RICCIONE- Se è vero che le coreografie, i costumi, la musica e le luci del Cocoricò di Riccione hanno incantato tanti clubber nel corso degli anni e che la discoteca si è sempre considerata un luogo di avanguardie, allora ospitare un museo di arte contemporanea non è una stranezza. Si chiama Mudi, acronimo appunto di museo-discoteca, è il primo esempio del genere in Italia, e apre ufficialmente il 19 maggio dalle 18 a mezzanotte con una festa-evento che mette insieme musica e arte e che è vietata ai minori. L’idea, si spiega dal Cocoricò, è “far vivere le opere in un contesto diverso dal solito e offrire al pubblico un ulteriore tassello esperienziale: un museo aperto che vuole scardinare l’accezione più tradizionale legata a questo concetto e proporsi come una nuova forma di intrattenimento culturale, in dialogo con il divertimento che una discoteca può offrire”. La scelta del curatore Mike Pagliarulo è caduta volutamente su 29 artisti italiani che presenteranno anche installazioni interattive, spettacoli immersivi e performing art. Alcune opere saranno disponibili per la vendita e i proventi “saranno reinvestiti per commissionarne nuove, garantendo un rinnovo continuo dell’offerta artistica”, aggiunge il Cocoricò. La giornata di inaugurazione sarà dedicata al tema del piacere “reale, visivo, sensoriale”, attorno al quale si muoveranno le performance e le attività. L’ingresso è libero (ma solo per maggiorenni, registrazione necessaria su cocoricò.it). La serata, conclude la discoteca, “promette un mix esplosivo di musica e arte con performance che sfidano le convenzioni”.
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