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A Roma fan impazziti per Russell Crowe, l’attore ai giovani: “Credete nei vostri sogni’

L'attore ha presieduto una masterclass e ricevuto un premio speciale in occasione dei 20 anni di 'Alice nella città'

Pubblicato:15-10-2022 19:49
Ultimo aggiornamento:18-10-2022 11:55

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ROMA – Russell Crowe arriva all’Auditorium della Conciliazione di Roma e come un’onda travolge tutto. A due passi da San Pietro, dove oggi pomeriggio era prevista una sua masterclass, in centinaia lo attendono sotto il sole cocente. Al suo arrivo dalla folla qualcuno grida “Massimo”, invocando il nome del personaggio de ‘Il Gladiatore’ che lo ha reso celebre e che gli è valso l’Oscar come miglior attore protagonista. Lui non si nega e si avvicina ai fan per firmare autografi e fare selfie. Il suo ingresso in sala è quello di un condottiero, con un urlo liberatorio che sorprende tutti e scalda il pubblico. Da lì saltano le regole, Crowe lo mette subito in chiaro: niente clip da commentare o schermi prefissati, sarà una conversazione libera con i giovani studenti di cinema accorsi all’appuntamento, organizzato da ‘Alice nella città‘, per incontrarlo.

L’attore scende quindi dal palco e inizia a camminare tra il pubblico e a raccontare la sua storia. Ha esordito a 6 anni in Nuova Zelanda, dove è nato, sul set di un film nel quale la madre si occupava del catering, per sostituire un bambino malato. Ma la sua carriera non è iniziata lì. Il primo lungometraggio è arrivato a 25 anni, in mezzo oltre duemila performance dal vivo, come attore ma non solo. A 14 anni inizia a suonare in una band. La musica è l’altra passione della sua vita “che però non mi permette di pagare le bollette, ma chi dice che si può fare una cosa sola nella vita sbaglia”. E infatti Crowe non ha mai smesso di suonare, anzi ha un suo gruppo ed è anche il compositore di un brano presente nella colonna sonora del film ‘Poker Face’, che fa ascoltare al pubblico in sala dal suo telefonino. La pellicola, che lo vede per la seconda volta alla regia, verrà presentata domani alla Festa del Cinema di Roma.

Tornando indietro nel tempo Crowe ricorda poi quando, oltre a recitare, faceva il barista (“I miei cocktail erano fottutamente buoni”) e il dj, e a volte tutto nella stessa serata (“Ero ossessionato dalle performance”). La scuola di recitazione? No, quella non c’è mai stata nel suo passato. Solo tanta passione e voglia di fare, “perché il destino non viene a bussarti alla porta se stai seduto sul divano”. Bisogna credere nei propri sogni. “E voi siete fortunati ad averne, molte persone non sanno che vogliono fare nella vita. Quindi dovete seguire i vostri sogni”, dice rivolgendosi agli studenti di cinema guardandoli negli occhi, mentre passa tra le poltrone della sala porgendogli il microfono per permettergli di fare domande.


Segue un’ora e mezza di botta e risposta in cui l’attore porta il pubblico sul set de ‘Il Gladiatore’, ‘Cinderella Man’ (“Il film più difficile, trentasei giorni di riprese sotto la pioggia finta, al freddo”) e ‘Les Miserables’ (“Un’esperienza bellissima sul set, un pessimo lavoro di postproduzione. All’anteprima a New York dopo mezz’ora sono andato via. Non mi è piaciuto il lavoro che hanno fatto sul mio personaggio. In questo film faccio schifo”). L’attore si è quindi congedato tra gli applausi scroscianti del pubblico, dopo aver ricevuto il Premio Speciale che celebra i 20 anni di ‘Alice nella Città’, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. Solo ieri stringeva tra le mani un altro importante riconoscimento, quello di ambasciatore di Roma nel mondo, consegnatogli in Campidoglio dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

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