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L’Aifi accetta la sfida per il futuro: “Pronti per associazione tecnico scientifica”

MILANO - AIFI cambia e si proietta nel futuro: il Congresso nazionale straordinario in corso a Milano ha raggiunto oggi

Pubblicato:17-02-2018 17:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29

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MILANO – AIFI cambia e si proietta nel futuro: il Congresso nazionale straordinario in corso a Milano ha raggiunto oggi l’obiettivo di adeguare lo Statuto dell’Associazione italiana Fisioterapisti alle disposizioni introdotte dalla legge Gelli-Bianco. Il provvedimento, infatti, ha sancito la definizione di responsabilità professionale e anche la tutela del professionista quando agisce in riferimento alle linee guida e alle buone pratiche redatte dalle Società Tecnico-Scientifiche.

Al centro delle modifiche approvate – numerose e che riguardano il futuro della professione e la sua organizzazione – la revisione dell’articolo 21 dello Statuto che sostanzialmente amplifica la componente scientifica nella mission di AIFI.

I 264 delegati partecipanti al Congresso hanno infatti votato per la presenza di un Comitato scientifico come “organo deputato alla verifica e al controllo della qualità della produzione tecnico-scientifica di linee guida e buone pratiche”, con un forte coinvolgimento dei Gruppi di Interesse Scientifico che costituiscono il motore della ricerca: un primo passo, una misura necessaria per rispondere ai parametri previsti dal decreto emanato il 2 agosto 2017 dal ministero della Salute.


Da oggi AIFI inizia a trovare una nuova strada, ma parallelamente inizia anche una nuova fase con l’entrata in vigore della legge sugli Ordini”, ha commentato il presidente dell’Associazione, Mauro Tavarnelli.

“Andiamo verso un processo di cambiamento e sviluppo della professione con la domanda di accreditamento di AIFI nell’elenco delle Società tecnico-scientifiche”. Si tratta di un “percorso molto interessante, una sfida a cui siamo pronti e che accettiamo volentieri”.

A margine del Congresso l’intervento di Federico Gelli, promotore e relatore della legge 24/2017, che parlando alla platea di fisioterapisti ha ribadito: “Finalmente con la nuova norma siete usciti dalla marginalità e dall’essere considerati una figura sanitaria di serie B. Il processo delle riforme è un percorso che deve vedere pienamente attive tutte le varie associazioni di rappresentanza delle professioni. AIFI è sicuramente una delle più attive, partecipate e numerose: quindi non può che essere protagonista di questa stagione di cambiamenti”.

Il Congresso AIFI, terminato l’esame delle modifiche statutarie, continua con momenti di approfondimento e confronto. In particolare, un evento accreditato di formazione quadri per i componenti dei direttivo regionali, dal titolo ‘Essere associazione prima, durante e dopo l’istituzione degli Ordini’: tra i relatori il presidente Tavarnelli, il vicepresidente AIFI Simone Cecchetto, il dottor Luca Benci, il dottor Luca Luciani e l’avvocato Salvatore Spitaleri.

L’AIFI è pronta per il futuro, dal momento che con l’istituzione degli Ordini professionali la nostra Associazione, come tutte le altre rappresentative delle professioni sanitarie, avvierà una fase istruttoria temporanea ma avrà poi bisogno di intraprendere una nuova strada. Per questo la modifica dello Statuto permetterà di accreditarci come associazione tecnico-scientifica e sviluppare un ambito che finora ha costituito solo una parte del nostro vissuto associativo”. Con queste parole il presidente dell’AIFI, Mauro Tavarnelli, ha commentato il via libera alle modifiche dello Statuto, da parte dei 264 delegati nazionali riuniti a Milano per il Congresso straordinario convocato alla luce dei cambiamenti contenuti nella legge Gelli.

“Andiamo verso un processo di cambiamento e sviluppo della professione con il nostro ingresso nell’elenco delle Società tecnico-scientifiche”, ha chiarito prima di indicare i tempi del processo di adeguamento alle nuove norme.

Il cronoprogramma è dettato dal ministero della Salute ma mi sembra che ci sia una certa velocità e per questo confidiamo nel fatto che man mano che il processo sugli Ordini andrà avanti, parallelamente partirà quello di accreditamento. Anche perché la legge Gelli è ormai in fase attuativa e con i decreti avrà piena applicazione”.

Dunque AIFI “inizia a trovare una nuova strada. E’ un percorso molto interessante- ha concluso Tavarnelli- una sfida a cui siamo pronti e che accettiamo volentieri“.

Si corona un percorso di riforme che pone tutti i professionisti sullo stesso livello di diritti ma anche di doveri, riconoscendo alcune figure di operatori sanitari, dando loro responsabilità e organizzazione: molto è cambiato e siamo di fronte a una svolta epocale rispetto a quanto avveniva fino a qualche anno fa. E in questo processo di riforme AIFI è sicuramente una delle associazioni più attive, partecipate e numerose: per questo non può che essere protagonista della stagione di cambiamenti”. Lo ha detto Federico Gelli, deputato del Pd e relatore della legge 24/2017 sulla Responsabilità professionale, che è intervenuto al Congresso straordinario dell’Associazione italiana Fisioterapisti a Milano per la modifica del proprio Statuto.

Per AIFI insieme al concetto di responsabilità va però affermato anche il principio di autonomia, imprescindibile.  “E’ un altro punto. Credo che l’Associazione possa svolgere una funzione importante sul fronte del lavoro da portare avanti e che riguarda le riforme, da incarnare nelle scelte quotidiane sia in termini di modelli organizzativi, sia in termini di recepimento delle norme nell’ambito delle Sistema nazionale delle linee guida e dell’accreditamento”, ha aggiunto Gelli, che rivolgendosi alla platea di fisioterapisti ha ribadito: “Finalmente siete usciti dalla marginalita’ e dall’essere considerati figura sanitaria di serie B”.

Infine, il punto sull’iter della legge. “Sono stati già emanati dal ministero della Salute due decreti attuativi, ed è in arrivo il terzo sul Sistema nazionale delle linee guida, che dovrebbe essere emanato nella prossima settimana. Poi avremo gli altri tre decreti molto importanti, incardinati al ministero dello Sviluppo economico per la parte assicurativa. Confido nel fatto che prima dell’arrivo del nuovo Governo si possa completare il quadro della legge 24 e la sua piena applicazione nel nostro Paese”, ha concluso Gelli.

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