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(Foto Grana/FIDAL)
ROMA – Il re è tornato. Marcell Jacobs domina la finale dei 100 metri agli Europei di Monaco e conquista la medaglia d’oro con il tempo di 9″95 (+0.1). Record dei campionati eguagliato, prima volta sotto i dieci secondi con vento regolare in questa stagione. Il campione di Tokyo 2020 e primatista d’Europa arricchisce la propria collezione di ori all’Olympiastadion, battendo i due sprinter britannici Zharnel Hughes (9″99) e Jeremiah Azu (10″13), nonostante gli ultimi mesi siano stati segnati da una lunga catena di infortuni.
“Vale tantissimo questa vittoria, è stata una stagione outdoor abbastanza complicata e difficile ma prendere questa medaglia è entusiasmante e mi dà fiducia“, dice Jacobs a caldo, ai microfoni di Raisport. “Non sono soddisfattissimo della gara, vorrei rivederla… in semifinale credo di aver corso meglio e forse in finale ho subito un po’ la tensione. Siamo arrivati davanti a tutti però, è questo è l’importante”, ha aggiunto lo sprinter azzurro, che si è presentato in pista con un vistoso taping al polpaccio sinistro: “Prima della semifinale ho provato la partenza al blocco e il polpaccio sinistro mi si è indurito. Potete immaginare cosa mi è passato per la testa: alla fine per fortuna è stata solo una contrattura che mi ha permesso comunque di correre”.
Jacobs è felice per la vittoria ma non per il tempo, 9″95: “Non mi soddisfa in pieno ma sono contento, la metà delle persone non credeva nemmeno che sarei arrivato all’Europeo, vincendolo”, dice Jacobs, che poi conclude con un messaggio: “Grazie a chi mi sostiene e anche a chi mi dà contro, perché mi dà ancora più energia per andare avanti”.
L’Italia torna sul podio dei 100 agli Europei a quarant’anni dall’argento di Pierfrancesco Pavoni ad Atene 1982. Nella finale dei 100 chiude all’ottavo posto l’altro azzurro Chituru Ali con 10″28 dopo aver corso il primato personale di 10″12 in semifinale. Nella finale femminile è invece settima l’azzurra Zaynab Dosso, capace di 11″37 (+0.1) nella gara che incorona la tedesca Gina Luckenkemper (10″99).
“Salire sul podio ogni volta è sempre emozionante. Ho fatto i conti, in un anno e 5 mesi è la quinta volta. È magnifico, ieri ero un po’ deluso per non aver corso nel migliore dei modi, ma questo oro dice tanto”. Marcell Jacobs il giorno dopo, oro europeo al collo, proiettato verso il futuro. “Dopo una strepitosa stagione indoor non poter gareggiare outdoor è stato pesante”, dice ai microfoni della Rai.
“Noi notiamo tutto, e leggiamo quello che la gente scrive. Ma questo mi ha dato più voglia e grinta. Dopo aver tagliato il traguardo ho pensato che prima della semifinale non sapevo nemmeno se avrei corso. È stato emozionante e mi dà molta fiducia perché so quanti pochi allenamenti ho fatto per essere qui. Se riusciamo a mettere insieme tanti allenamenti possiamo raggiungere la forma di Tokyo e toglierci altre soddisfazioni”. Jacobs deve correre ancora la staffetta, a Monaco: “Dobbiamo difendere il titolo olimpico. Poi vedremo il resto della stagione, e tra un mese esatto mi sposo. Devo arrivare nel migliore dei modi anche lì… L’anno prossimo c’è un Mondiale, l’unica medaglia che mi manca. È il mio obiettivo“.
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