Ph. Bogdan @ Chilldays Plakov
ROMA – “I commenti sotto questo articolo sono abominevoli e ignoranti. Rappresentano perfettamente la deriva di questa società. Le peggiori restano le ‘donne’. Mi vergogno per voi”. Emma non ci sta e, linkando un articolo, risponde alle critiche che l’hanno travolta a seguito delle sue ultime dichiarazioni.
La cantante si è confidata a Le Iene, nel servizio in onda questa sera, ripercorrendo gli anni della malattia. Nel 2009 ha scoperto di avere un tumore per caso: “Una mia amica, una collega di lavoro, doveva fare una visita ginecologica e mi aveva chiesto di accompagnarla. Una volta lì mi propose di fare la stessa visita, assicurandomi che la dottoressa era brava. L’ho vista cambiare colore in viso e da lì è stato un inferno”.
E ha ricordato: “La cosa che mi ha traumatizzata e che mi ha fatto più male è stato vedere i miei genitori completamente distrutti. Se ho mai avuto paura di morire? Sì. Quella situazione si è presentata tre volte. Ho fatto l’intervento in cui ho perso definitivamente le ovaie“.
Una confessione seguita dalle dichiarazioni tanto criticate: “Non ho fatto in tempo a congelare gli ovuli perché non c’era più speranza ma potrei ancora poter avere figli. Ho l’utero. Però viviamo in un Paese in cui, purtroppo, le donne single non possono avere figli attraverso la fecondazione assistita senza la presenza di un compagno. La trovo una stron**ta enorme. Io ho 39 anni e tutti gli strumenti per essere madre: economici, psicologici, sostegno della famiglia, ma siccome non ho un compagno non posso avere il diritto di diventare madre. Mi piacerebbe diventare madre sapendo che tutte le donne potrebbero averne diritto, non mi piace pensare che sia sempre e solo una questione economica“.
“Può sempre comprarlo dal catalogo. Ormai è la prassi, no?”, scrive qualcuno. “Un figlio non è un cagnolino – Servono due genitori, mamma e papà”, scrive un altro utente. E tra i commenti c’è chi dice: “I figli si fanno con un uomo. Trovane uno”. Nelle risposte all’articolo, però, ci sono anche tanti messaggi a sostegno di Emma.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it