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Volpe si rifugia in chiesa nel centro di Firenze: liberata in collina

L'animale selvatico ha trascorso la notte nel matroneo di Sant'Egidio, a cui si accede dal porticato dell'ospedale Santa Maria Nuova. L'indomani è stato catturato e liberato nelle colline intorno alla città

Pubblicato:16-02-2021 12:27
Ultimo aggiornamento:16-02-2021 12:27
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volpe natura animali
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FIRENZE – Ha trascorso la notte nel matroneo di Sant’Egidio, la chiesa a cui si accede dal porticato dell’ospedale Santa Maria Nuova. Poi, scoperta, è stata catturata e liberata nelle colline che circondano Firenze. È la storia curiosa di una volpe che si è scelta un rifugio di pregio e in pieno centro storico per trascorrere la notte. L’animale è stato scoperto dopo che “strani rumori” hanno attirato l’attenzione dei sorveglianti. Qualcuno ha pensato a una persona, magari in cerca di riparo per il freddo pungente. Invece “con grande sorpresa- racconta Giancarlo Landini, presidente della fondazione Santa Maria Nuova- abbiamo scoperto che si trattava di una volpe, probabilmente in cerca di un rifugio sicuro e di cibo. Ormai ci stiamo sempre più abituando alle visite di questi animali in città che diventano frequenti nei periodi in cui siamo zona arancione: la quasi totalità dell’assenza delle persone le invita a circolare indisturbate alla ricerca di cibo”. La faccenda, così, è passata agli operatori del servizio di igiene urbana e veterinaria, diretto da Enrico Loretti. Catturata, dopo un brevissimo ricovero e i necessari controlli, è stata liberato.

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L’animale “è adulto e sano“, assicura Loretti. “Nessun rischio: non può trasmettere alcuna malattia. L’abbiamo liberata in un habitat più idoneo dopo averla valutata e sfamata. Non è una novità, ormai, per noi, che venga segnalata la presenza di volpi in città. Quasi tutte le aree verdi sono abitate da questi animali e in fondo in periodo di lockdown e di ridotta circolazione notturna non è impossibile avventurarsi dalla campagna alla città per questi animali in pochi minuti. Il rischio e la cosa evitare assolutamente” è “cercare un contatto, creare presupposti per una loro maggiore confidenza con l’uomo come ad esempio abbandonando cibo o tentare di catturarli”.

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