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In Bahrain il mondiale di Formula 1 parte con una grande incognita: chi sfida Verstappen?

La rivoluzione regolamentare rimette in gioco Ferrari, tra Red Bull e Mercedes

Pubblicato:17-03-2022 13:26
Ultimo aggiornamento:17-03-2022 13:30

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ROMA – Dopo settimane, mesi, a parlare di “effetto suolo”, la Formula Uno torna sulla terra, sull’asfalto. Si corre, senza nascondersi dietro il paravento dei tempi un po’ falsati un po’ mascherati dei test. Il Mondiale che avevamo lasciato appestato dalle polemiche del titolo strappato all’ultimo giro da Verstappen alla gloria di Hamilton resiste come tema di fondo: la grande rivalità irrisolta, il desiderio di vendetta dell’inglese. Ma c’è stata la rivoluzione regolamentare, nel frattempo. E in in Bahrain si riparte con un Gp a sorpresa: tutto può succedere, gli stessi protagonisti non sanno più come ripeter(se)lo. Anzi, spesso non sanno e basta: dove siamo? Chi siamo? A che punto è la concorrenza?

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La Formula Uno riparte da un grande boh. È il claim del weekend. Red Bull e Mercedes? O anche Ferrari e chissà chi altro? Si apre il sipario. I rapporti di forza tra le scuderie – tra giri fatti con serbatoi più o meno scarichi, piste vuote e pneumatici diversi – sono da chiarire. Ognuno ha un progetto, da sviluppare via via. Un po’ per tutti nella mischia è prevista la presenza ingombrante della Ferrari. La novità principale, come detto, riguarda il carico aerodinamico, con il ritorno ai fondi scanalati che come ventose dovrebbero tenere le macchine aderenti al suolo. Uno scarto anche visuale: niente più alettoni e appendici estreme, niente vortici di aria che rendevano più difficili i sorpassi, più show, in teoria. Anche se: è complicato aspettarsi un campionato più spettacolare di quello scorso.


 Il nuovo regolamento (in cui si inserisce anche il debutto delle gomme da 18 pollici della Pirelli) ha aperto uno squarcio, dove sperano di infilarsi anche altre squadre. La Haas, per esempio. Che aveva sponsor e pilota russi e ha dovuto licenziarli, ma nei test l’americana motorizzata Ferrari ha mostrato tutta l’efficacia dello sviluppo portato avanti lo scorso anno. Mick Schumacher e Kevin Magnussen (quest’ultimo ha ricevuto il volante di Nikita Mazepin) hanno realizzato i migliori tempi dietro la Red Bull, negli ultimi test. E poi c’è l’Alfa Romeo, che ha girato con tempi piuttosto bassi, e ha due piloti nuovi ma già sul pezzo: Zhou Guanyu e Valtteri Bottas. Più indietro ci sono Williams, Aston Martin e McLaren. Dopo il duello da Far West dello scorso Mondiale la frontiera della Formula Uno non è mai stata così misteriosa. 

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