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Il procuratore: “Messina Denaro in buona salute, condizioni compatibili con il carcere”

"In buone condizioni economiche". Al momento dell'arresto indossava un orologio da 35mila euro. Per ora "non parla e non dà indicazioni"

Pubblicato:16-01-2023 18:50
Ultimo aggiornamento:17-01-2023 15:29
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matteo_messina_denaro
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PALERMO – Le condizioni di Matteo Messina Denaro “sono compatibili con il carcere. Abbiamo trovato un uomo in apparente buona salute. Il suo profilo è quello di un sessantenne ben curato e in buone condizioni economiche”, spiega il procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Guido, nel corso della conferenza stampa sull’arresto del superlatitante.

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MESSINA DENARO, IL PROCURATORE DE LUCIA: NON PARLA E NON DÀ INDICAZIONI

Matteo Messina Denaro non parla e non dà indicazioni”, spiega il capo della Procura di Palermo, Maurizio De Lucia, nel corso della conferenza stampa sull’arresto della primula rossa di Castelvetrano.


MESSINA DENARO, ILPROCURATORE DE LUCIA: NESSUN ELEMENTO SULLA CLINICA

“Al momento non abbiamo alcun elemento che indichi qualche complicità da parte della clinica” dove è stato arrestato Matteo Messina Denaro, spiega De Lucia, rispondendo a una domanda dei cronisti. “Del resto Messina Denaro aveva dei documenti perfettamente compatibili, non c’è alcun motivo al momento di ritenere che ci fossero delle complicità nella struttura”, aggiunge De Lucia. “Abbiamo catturato un latitante pericoloso senza ricorrere alla violenza e senza manette: questo è un segno importante per un paese democratico”, prosegue il procuratore di Palermo.

La carta di identità trovata addosso a Messina Denaro portava il nome di Andrea Bonafede, residente a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani. Sul documento viene riportata come data di emissione l’8 febbraio 2016. Messina Denaro aveva con sé anche la tessera sanitaria.

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MESSINA DENARO INDOSSAVA OROLOGIO DA 35MILA EURO

Quando è stato catturato nei pressi di una clinica di Palermo, questa mattina, il super latitante Matteo Messina Denaro indossava un orologio di pregio: si trattava di un ‘Franck Muller’ del valore di circa 30-35mila euro. Il particolare è stato reso noto dai carabinieri nel corso della conferenza stampa convocata nella caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il procuratore De Lucia ha sottolineato anche l’abbigliamento “di pregio” indossato da Messina Denaro.

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MESSINA DENARO, IL PROCURATORE DE LUCIA: INDAGHIAMO SU PROTEZIONI ATTUALI

“Non c’è dubbio che Messina Denaro abbia goduto di protezioni in passato e noi stiamo indagando sulle protezioni di adesso”.

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MESSINA DENARO, IL PROCURATORE DE LUCIA: APPLAUSI A CARABINIERI SEGNALE IMPORTANTE

“Mi hanno raccontato delle scene di giubilo e degli applausi ai carabinieri davanti alla clinica quando si è diffusa la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro: è un segnale importante per una città come Palermo”.

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MESSINA DENARO, IL PROCURATORE DE LUCIA: PARTITA CONTRO LE COSCHE NON È FINITA

“La mafia non è sconfitta: pensare che la partita sia finita sarebbe l’errore più grave. Quello di oggi è comunque un passaggio importante”.

MESSINA DENARO, IL PROCURATORE DE LUCIA: INTERCETTAZIONI INDISPENSABILI

“Le intercettazioni sono uno strumento indispensabile e irrinunciabile nel contrasto alla criminalità organizzata e alla mafia. Senza le intercettazioni non sono possibili le indagini su Cosa nostra”.

MESSINA DENARO, IL PROCURATORE DE LUCIA: RIPAGATO IN PARTE IL DEBITO CON LE VITTIME DELLE STRAGI

“Abbiamo catturato l’ultimo stragista del 1992-1993. Era un debito che la Repubblica aveva nei confronti delle vittime di quegli anni e questo debito è stato in parte ripagato”, prosegue Maurizio De Lucia.
“Come procura di Palermo siamo particolarmente orgogliosi del blitz fatto questa mattina, che conclude un lavoro lungo è complicatissimo”, aggiunge De Lucia, manifestando anche “riconoscimento” nei confronti dell’Arma dei carabinieri.

IL PROCURATORE DE LUCIA: CON MESSINA DENARO UN PERFETTO SCONOSCIUTO

L’uomo che accompagnava Messina Denaro e che è stato arrestato questa mattina davanti alla clinica ‘La Maddalena’ di Palermo “sembra essere un perfetto sconosciuto”, spiega Maurizio De Lucia, parlando di Giovanni Luppino, che accompagnava il capomafia di Castelvetrano e che ora deve rispondere di favoreggiamento. “Ha una omonimia con un altro soggetto noto invece alle cronache, ma lui è invece incensurato”, spiega il procuratore di Palermo.

MESSINA DENARO, IL COMANDANTE DEL ROS: ARRESTO FRUTTO DI UN LAVORO CORALE

L’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro “è un risultato storico, frutto del lavoro corale e del sacrifico di tanti carabinieri”, dichiara il generale Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei carabinieri, nel corso della conferenza stampa convocata a Palermo.

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