la Sardegna. Di conseguenza, la BMT costituisce uno dei principali momenti di incontro tra gli operatori e i numerosi agenti di viaggio, tour operator e visitatori che hanno preso parte alla fiera”. L’ufficio stampa della Regione Sardegna per BMT 2024 racconta così, alla Dire, la partecipazione dell’ente alla Borsa Mediterranea del Turismo che si svolge a Napoli.

“Grazie a uno spazio espositivo aperto e accogliente e dettagli legati all’artigianato tradizionale sardo, la Regione Sardegna – viene evidenziato – ha voluto raccontare che, oltre a un mare tra i più belli del mondo, l’isola dell’eterna primavera ha molto altro da offrire. In particolare, a BMT 2024 si è voluto porre l’accento sul potere e la versatilità di alcune materie prime di fondamentale importanza per la tradizione culinaria sarda, come il miele, il formaggio, l’olio, il carciofo e la bottarga, tramite dei mini corsi dedicati a questi prelibati ingredienti in compagnia di un esperto enogastronomo”.

Oltre alla millenaria tradizione gastronomica, la Sardegna punta a evidenziare “l’estrema varietà di attività outdoor praticabili sull’isola – dai numerosi cammini agli itinerari cicloturistici, dall’arrampicata agli sport acquatici – e la possibilità di esplorare il territorio in maniera innovativa e responsabile, promuovendo un turismo lento e consapevole, che passa dai piccoli borghi, l’artigianato locale e l’ospitalità diffusa”.


“Infine, nell’anno della candidatura delle Domus de Janas – tombe scavate nella roccia tipiche della Sardegna prenuragica presenti nei territori di 37 comuni sardi – nella Lista del Patrimonio Mondiale da parte della commissione nazionale italiana per l’Unesco, l’immenso patrimonio archeologico della Regione assume una valenza ancora più importante e rimane uno dei focus di comunicazione principale nella promozione della destinazione”. 

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